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Le cellule nervose  
possono rigenerarsi 
anche in età avanzata

Studi medici lo dimostrano e la scienziata Rita Levi Montalcini lo conferma con i suoi studi sul cervello e la sua stessa vita.

Ma per permettere al cervello di rigenerarsi occorre fare attenzione fin da quando si è giovani.


Una pratica certamente utile è quella di essere 'presenti' e 'consapevoli' alla vita.
Ponendo attenzione nei piccoli gesti quotidiani, allenando la memoria, usando il cervello per il ragionamento logico e fantasioso.

L'attività motoria è uno degli strumenti migliori per mantenere il cervello ossigenato. Non necessariamente bisogna fare uno sport, basta passeggiare ogni giorno per almeno mezzora a passo spedito per ossigenare il cervello e liberarlo quindi dalla stasi di pensieri negativi e circolari.

Il riposo poi è un fattore determinante... il buon riposo. Avere orari regolari ed un sonno sereno è importantissimo.

L'alimentazione aiuta anch'essa a mantenere un cervello sano e giovane. Frutta, verdura e frutta secca non dovrebbero mai mancare nella dieta quotidiana, così come bere molta acqua. Il cervello necessita di carboidrati (zuccheri) ed ossigeno per mantenersi in forma, perché da essi prende energia. La carenza d'ossigeno è dannosa, i fumatori in particolare impediscono una corretta ossigenazione del cervello. I carboidrati, cioè il glucosio nel cervello non dev'essere né troppo né troppo poco.

Sicuramente poi, ad aiutare il cervello a mantenersi giovane, è 'pensare positivo'. Cioè avere un'attitudine proattiva e positiva nella propria vita. E' scientificamente provato che il corpo delle persone felici e positive, capaci di non farsi sopraffare dai normali problemi della vita, sia più sano e si mantenga più giovane rispetto al corpo di chi tende a vedere 'tutto nero'.

Ogni pensiero negativo è come un alimento insano che introduciamo nel nostro organismo. Ciò non significa che bisogna sforzarsi di essere felici.


La felicità è un'attitudine, cercare sempre il lato positivo delle situazioni e prendere consapevolezza della bellezza e del dono che è la vita ha un valore importante per il nostro cervello, per la nostra stessa vita.

Ecco perché il cervello in età avanzata può essere sano, ecco perché anche in alcune persone centanarie è presente una grande lucidità mentale.

E possiamo farlo tutti.

La terapia del sorriso

scritto da Andrea Vitali 28/04/10 1 commenti

Un articolo de: 
La Repubblica.


L'immagine è tratta da questo Blog
Una risata al giorno fa bene alla salute. 
Ridere:
- abbassa la pressione, 
- riduce lo stress, 
- stimola l'appetito,
- mette in moto il sistema immunitario. 

Il pioniere della riso-terapia 

I più avanzati esami di laboratorio confermano oggi che quello che Norman Cousins aveva intuito all'inizio degli anni '70. 
Il direttore di molti giornali e pacifista americano era bersagliato da innumerevoli e variegate malattie. Quando il medico gli diagnosticò una grave patologia al cuore, lui si autoprescrisse una terapia a base di film dei fratelli Marx. "Dieci minuti di risate mi permettevano di dormire senza dolori per un paio d'ore. Quando l'effetto si esauriva, riaccendevo la tv" usava raccontare. Più che per la medaglia della pace delle Nazioni Unite vinta nel 1971, oggi Cousins è ricordato come il padre della riso-terapia. E a lui, afflitto da una dolorosa malattia reumatica di origine autoimmune, i medici riuniti al congresso della Società di biologia sperimentale americana hanno dedicato un ricordo e una risata, ricordando come sganasciarsi attivi il sistema immunitario, combattendo le patologie infettive da un lato e alleviando le malattie autoimmuni dall'altro.





Lo studio della Loma Linda University

Se Cousins era arrivato alle sue conclusioni solo con l'intuito, i medici della Loma Linda University in California hanno optato per un metodo più scientifico, arruolando una ventina di volontari e - anziché sottoporli a trattamenti e farmaci sperimentali come capita sempre a chi accetta di farsi arruolare in un trial clinico - li hanno messi a guardare un film o vari sketch comici, scelti da loro stessi. L'esperimento è durato tre settimane, con frammenti di commedie da venti minuti ciascuno "somministrati" tutti i giorni. Prima e dopo il controllo, i medici effettuavano gli esami del sangue, confrontandoli con quelli eseguiti dopo aver visto film ansiogeni o tristi come "Salvate il soldato Ryan".   


