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Colon Idroterapia: rimedio e prevenzione

scritto da Andrea Vitali 22/02/10 0 commenti




Sull'idroterapia abbiamo già pubblicato Idroterapia: Guida per il consumatore e Idroterapia: Cosa cura.



Colon Idroterapia: Cos'è

L'idroterapia al colon o 'Idrocolon' è una forma di lavaggio intestinale. Viene eseguito se diagnosticata una disfunzione al colon, un non corretto funzionamento dell'intestino od altri problemi che richiedo appunto l'idroterapia al colon. 
Si tratta di un lavaggio vero e proprio dell'intestino, seguito dal trattamento per la ripopolazione della flora intestinale. 





Colon Idroterapia: Cosa cura

L'idroterapia al colon ripulisce colon ed intestino. Può curare con questo procedimento: alcune dermatiti, alcune forme di micoso, debolezza immunitaria, malattie allergiche, asma e cefalea, flora batteria alterata, flora batteria assente, flautolenza, emorroidi, disfunzioni del colon, disfunzioni dell'intestino, costipazione, disbosi, ansia e depressione. Ansia e depressione perché (si veda anche paragrafo sotto) attraverso la purificazione del corpo si ha un generale riequilibrio psicofisico dell'organismo.


Colon Idroterapia: A cosa serve

In caso di abusi di farmaci od altre sostanze nocive per l'organismo, di inquinamento ambientale, di naturale disfunzione del colon e dell'intestino, di vita sedentaria e piena di responsabilità, di eccessiva esposizione all'inquinamento e al fumo di sigarette è bene fare un controllo. Perché questi fattori compromettono il funzionamento dell'organismo, dell'intetsino e le difese immunitarie. L'idroterapia potrebbe quindi essere una facile soluzione per rigenerare, ripulire dalle tossine e rinvigorire il corpo attivando le funzioni vitali. Su Lab Analisi Cardinali un articolo d'approfondimento. E' un trattamento delicato ed assolutamente indolore. Detto anche lavaggio del colon.


Colon Idroterapia: Quando praticarla

L'idroterapia al colon non va praticata soltanto in caso di disfunzione in stato avanzato. Anzi è consigliata come pratica preventiva e purificatrice dell'organismo, considerando sosprattutto le condizioni ambientali ed atmosferiche nelle quali viviamo. Per cui non avendo controindicazioni e molti benefici è l'idroterapia al colon è certamente da consigliare a tutti.











Articolo pubblicato oggi dall'inserto Salute 
de La Repubblica.

Il riposo non è mai superfluo. Chi dorme è come se mettesse delle ore di scorta in una sorta di cassaforte.  Che l'organismo sfrutta al momento giusto. Un vantaggio per chi svolge un lavoro impegnativo e che ha bisogno di ore extra di sonno prima di un turno.

Dalla scienza ancora una conferma: il sonno fa bene alla salute e più si dorme più si è produttivi. L’ultimo studio in materia è stato pubblicato dal Journal of Sleep Research. I ricercatori questa volta hanno dimostrato che il riposo non è mai superfluo, anzi. È come se si mettessero delle ore da parte, in una sorta di cassaforte, che il nostro organismo sfrutta al momento giusto. La ricerca, secondo Tracy Rupp del Walter Reed Army Institute of Research di Silver Spring, potrebbe tornare utile per tutti coloro che svolgono un lavoro impegnativo e pericoloso, i quali potrebbero trarre giovamento da ore extra di sonno prima di un turno da più ore. 

Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno arruolato 11 uomini e 13 donne. A metà di questi volontari hanno chiesto di andare a letto alle 9 e di dormire per 10 ore a notte per sette giorni; agli altri di mantenere le proprie abitudini. Dopo una settimana tutti i volontari sono stati 'torturati' con sole tre ore a notte, dopo aver accumulato questo consistente debito di sonno, tutti sono stati testati con esercizi cognitivi per vedere gli effetti procurati dal deficit. 

Chi aveva immagazzinato riposo extra ha risentito della carenza di sonno subita la settimana successiva, ma meno degli altri. Le performance cognitive non erano deteriorate e il recupero del sonno era comunque più rapido. Insomma dormire di più aiuta ad affrontare un periodo difficile. 

“Il sonno – spiega la professoressa Alessandra Graziottin, - costituisce una componente essenziale della salute: neurovegetativa e somatica, emotivo-affettiva e cognitiva. Idealmente, dovrebbe comprendere un terzo del giorno (un’ora di sonno ogni due di veglia). Anche se la quantità si è ridotta mediamente di un’ora e mezzo, con importanti ripercussioni sulla salute fisica e psichica”. Questa perdita quantitativa, continua a spiegare la Graziottin, può creare un progressivo malessere, i cui sintomi vanno dall’area emotivo-affettiva, con irritabilità, aggressività, ansia diffusa, umore depresso, bisogno di eccitanti di varia potenza e dannosità – dal caffè alla cocaina – alle alterazioni comportamentali, tra cui un aumentato appetito per cibi dolci e grassi “per recuperare energia” con aumento di peso. 

