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ALIMENTI, EMOZIONI E COMPORTAMENTI


In una visione olistica l'idea di 'nutrimento' si espande a qualsiasi impressione con cui entriamo in contatto: i colori che indossiamo, l'aria che respiriamo, le persone che incontriamo, la musica che ascoltiamo e le immagini cui dedichiamo la nostra attenzione.
Una tale prospettiva posiziona l'uomo di fronte alla personale responsabilità delle scelte che compie e, in definitiva, lo rende artefice della propria vita. E dal momento che "L' ignoranza della legge non scusa", è suo preciso compito adoperarsi per acquisire le conoscenze e gli strumenti che, se applicati, gli consentano di discriminare e scegliere sempre meglio.

Conoscere e diffondere la relazione tra alimentazione e benessere psicoemofisico (ed alimentazione e comportamento) è uno dei principali obiettivi del Naturopata. 
Lungo Il Sentiero della Natura mettiamo in condivisione alcune conoscenze olistiche, frutto di passione, studio e soprattutto esperienza diretta.

Oggi vi presentiamo alcuni esempi semplici e significativi della relazione esistente tra cibo, comportamento ed emozioni.


RICORDA CHE SEI CIO' CHE MANGI, QUINDI MANGIA BENE!



You are what you eat, eat well!  cantava un lucido e visionario Peter Gabriel ai tempi dei Genesis negli anni 70'.
Chiaro il riferimento al filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, il quale in un trattato del 1862 sosteneva che l'uomo è ciò che mangia e che un popolo potrebbe evolvere spiritualmente anche solo modificando la propria alimentazione. In realtà notizie relative ai 'poteri psichici' del cibo si perdono nella notte dei tempi, attraversando tutte le culture più antiche.
Seneca ad esempio osservava come tiranni, assassini e schiavisti fossero spesso mangiatori di grandi quantità di carne, sottolineando per contro la mitezza d'animo e la profondità di sentimenti di coloro che si nutrivano dei frutti della terra.
Nello stesso periodo, 2000 anni fa circa, il grande Giovenale si rese autore della celebre massima: "Mens sana in corpore sano". Un concetto semplice ed estremamente pragmatico, che rivela la stretta dipendenza della 'mente' (nel suo significato più allargato) dall'integrità del corpo. E se Platone, nel 400 a.C., raccomandava la carne solo ai guerrieri, nel 1992, ai marines americani che si preparavano ad entrare in azione durante la Guerra del Golfo furono moltiplicate le razioni di carne...

Oggi, a 250 anni di distanza dalle intuizioni di Feuerbach e a 2500 da quelle di Platone, la biochimica dei neurotrasmettitori è in grado di dimostrare scientificamente la relazione tra alimentazione e comportamento umano.
Non più solo filosofia o saggezza empirica: ciò di cui ci nutriamo influisce attivamente su pensieri, emozioni e comportamenti dell'essere umano.
Le neuroscienze, d'altro canto, scoprono che a seconda del cibo di cui ci si nutre si attivano determinate aree encefaliche e si sviluppano o meno sentimenti e percezioni empatiche.


RELAZIONE TRA I CIBI VEGETALI ED IL COMPORTAMENTO

Vediamo ora come un'alimentazione a base di cibi vegetali può incidere profondamente sul comportamento e sulle emozioni.
Il glucosio è il carburante principale del nostro cervello, che utilizza buona parte di quello prodotto dal nostro metabolismo (circa 200 grammi al giorno). Si tratta di uno zucchero semplice che in natura è presente nei vegetali e in particolare nella frutta fresca.
I vegetali incidono, grazie al contenuto di amidi e fibre, sulle concentrazioni di triptofano nel cervello, l'amminoacido 'antidepressivo' precursore della serotonina (un neurotrasmettitore).

Un'adeguata concentrazione di serotonina incide favorevolmente su:

- gestione di stati d'ansia e stati depressivi,
- tolleranza, 
- creatività, 
- socievolezza, 
- rilassamento, 
- calma, 
- comportamento pacifico, 
- gioia, 
- gioco 

In particolare l' alimentazione vegetariana ha la peculiarità di indurre naturalmente la frequenza delle onde cerebrali alfa, in questo stato il cervello è caratterizzato da coscienza vigile e da un senso di benessere diffuso simile a quello che è possibile sperimentare durante l'esperienza della meditazione. Frequentando questo stato si può entrare in contatto con gli aspetti più profondi della propria natura e vengono amplificate le facoltà creative ed empatiche nei confronti degli altri esseri viventi.