Effetti della riso-terapia sul metabolismo

100 anni...e un sorriso smagliante!
Lee Berk, lo specialista in medicina preventiva che ha condotto gli studi, ha osservato nei pazienti "trattati" con risate sonore e prolungate - tutte persone a rischio diabete e con un livello eccessivo di grassi nel sangue - un miglioramento dell'equilibrio ormonale. Cortisolo ed epinefrina (due sostanze che aumentano nei periodi di stress) si erano abbassate. Una risata al giorno ha fatto anche diminuire il livello della leptina e crescere quello della grelina, con l'effetto di un miglioramento dell'appetito
Se questo effetto secondario del ridere può essere sconsigliato agli obesi, ha sottolineato Berk, l'ilarità diventa un alleato importante per le persone sottoposte a chemioterapia, ricoverate per lunghi periodi o depresse dopo un lutto. L'effetto dei film comici sugli esami del sangue si apprezza anche nel livello di colesterolo: l'équipe californiana ha notato una riduzione di quello cattivo. 


Si abbassano anche i livelli di tutte quelle proteine che indicano uno stato di infiammazione del sistema cardiovascolare e sono associate al rischio di arteriosclerosi. Tutti questi effetti benefici, insieme alla regolarizzazione della pressione sanguigna e al miglioramento del tono generale dell'umore, hanno fatto concludere ai medici americani che una risata prolungata e sonora equivale a una sessione di sport. "Ridere - ha spiegato Berk nella sua presentazione - ha l'effetto di modulare molti aspetti della salute umana e la risposta dell'organismo a un riso prolungato è analoga alla risposta che si ha dopo un'attività fisica moderata, aumento di appetito incluso". Ma se ormai nessuno dubita più del fatto che il riso sia un'ottima medicina, lo specialista californiano ora vuole estendere i suoi studi anche agli effetti benefici dell'ascoltare musica o del cantare.





  




Arriva dal mondo accademico l'ennesima conferma che un'alimentazione sana ed equilibrata costituisce il miglior investimento per la salute
E oramai assodato che buona parte delle patologie sono generate dagli squilibri alimentari dei regimi dietetici a cui ci sottoponiamo e dagli errati stili di vita.




ENDOMETRIOSI E OMEGA3

L'ultimo caso in ordine di tempo riguarda l'endometriosi e la relazione esistente tra alimentazione e insorgenza di questa patologia.
Ne soffrono, solo in Italia, circa 3 milioni di donne. Si tratta di una patologia complessa e ad andamento cronico, caratterizzata da presenza anomala di tessuto all'interno dell'utero (può interessare i distretti più prossimi all'utero: ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino) che può condurre a infertilità. Ad oggi non si è giunti ad individuare una cura definitiva, ma è certamente possibile agire in termini di prevenzione. 

Gli studiosi della Harvard Medical School di Boston hanno pubblicato i risultati del proprio studio sulle pagine di Human Reproduction. 


La ricerca ha coinvolto 70.000 donne osservate nell'arco di 12 anni durante i quali i ricercatori, guidati da Stacey Missmer, hanno esaminato il collegamento tra la dieta abituale delle donne e l’incidenza dell’endometriosi.

I risultati hanno evidenziato che per le donne che assumevano la più elevata quantità di acidi grassi omega-3, il rischio di endometriosi si riduceva del 22% rispetto alle altre donne.
Non solo, lo studio ha anche osservato come un eccessivo consumo di grassi trans (comunemente definiti “grassi cattivi”) contribuisse ad aumentare del 48% il rischio di endometriosi.
I ricercatori della HMS non sono al momento in grado di determinare l’esatta correlazione tra i due fattori, ma nel frattempo si mostrano soddisfatti per i risultati ottenuti (anche se la correlazione tra omega3 ed riduzione dell'endometriosi è da tempo nota e in particolare attribuibile alla relazione tra acidi grassi omega 3 e metabolismo delle prostaglandine PGE1).


ENDOMETRIOSI E ALIMENTAZIONE

Una dieta equilibrata a base di alimenti integrali e biologici ricca di acidi grassi omega-3 favorisce la prevenzione dell’endometriosi.

Sottolineo integrali e biologici per il semplice fatto che i cibi raffinati sono depauperati delle loro poprietà nutritive e che i cibi non biologici sono poveri a livello nutrizionale e carichi di residui di pesticidi e diserbanti chimici.

Omega 3: un aumentato consumo di acidi grassi omega 3 promuove la produzione della prostaglandina PGE1 che riduce il livello di infiammazione addominale determinato dalla endometriosi. Si consiglia un incremento di consumo nella dieta di: olio extravergine di oliva e oli vegetali (lino e canapa i più ricchi in Omega3) usati a crudo, noci e semi oleosi (lino, girasole, canapa, noci, zucca), pesce azzurro pescato. 

Ricchi in omega 3 anche gli olii di pesce che personalmente  continuo a sconsigliare per la presenza dei residui chimici usati per l'estrazione e per il crescente inquinamento in metalli pesanti specialmente nei pesci grassi da cui questi acidi grassi vengono estratti.

Le fibre: è noto che un aumentato consumo di fibre nella dieta aiuta la digestione ed il buon funzionamento dell’intestino. 


L’aumentato consumo di fibre determina una riduzione degli estrogeni circolanti nel sangue con un minore impatto sui tessuti estrogeno dipendenti. 