Ma ci possono essere anche disturbi di tipo da cui deriva la desincronizzazione tra ciclo sonno-veglia e i ritmi circadiani. In altre parole è come se si sballasse il nostro ciclo vitale. “Sono tipici di questa alterazione – conclude la Graziottin – le sindromi da fasi del sonno avanzate o ritardate, e disturbi cronobiologici transitori. Attenzione però le alterazioni del sonno, quantitative e qualitative, si ripercuotono sulla salute generale e, in particolare, sugli equilibri neurovegetativi, emotivo-affettivi e cognitivi”. Si possono inoltre ripercuotere sulla sessualità e sulla stessa capacità riproduttiva. Insomma chi dorme poco rischia di essere più irritabile e incapace di avere una vita sessuale appagante.



(2007)


Fisica degli eventi sincronici: 
dalla fisica quantistica ai fenomeni psichici

''Misteriosi eventi sincronici accadono spesso in particolari momenti della vita di molte persone. 







Il movimento New Age ne ha fatto una specie di mito, propagandone gli aspetti misteriosofici, ma ben pochi sanno che fisici quantistici come Wolfgang Pauli, assieme al grande psicologo Carl Jung, già 60 anni fa stavano studiando questi misteriosi fenomeni nel tentativo di creare una cosmologia in cui la “non-località” quantistica si interseca con la località newtoniana per generare la realtà come la esperimentiamo ogni giorno. 






Grandi fisici come David Bohm hanno proseguito la ricerca e altri fisici di valore come Brian Josephson assieme a scienziati sperimentali come Karl Pribram e Dean Radin la stanno oggi perfezionando sia sul piano teorico che sperimentale. Le leggi dell’Universo non si limitano all’esperienza quotidiana della causalità perché l’Universo non è fatto solo di materia, ma anche di un “quid” in più.

Un misterioso “potenziale quantico” – elaborazione di David Bohm della versione “ontologica” della meccanica quantistica – sembra essere il pilota dell’Universo e della nostra stessa vita, tenendo in stato di sincronismo tutto l’Universo e permettendo il meccanismo della Vita, dell’intelligenza e della coscienza. Un tempo era la religione, la metafisica, o lo sciamanesimo a occuparsi di tutto questo, oggi è la scienza, e in particolare la fisica quantistica. I misteriosi eventi che si sincronizzano con i nostri pensieri non fanno parte del mondo magico, ma fanno parte del mondo nella sua interezza.


La nostra psiche non è un’entità astratta o illusoria, ma un ente collaborativo alla creazione dell’Universo, mentre la nostra coscienza nasce ogni centesimo di secondo come collasso gravito-quantistico delle tubuline presenti nei microtubuli del nostro cervello, dopo uno stato di sincronicità e coerenza assoluta fino a che un meccanismo originantesi nel vuoto quantistico non fa collassare la funzione d’onda che lega in stato di “entanglement” un miliardo di microtubuli. Mente-spirito e cervello-materia collaborano alla formazione della coscienza, utilizzando lo sconcertante meccanismo dello entanglement quantistico. I momenti di coscienza esperiti dal cervello sono una copia in scala del collasso gravito-quantistico di un miliardo di universi paralleli in stato di precedente entanglement. Ciò che succede nel cervello nel generare momenti di coscienza, sembra ricalcare ogni centesimo di secondo quello che successe nell’Universo 15 miliardi di anni fa, quando tutto nacque.

La scoperta della sincronicità nasce dall’imbarazzo di Albert Einstein ad accettare la meccanica quantistica come teoria autoconsistente, poi dimostrata in laboratorio nel 1982 dal fisico Alain Aspect. Due particelle che hanno precedentemente interagito, una volta separate anche a distanze grandissime, comunicano veramente tra di loro in maniera istantanea. Basta solo che una delle due sia misurata, tramite una interazione diretta tra osservatore e osservato, per cambiare all’istante anche l’altra. Sul piano della fisica microscopica l’universo è in grado di comunicare con sé stesso, ma sembra che anche la coscienza abbia molti punti in comune con le particelle elementari. Oggi, esperimenti su larga scala sembrano dimostrare che queste proprietà di non-località sono possedute su scala molecolare anche dal DNA e dai geni che determinano la morfogenesi e l’evoluzione della vita nel cosmo. Sul piano psichico, un tempo ritenuto terreno di millanteria, sembrano avvenire fenomeni identici di entanglement, denominati “bioentanglement”: tra menti e tra mente e materia.