RELAZIONE TRA I CIBI DI ORIGINE ANIMALE ED IL COMPORTAMENTO

Abbiamo scritto diversi articoli sul consumo di carne, in relazione alla salute e agli impatti ambientali che questa scelta comporta.
Mangiare carne, pesce e derivati influisce anche profondamente sul metabolismo dei neurotrasmettitori e quindi sul comportamento umano. Infatti la carne rappresente, insieme allo zucchero, uno degli alimenti che più incide sul comportamento.
Il consumo di carne e pesce eleva i livelli di tirosina, amminoacido precursore di dopamina e adrenalina, i neurotrasmettitori  tra le cause dell' aggressività degli animali predatori.

Al contrario il consumo frequente di carne incide negativamente sui livelli di serotonina. 
Bassi livelli di serotonina hanno evidenti ricadute sul comportamento diminuendo la tolleranza, inducendo facilmente stati di agitazione, rabbia, angoscia, aggressività e violenza, propensione alla lotta e allo scontro. 


Un' altra causa oggettiva di aggressività è la sottrazione di calcio operata da parte degli alimenti di origine animale. La carne presenta un rapporto calcio-fosforo 1 a 50 (nel latte materno, equilibrato per natura, si osserva una proporzione 1 a 3).

L'eccesso di fosforo determinato da un consumo abituale di alimenti di origine animale comporta un vero e proprio crollo di calcio con conseguente instaurazione nel comportamento umano di irritabilità e aggressività. Oltre all'aumento vertiginoso di patologie quali l'osteoporosi, praticamente sconosciuta nei popoli che non usano latte vaccino e in cui la base alimentare è costituita dai cereali e non dalla carne.
A questi elementi di biochimica è possibile affiancare diverse statistiche comparative che osservano un aumento direttamente proporzionale tra consumo di carne e incremento della criminalità, specialmente nei paesi più sviluppati.

Tra l'altro, anche a livello intuitivo, mangiare carne assume connotati di violenza ancor prima delle implicazioni biochimiche: l'uomo che mangia la carne di un essere vivente ucciso a tradimento si nutre inevitabilmente del terrore, della paura, dell'adrenalina, del risentimento e l'odio che si producono nella creatura in prossimità di una fine violenta e prematura.


RELAZIONE TRA LO ZUCCHERO ED IL COMPORTAMENTO

Si, sempre lui... Oltre a tutti gli impatti negativi sulla salute di questo 'non alimento' (che potete approfondire nella sezione dedicata allo Zucchero del Sentiero), il consumo di zucchero è anche fonte di aggressività e irritabilità. Alla base c'è la sottrazione di calcio, come nel caso della carne, e delle vitamine B, essenziali per il funzionamento del cervello.

Questo impatto è particolarmente evidente e preoccupante nei bambini che manifestano:

- intolleranza nel comportamento ed assuefazione alla sostanza, 
- ansia, 
- livelli elevati di competitività ed difficoltà ad accettare le sconfitte,
- deconcentrazione,
- sbalzi d'umore.


DIMMI COSA MANGI E TI DIRO' COSA PROVI!

Una recentissima ricerca in ambito di neuroscienze, svolta da un'equipe italiana di ricercatori dell’Unità di Neuroimaging Quantitativo (Istituto di Neurologia Sperimentale) del San Raffaele di Milano e pubblicata sull'autorevole rivista scientifica internazionale PLoS One, dimostra come individui vegetariani e vegani per motivi etici siano maggiormente sensibili verso la sofferenza umana e animale rispetto ad individui onnivori e come tale aspetto si associ ad un differente pattern di attivazioni encefaliche in risonanza magnetica funzionale.
E' anche vero il contrario: che individui tendenzialmente molto sensibili ed empatici sono buoni 'candidati' a condurre una vita vegana. In linea generale comunque, osservando il comporamento dei vegetariani, la loro alimentazione risulta fattore pricipale del loro temperamento tendenzialmente più pacato.

Per un approfondimento vi invito alla lettura del comunicato stampa dell' Istituto Scientifico Universitario San Raffaele.


