'' I semi oleosi sono una categoria di alimenti che solo recentemente ha trovato una propria identità comune, dopo anni di presenza sparpagliata in altri gruppi di cibi più che altro per il loro vario utilizzo, che ne impediva una visione unica. Si andava dalle generiche “noci” come nocciole, noci, mandorle, arachidi, noci del Brasile, pistacchi ai semi per produrre olii, come girasole, di nuovo arachidi, colza (e anche soia); c’erano poi quelli usati come condimento o ingrediente aggiuntivo, come il sesamo, che però serve anche a produrre olio, o quelli poco classificabili, come i pinoli, gli anacardi o il lino, tradizionalmente poco usato nel mediterraneo come alimento che però cominciava a spuntare in alcuni tipi di pane o muesli. Per fare ancora più confusione molti li chiamano ancora “frutta secca”, includendo anche la “frutta essicata” e finendo per affiancare noci e nocciole con fichi secchi e uvetta.
Semi Oleosi: acidi grassi, vitamine ed omega 3
L’elemento che invece accomuna i semi oleosi, e che ne fa un’unica categoria, è la loro ricchezza di acidi grassi insaturi (monoinsaturi e polinsaturi) che uniti a centinaia (probabilmente migliaia) di altre sostanze chimiche naturali (molte delle quali non ancora studiate) biologicamente attive nel nostro organismo, ne fanno un alimento praticamente indispensabile per l’elevata qualità dei nutrienti che apportano, alcuni essenziali come i celeberrimi omega-3 e omega-6.
Grazie ai loro grassi insaturi e alle altre sostanze biologicamente attive che apportano all’organismo aiutano a proteggere il sistema cardiovascolare dai danni causati dall’eccesso di grassi saturi, e sono dunque protettivi per cuore e arterie. E’ stato infatti dimostrato che i grassi polinsaturi dei semi oleosi contrastano l’eccesso di quelli saturi provenienti dagli altri cibi tenendo pulite le pareti delle arterie e abbassando il tasso di colesterolo nel sangue. Le stesse ricerche affermano anche che come alimenti protettivi sono più efficaci di quelli con preponderanza di monoinsaturi, come l’olio di oliva (che pure è molto protettivo), perchè oltre a ridurre l’infiammazione e il proliferare di placche dei vasi sanguigni ne preservano l’indispensabile elasticità, grazie alle altre sostanze chimiche che contengono e alle sinergie protettive che scatenano nell’organismo.
Altro pregio fondamentale è che fra i grassi polinsaturi che contengono sono abbondanti gli acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6, che per quanto riguarda gli omega-3 sono presenti in quantità paragonabili solo nel pesce (nel caso di noci e semi di lino).
Sono infine ricchi di minerali e micronutrienti, fra cui calcio, magnesio, potassio, ferro, fosforo, manganese, rame, zinco, selenio e vitamina E (il tocoferolo, un potente antiossidante, solubile nei grassi). Per alcuni micronutrienti pochi grammi di certi semi oleosi sono sufficienti al fabbisogno giornaliero.
Le ricerche sugli omega-3 e omega-6, comunque, sono recenti e non ancora definitive, dunque è ragionevole e di buon senso non assumerne eccessive quantità di semi oleosi (nel qual caso sembra debilitino il sistema immunitario) ma limitarsi ad assicurarne una buona presenza senza eccedere in singoli alimenti.
Semi Oleosi: come e quando assumerli
Le quantità consigliate sono modeste, per due motivi: primo perchè essendo ricchi di grassi sono molto calorici, secondo perchè le quantità di grassi utili e sostanze bioattive sono così concentrate da richiederne piccole quantità giornaliere. Bastano ad esempio 3-4 noci al giorno per assicurare un buon apporto di acidi grassi essenziali, che integrato ad esempio con un modesto consumo di pesce ci mette al sicuro riguardo omega-3 e omega-6. Va evitato l’eccesso di grassi polinsaturi (peraltro difficile) per via della loro facile ossidabilità e conseguente tossicità. Evitare dunque le abbuffate di noci, nocciole, mandorle, pistacchi, ecc. Piuttosto è meglio farne una scorta ogni tanto e consumarne un po’ ogni giorno (semi di girasole e nocciole nel muesli o nel pane, due o tre noci a metà mattina, … di possibilità ce ne sono).
Per un corretto apporto nutrizionale ne bastano veramente pochi, 20-30 grammi di semi oleosi completano il fabbisogno di acidi grassi essenziali insieme al condimento (preferibilmente) a crudo apportato dagli oli vegetali, extra vergine di oliva su tutti.
In estate un apporto corretto di semi oleosi potrebbe essere più o meno questio un cucchiaino di semi di girasole e una o due nocciole già presenti nel muesli che acquistiamo, due o tre noci come snack a metà mattina o pomeriggio, sesamo in alcuni tipi di pane, pinoli per cucinare e poi ogni tanto spizzichiamo semi di zucca, mandorle, pistacchi (ma non tutti i giorni). In inverno, con il freddo, è possibile abbondare un po’ di più.
Vediamo ora un veloce elenco dei semi oleosi più diffusi: quasi tutti contengono piccole quantità di omega-3 che non ripetiamo in tutto l’elenco (tranne noci e semi di lino che eccellono) e come vedremo notevoli quantità di omega-6 e acido oleico omega-9 (quello dell’olio di oliva), nonchè svariati micronutrienti."