La coscienza collettiva sembra rispondere in maniera sincronica ad eventi drammatici che avvengono nel mondo, e influenzare in maniera inequivocabile un generatore di numeri casuali. Esperimenti di laboratorio dimostrano la realtà di questi fenomeni, mentre le menti più brillanti nel campo della fisica stanno tentando di spiegarli con un modello di grande unificazione dove materia e coscienza sono unite, quello che molti chiamano il “fratello maggiore” della meccanica quantistica. Progetti di ricerca molto sofisticati iniziano a ventilare che proprio tramite il meccanismo dell’entanglement sarà un giorno possibile comunicare in tempo reale con esseri di altri mondi, scandagliando con particolari algoritmi il tracciato cerebrale o anche solo culture di cellule neurali in stato di entanglement con quelle di altri esseri senzienti. La scienza, e la fisica in particolare, è “esplorazione” e rappresentando il principale “portale conoscitivo” dell’umanità, si pone su un terreno neutro, critico, sanamente scettico e obiettivo che esclude recisamente la millanteria di qualunque tipo, ma anche lo “scetticismo” gratuito, catatonico e a-critico.''



Link:
Sincronicità.
Concetto Junghiano di Sincronicità.

Sincronicità.


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Burro di Karité INCI: Butyrospermum Parkii.




Nel precedente articolo sulla cosmesi naturale abbiamo spiegato qualcos' altro sul burro di Karité, autentico emblema dei cosmetici non tossici. 
L'articolo è Cosmesi Naturale: Aloe Vera, Karité, Tea Tree, Limone

Qui abbiamo voluto postare altri dettagli sul burro di karitè attraverso il contributo del sito LifeGate, che propone un articolo dal titolo: Burro di Karité, un Aiuto Naturale.



"Il Karité è un albero ad alto fusto che può raggiungere i quindici metri di altezza e un metro di diametro. Presente nella vasta zona dell'Africa centrale, tra il Senegal e il Nilo, il suo aspetto ricorda un po' la nostra quercia, con una chioma verde scuro e le foglie raggruppate alle estremità dei rami. 


Ha fiori profumati e il suo frutto carnoso, simile a una prugna, racchiude al suo interno un nocciolo da cui si ricava il prezioso burro dalle proprietà rigeneranti straordinarie. 
Il Burro di Karité oltre ad essere usato nel campo alimentare come condimento dalle popolazioni africane, ha funzione di balsamo per massaggi contro i reumatismi, gli indolenzimenti, le bruciature, gli eritemi solari, le ulcerazioni e le irritazioni della pelle. Le donne africane lo utilizzano come protettivo contro l'azione del sole, del vento e della salsedine. 

Nella moderna dermatologia gli sono riconosciute proprietà cicatrizzanti, emollienti, antismagliature, antirughe, elasticizzanti, idratanti, antiossidanti, lenitive e riepitelizzanti, filmanti e protettive; ma la caratteristica esclusiva del Burro di Karitè, il segreto che lo rende davvero unico, è l'altissimo contenuto di insaponificabili (dal 12 per cento al 18 per cento), sostanze indispensabili e fondamentali per il mantenimento della naturale elasticità della pelle. 
Più in particolare il suo uso è consigliato, ad esempio, per le donne in gravidanza, perché previene la formazione di smagliature sia sull'addome che sul seno; per la pelle delicata e sensibile del neonato, contro l'arrossamento dovuto al contatto col pannolino. 
Il Burro di Karitè protegge la pelle dall'azione aggressiva del gelo durante la stagione fredda e preveniene arrossamenti e screpolature dovute al sole, al freddo e al vento. 

Valido rimedio contro irritazioni ed eritemi causate dai raggi solari, rallenta l'invecchiamento cutaneo, attenua le rughe restituendo alle pelli non più giovani una straordinaria elasticità e compattezza. 

Adatto anche alle pelli con couperose, possiede un elevato grado di assorbimento, può essere spalmato sulla pelle del viso e del corpo senza lasciare alcuna traccia. Bastano alcuni impacchi per ridonare forza e vitalità anche ai capelli più sfruttati. 

E ancora, ammorbidisce le callosità sia delle mani che dei piedi e anche per le irritazioni del rasoio, sia come impacco emolliente prebarba, che come efficace lenitivo e idratante dopobarba, è di grande aiuto."



