In base a un recente sondaggio pubblicato da Eurobarometro sul consumo di antibiotici, l’Italia detiene il poco invidiabile primato tra i paesi europei nell'uso di questi farmaci.
Lo studio, che è svolto tra novembre e dicembre 2009, ha messo in luce che nel nostro paese il 57% degli intervistati ha dichiarato di aver assunto antibiotici almeno una volta nell’ultimo anno, la percentuale più alta fra i 27 Stati dell’Unione Europea. Sopra la media anche Spagna (53%), Romania (51%), Irlanda (45%), Francia e Inghilterra (42%). Un uso moderato per i greci (34&) e i portoghesi (33).
Su 'un altro pianeta' gli svedesi (22%), seguiti da sloveni (27%) e tedeschi con il (28%) così come tutti gli altri nordici.
RISCHI PER LA SALUTE E DISINFORMAZIONE
Il commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori, John Dalli, commentando lo studio ha messo in evidenza i gravi rischi causati da un eccessivo abuso di antibiotici: "L'uso inadeguato degli antibiotici nuoce alla loro efficacia e l’abuso che se ne fa provoca l’apparizione di organismi in grado di resistere al loro attacco".
Niente di nuovo direte voi, invece no. Perchè al triste primato sull'uso di antibiotici gli Italiani accompagnano il più alto tasso di ignoranza e disinformazione: di fronte a 4 domande elementari sulla funzione e sull'uso dell'antibiotico solo il 14% ha saputo dare le risposte corrette..
Questo spiega solo in parte perchè si arrivi ad assumere sconsideratamente un farmaco che oltre a indebolire le difese immunitarie e a generare fenomeni di resistenza e mutazione negli agenti che dovrebbe combattere ha, come tutti i farmaci, un carico tossico non indifferente che il fegato impiega mesi a smaltire.
La vera responsabilità è l'atteggiamento miope della funzione medica, ben 'incentivata' dall'industria farmaceutica, che per anni ha promosso e assecondato con estrema leggerezza le richieste dei pazienti.
Anni e anni di diseducazione a cui le rare campagne di corretta informazione fanno solo il solletico.
IL MONITO DALL'OMS E IL RUOLO DEL BUSINESS
L'abuso di antibiotici, che rappresenta anche un enorme spreco di denaro, è un fenomeno che rischia di mettere a rischio la salute pubblica.I batteri si evolvono e trovano modi di sopravvivere agli antibiotici più velocemente di quanto la ricerca non sia in grado di inventarne di nuovi. Abbiamo ancora qualche anno di vantaggio, ma presto alcune malattie da cui oggi ci sentiamo protetti, torneranno ad essere letali.
E questo è solo apparentemente un paradosso..
Già dal 2004 l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) lanciava l'allarme che nel mondo circa la metà degli antibiotici viene prescritta in maniera non rigorosa, una mancanza grave da parte dei medici che non tengono sempre conto di tutti i rischi che l'uso irrazionale dei farmaci può comportare per la salute.
Le conseguenze della leggerezza con cui vengono prescritti questi farmaci vanno dagli sgradevoli effetti secondari fino addirittura alla morte (negli Stati Uniti le reazioni indesiderate ai farmaci figurano tra le sei principali cause di morte).
Del resto, sempre stando ai dati dell'OMS, dei 20.000 e più medicinali presenti sul mercato, solo 316 sono considerati essenziali per lottare contro tutte le malattie importanti.
Sempre primi per le cose che fanno male...
primi per numero di macchine e traffico, per numero di cellulari, ci mancava solo l'abuso di farmaci.
Ciao e complimenti per il blog a parte lo sfogo.
Vivy
Ciao Viviana,
dai gli italiani sono primi anche quanto a percentuale di vegetariani sull'intera popolazione!
Condivido comunque con te una certa amarezza per le cose che accadono qui da noi.
Cerchiamo di far andare sempre meglio ciò che già funziona dai :)
A presto!
INFATTI GUARDA COME SIAMO RIDOTTI....