 



13 commenti

  1. Isa scrive:
  2. Bellissimo articolo, complimenti! Posso testimoniare di persona la trasformazione cui sono andata incontro molti anni fa ormai, nel passare da un alimentazione disordinata a una con poche - precise - regole, tra cui la riduzione fino a quasi sparire del cibo 'cadaverico'. La cosa che mi ha colpito di più dopo pochi mesi che ho ridotto le razioni di carne (ne mangiavo tutti i giorni se conto gli affettati) non è stato l'umore o il comportamento, ma il ciclo mestruale! Ho sempre sofferto di cicli dolorosi accompagnati da emicrania e tutto quello che comporta.. A poco a poco è come se si allentava una pressione, e tutto tornava a un funzionamento meno spinto. Solo dopo, facendo domande a destra e sinistra ho capito l'effetto della carne e anche il carico di veleni che si porta dietro: estrogeni e antibiotici in quantità incredibili.
    E tutto per me è iniziato grazie a un'amica e un libro fotocopiato perchè internet non era così diffusa e ricca, del mitico professor Armando d'Elia: "Miti e realtà nell'alimentazione umana". Se non lo conoscete vale la pena di cercarlo (ma diversi vostri articoli me lo ricordano), poi un altro libro che mi accompagna da tanti anni è "Il sistema di guarigione della dieta senza muco" di Arnold Ehret.

    Isabella
    ________

    "Una delle prove che il gusto della carne non è naturale all'uomo è l'indifferenza che i fanciulli hanno per questa pietanza e la preferenza che danno a tutti i nutrimenti vegetali... Importa soprattutto non snaturare questo gusto primitivo e non rendere i fanciulli carnivori, e ciò non tanto per la loro salute quanto per il loro carattere, poiché, in qualunque modo se ne faccia l'esperienza, è certo che i grandi mangiatori di carne sono in generale più feroci e più crudeli degli altri uomini: questa osservazione è di tutti i luoghi e di tutti i tempi" (Jean-Jacques Rousseau)

     
  3. Andrea Vitali scrive:
  4. Ciao Isabella!
    Grazie per il contributo e la bellissima citazione.

    Venendo al tuo esempio è nota una relazione tra consumo di carne e disturbi del ciclo mestruale: dismenorrea e sindrome pre-mestruale PMS.
    I grassi saturi conenuti nella carne e nei cibi di origine animale influenzano il metabolismo delle prostaglandine aumentandone la concentrazione: questo comporta un 'amplificazione' dei fenomeni reattivi (anche psichici) e infiammatori, acutizzando nel caso del ciclo mestruale il quadro dei sintomi associati.
    Passare a da un'alimentazione casuale a un' alimentazione consapevole si conferma la 'cura' migliore per la nostra salute.

    Grazie anche per i 'suggerimenti' bibliografici: non conoscevo ancora il professor d'Elia e da quello che ho letto in rete posso dirti che il suo lavoro mi interessa moltissimo. Stessa cosa per Ehret.
    Mi piacerebbe 'ricambiare' indicandoti, se già non la conoscessi, l'opera "La Nuova Dietetica" di Luigi Costacurta, considerato il padre della Medicina Naturale in Italia nonchè Iridologo e Igienista di fama mondiale.

    A presto!
    Andrea

     
  5. Jhuan scrive:
  6. Complimenti per l'articolo. Gianni

     
  7. Anonimo scrive:
  8. Confermo il legame carne-aggressività , l'ho notato nel mio compagno, quando mangia carne rossa, il suo livello di aggressività aumenta.
    Michela.

     
  9. Andrea Vitali scrive:
  10. @Gianni : Grazie!

    @Michela: Le carni rosse sono il punto più basso dell'alimentazione umana sotto tutti i punti di vista: sono l'alimento dal peggior impatto ambientale, producono metaboliti tossici che compromettono il funzionamento dell'organismo, veicolano una quantità incredibile di veleni (farmaci, ormoni e pesticidi)... e in tutto questo hanno anche un'influenza (negativa) importante sul nostro comportamento. Rispetto a quest'ultimo aspetto i fattori in gioco sono estremamente numerosi (sensibilità soggettiva a ciò che proviene dall'esterno, temperamento di base della persona, esposizione alla luce del sole, stile di vita complessivo, etc..) è quindi possibile che il consumo di carni rosse 'sottolinei' o faccia emergere una tendenza latente così come è possibile che 'generi' un comportamento estraneo all'essenza della persona.

    A presto!!
    Andrea

     
  11. andrea scrive:
  12. l -aggressività- può sapaventare solo zittelle emaciate ed omuncoli tremebondi e codardi..invece è da elogiare e ricercare perchè,se sana e naturale,è niente altro che sinonimo di determinazione,volontà,voglia di fare in ogni senso...ovvero di vita attiva ,feconda e piena di obbiettivi da raggiungere e conquistare.
    Con la caccia, e dunque la carne di ogni tipo, la nostra specie umana sopravvisse,si moltiplicò,diventò forte e si conquistò così il diritto di vivere su questa terra fredda ed ostile.
    a.a.