Scritto invece dalla dott.ssa Marina Multineddu, fondatrice di L’erboristeria Multineddu Sas:


"Il Karité è un albero ad alto fusto, appartenente alla famiglia delle Sapotaceae, il cui nome botanico è Butyrospermum parkii, in onore di Mungo Park, colui che per primo fece conoscere in Europa i pregi del Burro di Karité; l'esploratore scozzese, negli ultimi anni del Settecento, nei suoi viaggi lungo il fiume Niger ne scoprì l'uso e la ricchezza che esso costituiva per le popolazioni indigene. L'area geografica in cui è presente l'albero del Karité è una vasta zona dell'Africa centrale, che si estende tra il Sudan a Est e il Senegal e l'area del Gambia a Ovest. 


L'albero può raggiungere i quindici metri di altezza e un metro di diametro, e il suo aspetto ricorda un po' la nostra quercia, con una chioma verde scuro e le foglie raggruppate alle estremità dei rami. Nel suo habitat naturale cresce spontaneo nella savana, sulle rive dei fiumi e nel cuore della foresta equatoriale; ha fiori profumati e il suo frutto carnoso, simile a una prugna, racchiude al suo interno un nocciolo legnoso da cui si ricava il prezioso burro, che il Park descriveva come "più buono del burro di vacca e più facilmente conservabile" (il che nella fascia tropicale ed equatoriale, e per di più senza frigorifero, non era certamente di importanza secondaria!); da questa noce infatti l'uomo ha imparato nei secoli ad estrarre questo lipide dall'aspetto burroso che possiede proprietà rigeneranti straordinarie.


L'estrazione del Burro di Karité avviene ancora, nel luogo di origine, con un processo artigianale, dopo la selezione dei semi e la loro frantumazione: si ottiene cosí un prodotto di colore variabile dal verde chiaro al giallino, di odore gradevole e di sapore quasi dolce, che può essere impiegato puro, oppure, vista la sua ricchezza, si può usare come base di molti prodotti cosmetici.
 Il Burro di Karité viene da sempre usato in Africa a scopo alimentare, come cosmetico e come farmaco, da solo o in combinazione con altre piante; gli indigeni lo chiamano "albero della giovinezza" e lo utilizzano ad esempio come balsamo per massaggi contro i reumatismi, gli indolenzimenti, le bruciature, gli eritemi solari, le ulcerazioni e le irritazioni della pelle; secondo la tradizione locale sembra infatti che esso favorisca l'aumento della circolazione locale, permettendo cosí una riossigenazione del tessuto epidermico e migliorando l'eliminazione degli scarti metabolici. Le donne dei paesi tropicali, famose per la loro pelle vellutata, lo utillizzano fin dall'antichità come protettivo contro l'azione del sole, del vento e della salsedine. 


In realtà le popolazioni africane usano ogni parte della pianta: la buccia e la polpa del frutto sono mangiate tal quali o cucinate secondo antiche ricette; il grasso contenuto nel seme, cioè il Burro di Karité, viene usato come condimento, simile al nostro burro, ma anche come prodotto cosmetico per la pelle e per i capelli; i residui delle lavorazioni si utilizzano come mangime per il bestiame; il grasso serve anche per fare candele, o per ricavarne detergenti simili al nostro sapone; il lattice delle foglie, della scorza e del midollo del tronco serve come colla e come base resinosa per il cheving-gum; infine il legno, che è molto duro e pesante, viene utilizzato per costruzioni e per oggetti di cucina e artigianali.



BURRO DI KARITE' IN DERMATOLOGIA E COSMETOLOGIA


L'impiego del Burro di Karité nella moderna dermatologia e in cosmetologia, è dovuto alle sue proprietà cicatrizzanti, emollienti, antismagliature, antirughe, elasticizzanti, idratanti, antiossidanti, lenitive e riepitelizzanti, filmanti e protettive; ma la sua caratteristica esclusiva, il segreto che lo rende davvero unico, è l'altissimo contenuto di insaponificabili (dal 12% al 18%), sostanze indispensabili e fondamentali per il miglioramento della tonicità della pelle, ed in particolare per il mantenimento della sua naturale elasticità. 


Da studi recenti si è rilevato che tali sostanze insaponificabili intervengono nel processo fisiologico di produzione dei fibroblasti, cellule deputate alla formazione delle fibre di collagene e dell'elastina, che sono molto importanti per mantenere la pelle elastica e giovane.



Altro merito del Burro di Karité è quello di possedere una buona capacità filtrante nei confronti dei raggi solari, quindi diventa un ottimo protettivo e preventivo dei danni cutanei provocati dall'esposizione alla luce, quali formazione di radicali liberi e comparsa precoce di rughe, ma anche dei danni provocati dall'esposizione eccessiva al sole, spesso causa di eritema solare. 