Pertanto è opportuno mettere alla base dell'alimentazione il consumo di: cereali integrali (riso, orzo, farro ecc..), frutta e verdura, legumi.


Tra le verdure in particolare quelle ricche di flavoni (pigmenti gialli, dalla tossicità quasi nulla che costituiscono la vitamina P, attiva nel regolarizzare le contrazioni e la frequenza cardiaca, la vasodilatazione delle coronirie, la pressione arteriosa, le funzioni intestinali e dell'utero, la secrezione biliare, il ricambio del calcio) quali sedano, prezzemolo e timo da consumare freschi e crudi.
Sono particolarmente indicate le verdure appartenenti alla famiglia delle Crocifere (broccoli, cavolfiori, crauti, cavoletti di bruxelles), grazie al contenuto in  indolo-3-carpinolo, naturale regolatore del metabolismo degli estrogeni e agente antitumorale.

Latte e derivati: tali prodotti possono contribuire alla stimolazione della produzione di prostaglandine PGE2 e PGF2A, responsabili di alcuni processi infiammatori. Si consiglia pertanto una assunzione estremamente ridotta di tali cibi.

Carni e grassi di origine animale: stesso discorso fatto per i latticini in quanto anche il consumo di carni (specialmente carni rosse e insaccati) e pesci da allevamento promuove la produzione di PGF2A. Inoltre se industriali tali cibi possono contenere dosi elevate di inquinanti ambientali, in particolare la presenza di diossine nelle carni non biologiche da allevamento intensivo è dimostrato assumere un ruolo determinante nell'insorgenza dell'endometriosi.

Caffè e fumo: Tra le sostanze eccitanti di uso comune andrebbero evitate quelle contenute in caffè e fumo. In particolare caffeina e nicotina, tra i numerosi effetti acuti sul sistema endocrino, stimolano il rilascio di cortisolo e adrenalina: questo meccanismo ripetuto continuamente con l'assunzione di dosi quotidiane delle sostanze eleva il livello di stress psicofisico con tutto quello che ne consegue in generale e in particolare su patologie ad andamento cronico come l'endometriosi.

Altri alimenti da ridurre : 


- alcool, 
- cioccolato, 
- grassi saturi, 
- burro e margarina, 
- bevande ad alto contenuto di zucchero
- carboidrati raffinati (pane e pasta bianca, merendine confezionate, prodotti da forno non integrali in genere). 



Da evitare: tutti i prodotti a base di soia per il loro contenuto di fitoestrogeni.

Stile di vita: periodi di stress prolungato portano a uno squilibrio dei livelli di cortisolo al quale si accompagna l'abbassamento dei livelli di progesterone, condizione questa può favorire l'insorgenza dell'endometriosi. 










Quasi un anno fa, sulle pagine del Sentiero della Natura, avevamo scritto delle pesanti incongruenze che presentava la vicenda dell'influenza A/H1N1. 

E' un dato che Novartis stesse lavorando al vaccino per l'influenza A/H1N1 ancor prima che si sapesse della sua esistenza. Così come appare sempre più chiaro e determinante il ruolo dell'OMS nel dare manforte alla sceneggiata.

Quello che ne è seguito è purtroppo noto a tutti: una campagna allarmistica senza precedenti, condotta con esaltazione macabra dai media, sostenuta dagli enti che dovrebbero presiedere al bene comune, supinamente accolta dai governi sempre pronti a piegare la schiena quando si parla di armi e farmaci. 


Una campagna, peraltro, sostenuta da argomenti debolissimi, ridicoli se osservati alla luce di un minimo di conoscenza. Quella conoscenza che tutti si sono ben guardati dal diffondere: niente di meglio di un popolo ignorante, bombardato in continuazione da segnali di paura.. Ma ve li ricordate i telegiornali? Facce scure, toni gravissimi e i dati reali (che non avevano alcunchè di straordinario) dell'influenza H1N1 intonati come litanie funebri per inoculare il seme del terrore, per predisporre benignamente alla grande vaccinazione di massa.. 

E all'estero non sono stati da meno: il governo inglese nell'agosto del 2009 in un comunicato ufficiale annunciò l'intenzione di predisporre fosse comuni in cui raccogliere le vittime dell'influenza!
Poi, grazie anche al tam tam incessante su internet e al fatto che ancora la gente si ricordava dell'assurdo delirio dell'aviaria (SARS), della psicosi di mucca pazza e via dicendo, qualcosa non è andato come doveva per il dorato business plan dei 'rappresentanti di malattie' e buona parte delle dosi distribuite sono rimaste nei magazzini.


MEA CULPA? NO, DIFFICOLTA DI COMUNICAZIONE

Ma vengo al punto. E' notizia di qualche ora fa che l'OMS, Organizzazione Mondiale per la Sanità, ha ammesso 'errori di valutazione' circa il rischio di pandemia da influenza H1N1. Molte accuse sono state rivolte all'ente per aver sovrastimato i rischi del virus concorrendo a provocare un’inutile corsa alle scorte.