    Paleo Diet: La dieta del futuro viene dal nostro passato remoto: massa, dimagrimento e salute senza contare mai le calorie!

    Ma la Paleo Diet di Loren Cordain distrugge tutti questi miti, partendo dalla storia della nostra evoluzione. Dopo averla letta, lascerete perdere per tutta la vita i “Porta a Porta” dedicati all’ alimentazione con i capelli e baffi grigi....



    Per circa due milioni e mezzo di evoluzione umana passati a cibarsi di una determinata selezione in qualità e quantità di cibi ha modellato i nostri geni su una determinata dieta, basata essenzialmente su carne, pesce, frutta, verdura e frutta secca. Ma negli ultimi 10.000 anni l’ uomo ha introdotto l’ agricoltura (per motivi non ancora ben chiari) che ha portato all’ utilizzo anche di “nuovi cibi” come i cereali, i legumi, latte e derivati, mai ingeriti in precedenza da nessun essere umano, che hanno creato diabete, obesità, celichia, perdita di massa muscolare e ossea e tantissimi altri problemi.

    ttp://www.netintegratori.it/claudio-tozzi-biio/?a=paleo-diet-dieta-per-la-massa-e-il-dimagrimento


    http://www.lazonalibera.it/viewtopic.php?f=23&t=459

     
  13. Andrea Vitali scrive:
  14. Caro Andrea, gli insulti con cui si apre il suo intervento si commentano da sè, oltre ad essere un evidente sintomo di insicurezza.

    Stia tranquillo, qua non si vuol convincere nessuno di niente: lei resta libero di fare del suo corpo un cimitero per animali intossicati e in putrefazione, noi di pensare alle alternative che riteniamo più evolute e consapevoli a un modello alimentare distruttivo per la salute del pianeta e delle persone.

    Vero, 10000 anni fa l'uomo, poco più che un animale, si trasformò in cacciatore perchè quella fase della sua esistenza lo rese necessario alla propria sopravvivenza. Oggi, disponendo di conoscenze e coscienze più elevate potrebbe finalmente aspirare a sollevarsi da quello stadio animale anzichè continuare ad alimentarlo..

    L'uomo per morfologia, sistema digerente e metabolismo è profondamente diverso da qualsiasi animale carnivoro..
    Ciononostante negli ultimi 100 anni grazie a un 'progresso' privo di consapevolezza i consumi di carne sono aumentati mediamente di 50 volte nelle popolazioni più evolute. Di pari passo è drammaticamente aumentata l'incidenza di di infarti e tumori, rispettivamente prima e seconda causa di mortalità nel mondo se-dicente evoluto. Le coincidenze a volte...

    Sul diabete niente da dire, farine raffinate e zucchero sono altre aberrazioni nutrizionali dell'essere umano. Ma mettere in relazione cereali e legumi con diabete e obesità è privo di significato sotto tutti i punti di vista.

    Saluti e pace!
    Andrea

     
  15. Anonimo scrive:
  16. Andrea, resti sempre un grande Signore,i miei complimenti.....

     
  17. Anonimo scrive:
  18. L'aggressività,caro Andrea,non ha nulla a che fare con quello che tu chiami"determinazione,volontà,voglia di fare in ogni senso...ovvero di vita attiva,feconda e piena di obbiettivi da raggiungere e conquistare".Sei completamente fuori stada.Tu stai solamente parlando di competitività.Certo,in un sistema come il nostro,essere aggressivi viene per qualche perversa ragione "premiato".Ma ti garantisco(non per sentito dire ma per esperienza) che eliminare la carne aiuta in mille direzioni una delle quali è l'aumento delle facoltà fisiche e mentali,per non parlare di quelle spirituali.E sei pure più forte e resistente.La creatività,quella vera,non si serve di astuzia e furbizia.Qualsiasi successo ottenuto a scapito del prossimo non deve essere considerato tale!E'un imporsi,cosa totalmente diversa.Creare significa usare le proprie facoltà per ottenere un bene che possa essere utile a se stessi e ad altri senza causare alcuna sofferenza nel produrlo.La cosa non è sempre facile,quasi mai direi.Ma credo sia questo ciò a cui siamo chiamati,ognuno nel suo settore.
    Essere vegetariani è solo l'inizio.Una cosa talmente ovvia sulla quale non si dovrebbe neanche discutere.Invece siamo ancora molto molto indietro nel processo evolutivo.Segui il mio consiglio,diventa vegetariano per qualche mese.Testane i vantaggi,riconosci tu stesso quanto migliora la tua vita.Poi mi rispondi.In fin dei conti se sei entrato in questo sito,ti sei letto tutto l'articolo e ti sei pure preso la briga di intervenire credo che l'argomento non ti sia indifferente...Ci conto Andrea.
    Ciao,Lorenzo