Esso si presenta con una consistenza burrosa, ma fonde alla temperatura corporea e può quindi essere steso facilmente e piacevolmente sulla pelle, diventando cosí veramente "salute da spalmare"!


Ricchissimo anche di vitamine A, B, E e F, per merito delle sue numerose proprietà benefiche quindi è adatto per secchezza cutanea, dermatiti, eritemi, ustioni, arrossamenti, ulcerazioni e irritazioni.

Più in particolare il burro di karitè è consigliato:

- durante la gravidanza, perché previene la formazione di smagliature sia sull'addome che sul seno;

- durante l'allattamento previene la formazione di ragadi;

- inoltre protegge la pelle del neonato dall'arrossamento dovuto al contatto col pannolino; 


- all'aria aperta protegge la pelle dagli agenti atmosferici, prevenendo arrossamenti e screpolature dovute al sole, oppure al freddo e al vento;

- inoltre protegge la pelle dai raggi solari, causa di irritazioni ed eritemi, evitando nel contempo il suo invecchiamento;

- per chi fa sport e per la casalinga ammorbidisce le callosità sia delle mani che dei piedi, evitando la formazione di fissurazioni dolorose ed antiestetiche;

- è anche un ottimo rimedio per le irritazioni del rasoio, sia come impacco emolliente prebarba, che come efficace lenitivo e idratante dopobarba;


- dopo un'ingessatura rigenera e ammorbidisce la pelle depauperata dopo la lunga immobilizzazione e copertura, facilitando l'eliminazione delle cellule morte superficiali che si sono accumulate;


- per il massaggio è un ottimo lubrificante ed emolliente;


- nelle persone che stanno a letto a lungo, se applicato più volte al giorno con leggero massaggio, ammorbidisce e rafforza la pelle delle parti su cui pesa il corpo, prevenendo la formazione di irritazioni, arrossamenti e piaghe;


- usato regolarmente contrasta la secchezza cutanea del gomito e del ginocchio;


- è ottimo per difendere e proteggere dall'azione aggressiva del gelo durante la stagione fredda;


- da ultimo, ma non come importanza, è un prezioso cosmetico naturale antirughe e antietà per il viso e il décolleté, rallenta l'invecchiamento cutaneo, attenua le rughe già esistenti fino, in molti casi, a farle scomparire ed è in grado di restituire alle pelli non più giovani una straordinaria elasticità e compattezza.

Dopo l'uso prolungato del Burro di Karité si nota una migliore circolazione del sangue nei capillari, che risultano più tonificati rendendo la pelle più luminosa, quindi è adatto anche alle pelli con "couperose"; inoltre, poichè possiede un elevato grado di assorbimento, può essere spalmato sulla pelle del viso e del corpo senza lasciare quello sgradevole effetto unto."







Effetti sulla pelle del viso:

- Nutre ed idrata la pelle naturalmente alleviando le rughe
- E' ottimo sul contorno occhi ed il contorno labbra.
- E' antifreddo perché scherma la pelle con la sua protezione vegetale, che non lascia l'unto sulla pelle.
- Sul corpo riduce le smagliature ed idrata la pelle, rendendola elastica.
(Può essere applicato puro o con oli essenziali, ma è bene prima consultare un naturopata.)



BURRO DI KARITE' ED OLII ESSENZIALI

A seconda dell'olio essenziale con il quale il burro di karité viene miscelato, assume funzioni diverse. 

Arancio, limone e agrumi per la notte e per nutrire la pelle di vitamine, rendendola più luminosa e non opaca. Ricordo che gli agli agrumi non vanno MAI usati di giorno, per evitare il contatto diretto con il sole, e comunque mai esporsi prima di 24 ore dopo aver applicato olii essenziali agli agrumi sulla pelle. 

Questo infatti potrebbe provocare macchie cutanee. Un'occasione ulteriore per ribadire che gli oli essenziali seppur naturali NON sono innocui e vanno utilizzati con cautela e sotto stretto consiglio di un naturopata o un esperto del settore. 

Sull'olio essenziale di limone abbiamo postato un articolo qui. 
Il burro di karité può essere poi miscelato con olio essenziale di lavanda, per ridurre i pori dilatati e le cicatrici. Come doposole per alleviare gli arrossamenti ed anche dopo la depilazione. 
Per ottenere un effetto benefico per la pelle del viso ed anche un alto effetto antisettico si consiglia di miscelare burro di karitè con l'olio essenziale di tea tree.

Con la camomilla blu aumenta il suo potere tonico e rilassante. Potete trovare in commercio anche olio di karité con camomilla blu proprio perché risulta essere un'ottima soluzione di cosmesi naturale: sia per ammorbidire la pelle della donna che come dopobarba per la pelle dell'uomo. 