Bene, anzichè fare mea culpa e chiedere perdono per aver scambiato un pollo per una tavola da surf, il consigliere speciale dell'OMS per la pandemia, Keiji Fukuda, ha dichiarato: "Il mondo non era mai stato così preparato ad affrontare la sfida della pandemia di influenza, ma ci sono state difficoltà di comunicazione di fronte alle incertezze, di confusione su punti quali la severità del virus, di flessibilità e di adattamento ad una realtà in movimento".  



CHE COSA??? Questi puntano il dito sul fatto che si è fatta controinformazione, che si è trovato il modo di eludere l'ipnosi collettiva così accuratamente predisposta.


LA PICCOLA RIVOLUZIONE DAL BASSO

Proprio grazie alla rete, ai blog, a gruppi Facebook in tutte le lingue (ho creato creato il primo in Italia nel maggio 2009, parlando di bufala 2 mesi prima della proclamazione della pandemia!) è stato possibile presentare altri punti di vista, ospitare obiezioni di medici e agenzie autorevoli, tra tutte l'inglese Health Protection Agency che mise in guardia contro i danni di un vaccino scarsamente testato e dagli effetti collaterali difficilmente prevedibili.

La rete dunque ha permesso di allargare enormemente il ventaglio di informazioni, testimonianze e opinioni e si è fatta soprattutto luogo di scambio. Una piccola rivoluzione partita dal basso contro un tentativo di imporre e anteporre interessi dall'alto. 
Stando ai risultati questa piccola rivoluzione ha raggiunto il suo obbiettivo: le campagne di vaccinazione di massa sono miseramente fallite e ingenti quantità di vaccino giacciono inutilizzate nei loro imballi. E nel frattempo l'influenza stagionale ha fatto più morti della pandemia..

IL CASO ITALIANO

Il governo italiano, che ha acquistato dal colosso Novartis la bellezza di 24 milioni di dosi, ha fatto sapere attraverso il Ministro della Salute Fazio di avere intenzione di trovare un accordo con Novartis per non pagarle tutte.. in pratica riconosceremo a Novartis un indennizzo per il mancato acquisto del vaccino.

Non aggiungo altro

Anzi si: le farmaceutiche sono avidissime e venderanno molto cara la pelle 
Per cui non si deve assolutamente abbassare la guardia perchè ci sono milioni di dosi che DEVONO essere vendute e iniettate.
Io dico che ne sentiremo delle belle nella campagna autunno-inverno. 

...Scommettiamo?












In base a un recente sondaggio pubblicato da Eurobarometro sul consumo di antibiotici, l’Italia detiene il poco invidiabile primato tra i paesi europei nell'uso di questi farmaci. 

Lo studio, che è svolto tra novembre e dicembre 2009, ha messo in luce che nel nostro paese il 57% degli intervistati ha dichiarato di aver assunto antibiotici almeno una volta nell’ultimo anno, la percentuale più alta fra i 27 Stati dell’Unione Europea. Sopra la media anche Spagna (53%), Romania (51%), Irlanda (45%), Francia e Inghilterra (42%). Un uso moderato per i greci (34&) e i portoghesi (33).
Su 'un altro pianeta' gli svedesi (22%), seguiti da sloveni (27%) e tedeschi con il (28%) così come tutti gli altri nordici. 


RISCHI PER LA SALUTE E DISINFORMAZIONE

Il commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori, John Dalli, commentando lo studio ha messo in evidenza i gravi rischi causati da un eccessivo abuso di antibiotici: "L'uso inadeguato degli antibiotici nuoce alla loro efficacia e l’abuso che se ne fa provoca l’apparizione di organismi in grado di resistere al loro attacco". 
Niente di nuovo direte voi, invece no. Perchè al triste primato sull'uso di antibiotici gli Italiani accompagnano il più alto tasso di ignoranza e disinformazione: di fronte a 4 domande elementari sulla funzione e sull'uso dell'antibiotico solo il 14% ha saputo dare le risposte corrette.. 


Questo spiega solo in parte perchè si arrivi ad assumere sconsideratamente un farmaco che oltre a indebolire le difese immunitarie e a generare fenomeni di resistenza e mutazione negli agenti che dovrebbe combattere ha, come tutti i farmaci, un carico tossico non indifferente che il fegato impiega mesi a smaltire.
La vera responsabilità è l'atteggiamento miope della funzione medica, ben 'incentivata' dall'industria farmaceutica, che per anni ha promosso e assecondato con estrema leggerezza le richieste dei pazienti.
Anni e anni di diseducazione a cui le rare campagne di corretta informazione fanno solo il solletico. 