"Il Karité è uno dei frutti della natura più conosciuto ed apprezzato per le sue proprietà curative.
E’ un albero ad alto fusto della famiglia delle Saponacee diffuso prevalentemente nelle zone dell’Africa centro meridionale. Dai suoi frutti si ricava, utilizzando un antico e assai laborioso procedimento, una preziosa pasta oleosa chiamata “Burro di Karité”. Il burro di Karité per alcune etnie africane assume un ruolo di grande importanza, è utilizzato in mille modi diversi,dall’alimentazione alla cosmetica e alla farmaceutica. Il Burro di Karité è ricchissimo di vitamine (A, B, E, F) e per questo viene impiegato nella moderna cosmetologia con diverse finalità, emollienti-idratanti, lenitive-protettive, antiossidanti e anti-age.
Apporta alla pelle tono ed elasticità, risultando rimedio ideale per smagliature e striature ad addome e seno. La sua attività emolliente agisce con efficacia sulle callosità di mani e piedi, lenisce le sofferenze derivate da piaghe da decubito ed è un ottimo alleato nelle stagioni fredde. E’ un prezioso cosmetico naturale per viso, collo e decolleté, in grado di rallentare l’invecchiamento cutaneo e la formazione di rughe." (da Dottennis_news_burro di karité)

Nota:

Il burro di karité NON UNGE, non lascia la pelle grassa ed è perfetto come base per il trucco. Se puro al 100% senza l'aggiunta di olii o altri prodotti, vedrete che verrà assorbito dalla pelle nel giro di pochi minuti (dimostrazione ulteriore della naturalezza di questo 'cosmetico'). 
E' ottimo come base per il trucco perché non lascia traccia ma lascia la pelle morbida e 'truccabilissima': il fondotinta si stende meglio, la cipria 'attacca', gli ombretti 'prendono' molto meglio permettendo una maggiore precisione nel tratto. In questo modo non è necessario passare più volte il trucco in una zona, ma basta usare molto meno prodotto. 
Con il risultato di un trucco naturale, senza effetto lucido e senza zone 'vuote' in cui il trucco non ha 'preso'! E' ottimo anche come dopobarda.




Link per approfondire


Burro di Karité: forum di discussione. 
Le meraviglie dell'albero di karité.  

 
Fermo restando che: Antirughe ed antietà in realtà NON esistono, Questi prodotti possono accompagnare i naturali processi fisiologici con altrettanta naturalezza.






Nel vecchio articolo sul Burro di Karitè c'erano tantissimi commenti!

L'articolo non c'è più, 
ma abbiamo salvato i commenti!


  1. Sara scrive:
  2. Buonasera,
    complimenti per il blog che seguo da un pò e che ho visto 'crescere' per grafica ed articoli.
    Sono una studentessa e vivo a Firenze. Città bella ma inquinata non meno di tante altre. La domenica cerco di 'far respirare la pelle' andando fuori città, nella natura.
    In merito a questo articolo vorrei sapere come mettere gli olii nel burro di karitè, se posso mischiarli e quante gocce devo mettere.
    E poi una domanda un pò strana magari: posso mettere del rescue remedy nel burro di karitè? Porterebbe qualche vantaggio psicofisico?

    Grazie in anticipo
    Sara
  3. en.theos scrive:
  4. Buongiorno Sara, innanzitutto grazie per il riscontro :)
    Quanto agli olii nel karitè, così come in qualsiasi altro vettore naturale (jojoba, mandorle, extravergine di oliva) la risposta è affermativa: si tratta certamente del miglior modo di veicolare le proprietà degli olii essenziali ad uso topico. Dosi e miscele: le suggerisco di farsi comunque consigliare da un naturopata che conosca approfonditamente l'aromaterapia. Si tende infatti a fare un uso troppo disinvolto di queste sostanze ma utilizzare olii essenziali non è affatto semplice: si tratta di sostanze potentissime a cui avvicinarsi con rispetto e consapevolezza. Miscelare il chemiotipo di 2 olii diversi è un atto quasi 'alchemico' e il risultato è molto più complesso della somma dei 2 olii presi singolarmente.

    Sul rescue e sui fiori di bach invece carta bianca.
    Miscelare qualche goccia di Rescue Remedy nel karitè può ad esempio servire a preparare una crema utile a livello fisico in caso di traumi: contusioni, eruzioni, piccole ferite, scottature, indolenzimenti, punture d'insetti, contratture, abrasioni, distorsioni, ematomi, emorroidi.

    Cordiali saluti,
    Andrea
  5. Sara scrive:
  6. Grazie per la sua risposta Andrea.
    Non ho un naturopata ma non è detto che non lo diventi io!
    Forse mi iscrivo ad una scuola... :)
  7. Donata scrive:
  8. Ho acquistato proprio oggi il burro di Kàritè puro al 100%, dopo aver usato quello dei Provenzali,ma quest'ultimo ho notato che è "tagliato" con olio di mandorle,quindi poco adatto per il viso...La mia domanda è: forse la tua ragazza ha una pelle secca? Perchè io sulla mia pelle che è invece "grassa",ha un'effetto alquanto "oleoso" come base trucco...Proverò con quest'ultimo "puro al 100%",ma desidero se possibile una risposta,grazie!
  9. Donata scrive:
  10. Mi rispondo da sola: quello puro al 100% è un'altra cosa,ha ragione la tua ragazza,non è affatto oleoso!Domani lò userò come base trucco,voglio provare! Grazie e buonaserata.
  11. en.theos scrive:
  12. Grazie a te Donata!! Sei arrivata prima e....la risposta è esatta :)
    In effetti un burro tagliato con olio di mandorle si presta più a nutrire e ammorbidire pelli molto secche e screpolate. Viceversa il karitè puro, e ne basta veramente pochissimo, è perfetto per il viso.

    A presto!
    Andrea
  13. Anonimo scrive:
  14. Ciao Donata...
    sono 'la ragazza'! :)

    Continuando ad usare il burro ne occorre sempre meno, ti dirà la pelle quanto usarne.

    Sono felice che ti stia trovando bene e che non ti unga, a me ha davvero cambiato la vita :)
    Hai visto come si stende meglio il fondotinta dopo? :D

    E poi come lascia idratata la pelle delle palpebre e delle labbra... c'erano volte che non mi si attaccava nemmeno l'ombretto per quanto fosse secca la pelle e praticamente tutte le creme farmaceutiche o cosmetiche mi davano pizzicore e non mi hanno mai dato la sensazione di idratare ma solo di 'tirare' la pelle (la stavo infiammando?).

    Come sono contenta del successo degli articoli sul burro di karitè!!!

    Bruniverso
  15. Donata scrive:
  16. Anch'io sono stra-felice del risultato ottenuto oggi! E' da circa un anno che ho cambiato (...e buttato) creme viso/corpo piene di "schifezze",come dico io... Adoro l'olio di argan,jojoba,ecc. altro che olio Jonshon's!!! Da poco ho scoperto questo meraviglioso BLOG e credo che lò seguirò volentieri! COMPLIMENTI! P.S- Il tuo ragazzo si chiama Andrea e Tu? CIAO
  17. BRUNIVERSO scrive:
  18. Io Brunella :)
    Piacere e a presto!!!

    B
  19. BRUNIVERSO scrive:
  20. P.S.... da 'ex fan' dell'olio johnson anch'io dico... 'altro che olio johnson!!'.

    Per il corpo invece ho scoperto da poco l'olio di cocco al 100%.
    E' un olio molto denso d'inverno e più fluido d'estate. Si assorbe facilmente e lascia la pelle morbida a lungo.

    In generale consiglio di comprare i prodotti puri al 100&, perché poi a metterci gli olii possiamo pensarci sempre noi.

    Infatti, senti Donata, il burro di karité puro senza nulla lo metto anche al mattino dopo aver lavato il viso, aspetto 7/10 minuti e posso stendere il fondotinta se voglio truccarmi oppure non metto nulla ed ho una pelle visibilmente più tonica.

    La sera invece, se voglio nutrire con vitamina C la pelle metto una goccia di olio essenziale di limone o di arancio amaro in una noce di burro di karitè ed una parte la stendo sul viso, il resto sulle mani. Con gli olii agli agrumi è importante non esporsi al sole nelle 24 ore dopo averli usati sulla pelle, come abbiamo scritto in vari articoli.

    Altre volte, se voglio purificare e rilassare la pelle metto una goccia di lavanda in una noce di bi burro, anche in estate.
  21. Donata scrive:
  22. Grazie per i PREZIOSI consigli Brunella,piacere anche mio!!! A presto!;D
  23. en.theos scrive:
  24. Toccate un argomento a cui sono particolarmente sensibile.
    Cosmetici, creme, olii: si tratta alla fine sempre e comunque di ALIMENTI. Insisto sul sottolinearlo perchè si tratta di un aspetto scarsamente considerato quando si va a scegliere un prodotto.
    Il fatto è che le sostanze che si usano sulla pelle passano direttamente al sangue senza peraltro nemmeno la mediazione del sistema digerente. Paradossalmente ci si dovrebbe preoccupare maggiormente della biologicità e della naturalezza dei cosmetici rispetto alla qualità del cibo..