IL MONITO DALL'OMS E IL RUOLO DEL BUSINESS


L'abuso di antibiotici, che rappresenta anche un enorme spreco di denaro, è un fenomeno che rischia di mettere a rischio la salute pubblica.I batteri si evolvono e trovano modi di sopravvivere agli antibiotici più velocemente di quanto la ricerca non sia in grado di inventarne di nuovi. Abbiamo ancora qualche anno di vantaggio, ma presto alcune malattie da cui oggi ci sentiamo protetti, torneranno ad essere letali. 
E questo è solo apparentemente un paradosso..

Già dal 2004 l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) lanciava l'allarme che nel mondo circa la metà degli antibiotici viene prescritta in maniera non rigorosa, una mancanza grave da parte dei medici che non tengono sempre conto di tutti i rischi che l'uso irrazionale dei farmaci può comportare per la salute.
Le conseguenze della leggerezza con cui vengono prescritti questi farmaci vanno dagli sgradevoli effetti secondari fino addirittura alla morte (negli Stati Uniti le reazioni indesiderate ai farmaci figurano tra le sei principali cause di morte). 
Del resto, sempre stando ai dati dell'OMS, dei 20.000 e più medicinali presenti sul mercato, solo 316 sono considerati essenziali per lottare contro tutte le malattie importanti. 





Si svolgerà dal 30 aprile al 2 maggio 2010 la 24° edizione di "Officinalia", mostra mercato dell'alimentazione biologica e biodinamica e dell'ecologia domestica. 
A fare da splendida cornice alla manifestazione il bellissimo contesto del Castello di Belgioioso, in provincia di Pavia, che ospita storicamente questo evento tra i più seguiti dagli amanti del benessere naturale. 
Come sempre al centro di Officinalia saranno l'alimentazione biologica e biodinamica, l'abbigliamento naturale, la sostenibilità ambientale declinata nei temi dell'arredamento, dell'artigianato e della bioedilizia e ancora cosmesi naturale, erboristeria, editoria e ovviamente.. le piante officinali!


Dal sito ufficiale (a cui rimando per tutti i dettagli, orari, indicazioni e appuntamenti):

Sarà ancora più curiosa e stimolante la nuova edizione di Officinalia che, come sempre non trascura nessun dettaglio anzi si presenta, dopo una selezione rigorosa, attenta e di grande qualità, in una versione sempre più aggiornata e arricchita nella quale affronterà le diverse tematiche legate al mondo del biologico: alimentazione, abbigliamento, ambiente, arredamento, bioarchitettura, cosmesi, complementi d’arredo, erboristeria, editoria, detergenti e prodotti per l’igiene personale, piante officinali, etc

Manifestazione storica, 24 anni non sono pochi, costruita a piccoli passi quando ancora la parola biologico era qualcosa di strano e poco definito; quasi un privilegio riservato agli addetti ai lavori.

Obiettivo e desiderio primario di Officinalia è, ed è sempre stato quello di suscitare maggior rispetto nei confronti della natura divulgando le caratteristiche dell’agricoltura biologica e biodinamica , di conoscerne e apprezzarne i ritmi, il susseguirsi naturale delle stagioni, di apprezzare il ritorno alle tradizioni e alle proprie radici. 
Biologico come scelta passepartout nel modo di nutrirsi, di abitare, di scegliere, di vivere la propria vita, di rivalutare la terra e l’ambiente con spirito etico e morale. 
Una scelta profonda e consapevole che gradualmente ha riconvertito la nostra vita ad un’attenzione maggiore per gli altri , che ci ha fatto sentire vivi e migliori. 
Oggi, dopo più di venti anni di convinta partecipazione siamo sicuri di aver contribuito, tutti insieme, a sensibilizzare il pubblico nella scelta del proprio percorso facendogli scoprire gli aspetti più nascosti e i pregi di un alimento o di un oggetto che all’apparenza nulla aveva di straordinario.
Officinalia e le sue edizioni sono la testimonianza di una scelta in crescita nella quale abbiamo sempre creduto e che nel tempo ci ha dato ragione di esistere.
E’ un appuntamento con le caratteristiche di una vera festa alla quale tornare ogni anno per il piacere di ritrovarsi e di scambiarsi opinioni, di avere interessi comuni, di provare le stesse sensazioni, di essere protagonista di un momento di vita che si arricchisce anche grazie alla propria presenza.
Tutte le aziende agricole presenti hanno aderito al metodo di produzione biologico o biodinamico definito e disciplinato a livello comunitario dal Regolamento Cee 2092/91 che prevede di non utilizzare sostanze chimiche né organismi geneticamente modificati OGM sia nella coltivazione, produzione e nella trasformazione.

Gli Enti certificatori si riconosceranno nei seguenti marchi ABC, ANCCP, BIOAGRICERT, BIOS, BIOZOO, CCPB, CERTIQUALITY, CODEX, ECOCERT ITALIA, ECOSYSTEM, ICEA, ICS, IMC, QC&I, SIDEL, SUOLO E SALUTE,) E DAI MARCHI COLLETTIVI PRIVATI (AIAB, AMAB, DEMETER E FEDERBIO).


Diversi appuntamenti e conferenze durante i 3 giorni di mostra, tra i più interessanti vi segnalo:









XIV TAIJI FESTIVAL - Festival degli stili interni e delle terapie orientali
Nel parco si svolgerà la quattordicesima edizione del festival degli stili interni e delle terapie orientali provenienti dalla secolare tradizione cinese. 
Per info: Pkwa Club Italia – www.pwka.com 
In queste giornate all’interno del Castello in contemporanea alla fiera Officinalia dalle 10.00 alle 20.00 si terranno allenamenti e dimostrazioni continuate,stage e mostre.


La mostra sarà aperta al pubblico con il seguente orario:
Tutti i giorni: dalle ore 10,00 alle ore 20,00Il costo del biglietto intero è di 7.00 €/ ridotto 5,00 €
Per informazioni: Castello di Belgioioso - Gloria Spaini e Michele Bolzoni 
tel. 0382/970525 fax 0382 970139 - e-mail: 
info@belgioioso.it






Fumo e disturbi del sonno

scritto da Andrea Vitali 1 commenti



Tra le implicazioni del fumo meno conosciute c'è senz'altro la relazione tra fumo e disturbi del sonno. Uno studio effettuato di recente mette in evidenza i meccanismi alla base di tali disturbi ed evidenzia quanto queste alterazioni siano presenti anche in soggetti che subiscono il fumo passivo.


L'influenza del fumo sul sonno

Secondo i ricercatori dell`Università John Hopkins, nel Maryland (Usa) i fumatori soffrono quattro volte più di disturbi del sonno e per questo e lamentano stanchezza anche dopo molte ore di riposo, spesso più di quante sarebbero necessarie a un organismo in salute.
La mattina i problemi non finiscono: l`organismo dei fumatori "brucia" infatti la caffeina molto più velocemente determinando la poco virtuosa doppia dipendenza (tripla, se poi pensiamo che il caffè richiama zucchero..) in cui una sostanza attrae l'altra. Un'insieme di abitudini in grado di portare nel tempo l'organismo a stati di stress cronico, spesso nemmeno percepiti o comunque oggetto di assuefazione, che sono alla base di molte patologie degenerative.

Lo studio si è basato sull’analisi dell’attività elettrica del cervello di fumatori e non fumatori durante il riposo notturno. Si tratta della prima ricerca che fornisce una spiegazione concreta del perché i fumatori accusano spesso disturbi del sonno: alla base ci sarebbe infatti l'astinenza da nicotina che nel fumatore non si interrompe durante le ore di riposo.
Nelle ricerche svolte in precedenza non era chiaro se i cambiamenti nei ritmi del sonno fossero dovuti al fumo in sé, o alle patologie che frequentemente si accompagnano a questo vizio. Finora infatti la relazione fra fumo ed attività elettroencefalografica non era mai stata studiata in modo così approfondito. 
Il risultato dello studio è però inequivocabile: i fumatori, per via dell'astinenza notturna da nicotina, non 'accedono' al sonno profondo, ovvero la fase più ristoratrice del nostro riposo.


La compromissione del sonno profondo, fase rigenerativa dell'organismo

Dormire significa per il nostro cervello attraversare diverse fasi di attività; oltre a quella forse più nota, la fase REM durante la quale sogniamo, ce n’è una fondamentale per l'equilibrio e la salute chiamata sonno profondo: è il momento in cui il nostro cervello e il nostro corpo rigenerano le proprie forze per prepararsi ad affrontare la vita nel giorno successivo.

Una compromissione cronica di questa fase di rigenerazione così necessaria al nostro organismo ha implicazioni sulla salute e sui processi di invecchiamento. Incide sul sistema immunitario, sulla memoria, sulle tensioni mentali, sul sistema neurovegetativo (che presiede le funzioni involontarie quali digestione, respirazione, battito cardiaco), sulla distensione e rigenerazione dei tessuti. Alcuni ormoni fondamentali per la crescita, il recupero delle forze e il metabolismo vengono prodotti esclusivamente durante la fase di sonno profondo.

Dal punto di vista del riposo, se questa fase è ridotta o disturbata, potremmo dormire anche per dieci ore ma al mattino ci sentiremmo stanchi ugualmente.
La nicotina un composto con azione stimolante, per cui già da tempo se ne ipotizzavano effetti ‘disturbatori’ sul sonno.
Gli esperti sono risaliti però alla radice di questi effetti: osservando l’attività elettrica del cervello di un gruppo di fumatori e non fumatori mentre dormivano è emerso che i fumatori hanno una fase di sonno profondo più corta e disturbata; inoltre le prime fasi del sonno, sono letteralmente messe ’sotto sopra’ dal fumo, appaiono infatti disordinate nell'attività encefalica dei fumatori. 

La comprensione dell'influenza del fumo sul sonno può rappresentare un passaggio molto importante nella disassuefazione al vizio del fumo, aiutando ad adattare le terapie sostitutive a base di nicotina in modo da evitare i sintomi dell'astinenza durante la notte.