    Tutta 'sta pizza' per dire cosa?
    Che l'Olio Johnson è olio minerale, paraffina, un derivato del petrolio aromatizzato (per intenderci, la cosa più simile all'Olio Johnson in un supermercato è l'olio per il motore delle macchine) Una sostanza altamente tossica e nociva che una società consapevole ed evoluta non permetterebbe mai di commercializzare ad uso topico. Leggo addirittura che molti lo utilizzano come abbronzante, inconsapevoli di arrecare un danno permanente e di andare incontro col tempo a neoformazioni cutanee maligne.
    Detto questo è evidente che una formulazione simile non può portare alcun beneficio alla pelle anzi, al di la dell'aspetto tossico per gli organi interni, passare sulla pelle paraffina, un olio occlusivo, è certamente dannoso per la stessa pelle, infatti sono riferite dermatiti e reazioni di vario tipo a seguito di questi veleni.

    Detto questo vi lascio con un commento trovato in rete: "Secondo me nn cè niente di tossico nell'olio Johnson , altrimenti i pediatri non lo consiglierebbero alle mamme per i loro bambini. E poi costa pure tanto, se lo confronti agli altri oli che si vendono nei supermercati!"
    Come fa poi la gente ad orientarsi quando ancora medici pediatri ti dicono di spalmare petrolio su un neonato?

    E ora..vado a calmarmi con un po' di lavanda :)

    Andrea
  25. BRUNIVERSO scrive:
  26. '...altrimenti i pediatri non lo consiglierebbero alle mamme per i loro bambini...'...

    Ehh... queste considerazioni in genere mi preoccupano e spaventano. Basterebbe leggere gli ingredienti di un prodotto, sfruttare il web e cercarli su internet e vedere 'che cavolo di roba sono'!
    Ma spesso ci si affida...alla cieca...a ciechi...
  27. Donata scrive:
  28. Infatti basta controllare gli ingredienti,per capire! Ma in molti blog leggo spesso che per alcuni l'inci non è un problema!Mi dispiace per loro...
  29. BRUNIVERSO scrive:
  30. Dobbiamo fare ciò che possiamo...
    :)
  31. Sara scrive:
  32. Sono Sara!!!
    Da quanto tempo che non leggo questo blog...ci sono un sacco di articoli nuovi ed io sto indietro!

    Ho apprezzato l'articolo sul germe di grano, non ne conoscevo proprio l'esistenza e credo che lo userò. Posso chiedere quanto costa? (Le mie solite domande fuori tema!)

    Con il burro di Karitè sta andando benissimo. Una mia amica mi ha fatto mettere gocce essenziali di arancio amaro (non lo uso sul viso tranquilli!) per usarlo sulle cosce che ehmm ...hanno un pò di cellulite!

    Per il viso no no lo uso purissimo e non userò mai più creme chimiche, non valgono nulla in confornto al burro di karitè.

    Ciao Andrea e Brunella!
    Grazie come sempre per il blog e per tutti gli articoli che fate.

    E voglio salutare anche Donata!
    Ciao Donata!

    Saretta
  33. Sara scrive:
  34. Possiamo darci del tu anche noi?
    :)
  35. BRUNIVERSO scrive:
  36. Ciao Sara!

    Ma certo che possiamo darci del tu.
    Noi all'inizio davamo il lei quando ce lo davate o per rispetto. :)
    Ma sul web certe formalità spariscono, pur restando il rispetto e la netiquette.

    Sono felice che il burro stia andando bene (anche io!!!).
    L'arancio va bene. Come sempre molta attenzione con gli olii.
    Per il germe di grano ti ho risposto nell'articolo...sul germe di grano! :P

    A presto
    e grazie!
  37. Donata scrive:
  38. Ciao Sara,leggo solo adesso i tuoi saluti,che ricambio affettuosamente! Sono tornata su questo "vecchio" post, per continuare ad elogiare il burro di Kàritè e per condividere la mia esperienza da quando lò uso regolarmente (non ringrazierò mai abbastaza Brunella e Andrea!). Ho sempre "lottato" con la mia pelle grassa,che non "teneva" il make-up nemmeno un'ora e si "lucidava",mai avrei creduto che ciò che mi sembrava già "unto di suo", mi avrebbe risolto il problema e non solo! Probabilmente la mia pelle si "ribellava" rilasciando sebo a più non posso per i prodotti con cui la trattavo, ostruendola a più non posso! Esorto a chi non l'ha mai usato a provare la vostra pelle vi ringrazierà,se poi mettere in pratica anche i consigli di Brunella citati sopra,il risultato sarà SUPER! Ciao!

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