Abbiamo scritto sui semi oleosi e sulle loro qualità come integratori naturali in una dieta equilibrata, passando anche in rassegna i semi più conosciuti e utilizzati. Quelli di cui vogliamo parlarvi oggi sono i semi di canapa sativa, spesso ed erroneamente 'snobbati' da nutrizionisti e medici, anche in ambito di terapie alternative.


VALORI NUTRIZIONALI DEI SEMI DI CANAPA SATIVA

"Spesso in natura la forma estrinseca la funzione"
Osservate come il guscio ricordi la circolazione
sanguigna.
Raramente la parola Valori risulta così azzeccata: degli oltre 3 milioni di piante commestibili che crescono sulla Terra, nessun'altra singola fonte vegetale di cibo può competere con il valore nutrizionale del seme di canapa. 

Riporto in proposito le parole dell'illustre medico nutrizionista Udo Erasmus: Nessun alimento vegetale può essere paragonato ai semi di canapa per quanto riguarda il valore nutritivo." E ancora: “Le proteine contenute nei semi di canapa forniscono al corpo tutti gli amminoacidi essenziali necessari per una buona salute e la loro composizione corrisponde esattamente a quello di cui il corpo umano ha bisogno per produrre il plasma sanguigno, l'albumina e la globulina, elementi essenziali che rivestono un ruolo importante nel sistema immunitario."  
Da Udo Erasmus - Fats that Heal, Fats that Kill - Alive Books, 1993.

Un solo seme quindi racchiude, in buona proporzione e in forma altamente digeribile, tutti e otto gli aminoacidi principali che sostengono la sintesi proteica e l'azione del sistema immunitario, una combinazione assolutamente unica nel mondo vegetale in grado di soddisfare le necessità nutrizionali dell'essere umano.

Questa combinazione è in grado di fornire al nostro corpo la base su cui creare altre proteine come le immunoglobuline: anticorpi che respingono le infezioni prima ancora che arrivino i primi sintomi percepibili. 
Il seme di canapa presenta una frazione grassa (34-35%) di ottima qualità e di composizione equilibrata costituita, per il 70-75%, da una miscela di acidi grassi polinsaturi o essenziali EFA quali l’acido linoleico, l’acido linolenico ed il gammalinolenico (insostituibile, quest’ultimo, nel processo di sintesi delle prostaglandine, sostanze che regolano l’attività di numerose ghiandole, dei muscoli e dei ricettori nervosi). Nel dettaglio lo stupefacente equilibrio nel rapporto tra Omega-6 e Omega-3 e GLA: 60 % di acidi linoleici e il 25 % di acidi linolenici e il 4% di acido gamma linoleico.

Di gran lunga la più alta percentuale e il miglior rapporto in un singolo alimento.

La carenza di acidi grassi essenziali, diffusissima nei folli regimi nutrizionali del mondo occidentale, può condurre a disfunzioni neurologiche e visive, ipertensione, sbilanciamento ormonale, difficoltà di rimarginare le ferite e nella crescita delle cellule, artrite e sindrome premestruale (PMS).
Di tutto rispetto il tenore dei carboidrati (516 Kcal pee 100g) che ne fanno anche un eccellente integratore energetico. Buona è anche la percentuale di fibra grezza e di sali minerali, tra cui prevalgono il ferro ed il fosforo. Considerevole anche la dotazione di vitamine A,E,PP,C, e del gruppo B, con l’esclusione della B 12. Da sottolineare la ricchezza in Vitamina E, apprezzata per le virtù preventive di malattie degenerative e il potenziale antiossidante.

Tabella nutrizionale semi di canapa
(clicca sull'immagine per ingrandirla)



IL VALORE DEI SEMI DI CANAPA SATIVA RICONOSCIUTO DALLE ISTITUZIONI

Persino il Ministero della Salute (circolare del 22 maggio 2009) ha riconosciuto il contributo eccezionale dei semi di canapa  sativa e derivati quali olio e farina.


L'introduzione dei semi di canapa sativa nell'alimentazione quotidiana è infatti altamente indicata per l'organismo umano, in qualsiasi stato di salute esso si trovi come nutrimento essenziale, in particolare per:


-  prevenire malattie cardiovascolari, 
-  ridurre i livelli di colesterolo LDL, 
-  rafforzare il sistema immunitario e coadiuvare le terapie in diverse patologie (vedi sotto).

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda per la popolazione l’assunzione di acidi grassi polinsaturi omega 6 ed omega 3 in proporzione da 4/1 fino a 6/1, per prevenire o curare le malattie più diffuse nelle società moderne (colesterolo non HDL alto, trigliceridi nel sangue, diabete, artrite reumatoide, artrosi, asma, psoriasi ed eczema atopico, lupus, altre malattie autoimmuni in genere, sindrome premestruale, depressione).

A tal proposito e come si diceva sopra, i semi di canapa sativa contengono naturalmente Omega-6 ed Omega-3 in rapporto 3/1, che in natura è quello più vicino al rapporto ideale per l'uomo. Analogo rapporto si trova soltanto nell’olio di pesce, che però, al di la di considerazioni etiche, deve essere chimicamente trattato per essere estratto.
Queste caratteristiche rendono i semi di canapa sativa un “vaccino nutrizionale”, alimento che, introdotto nella dieta giornaliera, rinforza e regola la risposta del sistema immunitario, del sistema ormonale e del sistema nervoso nei confronti delle aggressioni dell’ambiente.




I SEMI DI CANAPA SATIVA A TAVOLA


I semi di canapa hanno un gradevole sapore di nocciola. Sono protetti da un guscio esterno naturale, tra l'altro ben digeribile, che conserva efficacemente gli oli e le vitamine . 
Come per tutti i semi oleosi svariate sono le possibilità di utilizzo in cucina.
Sono ottimi tostati, da soli o insieme ad altri semi, e da utilizzare per insaporire insalate, verdure, primi piatti, interi o schiacciati come si fa col pepe in grani.
Germogliati possono insaporire insalate o trovare impiego nella preparazione di hamburger e polpette vegetali: in commercio è possibile trovare l'Hempeh, un hamburger vegetariano preparato come si fa con il tempeh. 
Coi semi di canapa si può anche produrre un ottimo latte vegetale.  
Oppure si possono frullare, sempre da soli o con altri semi, in modo da ottenere un composto pastoso dal sapore delicato, che ricorda il burro, da spalmare o da utilizzare come condimento su bruschette o per insaporire i vostri piatti. Dal seme di canapa si estrae a freddo l' olio che conserva le straordinarie caratteristiche del seme e si presta insieme all'extravergine di oliva come eccellente integratore in una sana ed equilibrata dieta quotidiana.


SEMI DI CANAPA SATIVA  E THC

A scanso di equivoci e in risposta alla disinformazione 'volutamente' diffusa in materia (la canapa fa concorrenza a troppi settori, costa poco e funziona tanto): i semi di canapa sativa non contengono THC (Tetraidrocannabinolo, delta-9-Tetraidrocannabinolo, delta-9-THC) il principio psico-attivo alla base dell'uso della canapa come sostanza stupefacente ricreativa. 

Alcuni semi di canapa sativa svilupperanno piante piene di THC per uso stupefacente, questi semi sono selezionati da decenni per questo scopo
Altri semi non svilupperanno piante con THC e questi sono destinati alla trasformazione alimentare in farina e olio di semi di canapa oppure allo sviluppo di piante in grado di diventare materia prima per moltissimi prodotti, leggete sotto alcuni dei 50.000 utilizzi della canapa.
Sempre a scanso di equivoci: i consumatori di cannabis sativa o indica contenente THC (il principio attivo stupefacente), quindi dei derivati della pianta sviluppata dal seme in questione, in forma di spinello o tisana, non beneficiano in alcun modo delle proprietà qui descritte relativamente ai semi e all'olio di semi di canapa. Stiamo parlando infatti di due sostanze completamente diverse tra loro.


Un dettaglio non trascurabile: CANAPA E AMBIENTE

Chiudiamo con una piccola digressione sugli innumerevoli usi dei semi e della pianta di canapa sativa. Capirete come la canapa abbia non solo un basso impatto ambientale, quanto risulti essere così efficiente e versatile da poter ridurre il consumo di materie prime già troppo usurpate.

Coltivata da almeno 3000 anni, non necessita di pesticidi o diserbanti per crescere rigogliosamente. Con le sue radici profonde rigenera il terreno e lo nutre. 
E' uno dei migliori foto-convertitori di anidride carbonica in ossigeno.

Trova impiego per circa 50000 utilizzi, tra cui:

- prodotti alimentari ed integratori
- cosmesi ed igiene personale
- detersivi per uso domestico bio-degradabili al 100%
- biodisel (per le autovetture) naturale (negli anni 30  Henry Ford costruì un prototipo di automobile in cui sia la carrozzeria che gli interni e persino i vetri dei finestrini erano fatti di canapa. Quest’auto pesava un terzo di meno e anche il carburante che la faceva muovere era di canapa. Fu la prima auto ecologica, mai più riprodotta per interesse dello stesso Ford, costruttore di auto e petroliere.)
- carta, cartoni, tele
- medicine (cura la depressione, gli stati d'ansia e l'epilessia, l'artrite reumatoide, il glaucoma ed allevia i dolori mestruali. In Italia non è legale nemmeno per uso terapeutico. Per chi volesse curare in modo naturale alcune malattie può orientarsi verso i paesi europei a noi vicini più sensibili e concreti sulla questione: illegale per uso stupefacente, assolutamente consigliata in ambito socio-sanitario sotto controllo medico).
- combustibile vegetale
- plastica ecologica
- tessuto (è uno dei tessuti più resistenti, completamente naturale e biodegradabile al 100%




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