     
  19. Vanille scrive:
  20. Articolo interessante e soprattutto testato! Volevo appurare un mio dubbbio, prima riguardo all'assuefazione da glucosio. Io infatti devo dire che sono una quasi glucosio addicted in quanto tra dolcetti e cioccolato aimè ci casco. Il problema è che mi sembra che sia un bisogno che devo per forza soddisfare. Infine volevo chiedere come posso fare a limitare questo bisogno e quante volte si bisognerebbe mangiare cioccolato in una settimana.

     
  21. BRUNIVERSO scrive:
  22. Ciao Vanille,

    scusa per il ritardo nel risponderti!
    Tu stessa, dal tuo commento, ci fai capire quanto tu sia già consapevole che sia un bisogno da soddisfare. Sicuramente domandarsi quale sia esattamente questo bisogno non può che far bene. E' una gratificazione per sforzi fisici o mentali? E' una compensazione emotiva? E' pura dipendenza?

    Alle prime due domande puoi provare a rispondere osservandoti molto attentamente, cercando di capire quando scatta il bisogno e perché, cosa provi dopo averlo soddisfatto, etc..

    Per quanto riguarda la terza domanda è importante capire che lo zucchero è una sostanza che crea una relativa eccitazione ed un'elevata dipendenza. In questo senso la si può considerare una vera e propria droga. Sullo zucchero abbiamo scritto diversi articoli http://www.ilsentiero.net/search/label/zucchero che ti consiglio di leggere, per capire come la dipendenza da zucchero incida anch'essa su comportamento ed emozioni, argomento principale di questo articolo.

    Quanto al cioccolato è importante capire innanzitutto che tipo di cioccolato compri. Una barretta da supermercato che contiene il 70% di zucchero e il 25% di burro di cacao non è cioccolato. Bisognerebbe acquistare, per provare la vera cioccolata e non una 'bugia di marketing', solo cioccolata biologica senza aggiunta di zucchero, dove la presenza di cacao è prossima al 100%. Certo, sarà più amara, ma così è la cioccolata, le altre sono appunto 'zucchero'.

    Stessa cosa vale per le creme di nocciola. Una crema con il 100% di nocciole è più sana e nutriente della classica Nutella che contiene per lo più zucchero. Un discorso simile avviene per le confetture, che andrebbero sempre acquistate senza zucchero alcuno, ma pure al 100%.

    E' importante sapere che tutti i prodotti sugar free non creano quella dipendenza tipica dei prodotti zuccherati. Non avendo tra gli ingredienti questa 'droga' soddisfano i bisogni senza 'inserirne' di nuovi, portando il consumatore a limitare in modo del tutto naturale la sua 'fame incontrollata'(quindi ad avere un atteggiamento sano nei confronti del cibo), che spesso non dipende dal consumatore stesso, ma dal condizionamento bio-chimico innescato dagli ingredienti innanzitutto (dalla pubblicità spesso e volentieri, dal condizionamento sociale, etc.).

    A presto :)
    Brunella

     
  23. Mr.Loto scrive:
  24. Davvero un articolo interessante; ho sempre pensato che il cibo abbia un ruolo assolutamente fondamentale per il nostro benessere fisico ed emotivo. Curando l'alimentazione è possibile cambiare non soltanto il proprio stato di salute ma la nostra intera vita; l'ho sperimentato su me stesso; da quando ho smesso di mangiare carne ed ho iniziato di conseguenza a fare maggiore attenzione a quel che mangiavo,sono cambiate molte cose dentro e fuori di me e tutte in modo positivo. E' stata una sorta di evoluzione che auguro davvero a tutti di sperimentare.
    Un saluto.

     
  25. BRUNIVERSO scrive:
  26. Grazie Mr.Loto per il tuo magnifico commento,
    pregno di esperienza diretta.

    E' vero che siamo ciò che mangiamo.
    E che l'alimentazione influenza notevolmente molte cose 'dentro e fuori' di noi.

    Voglio suggerire ai nostri affezionati lettori e amici di dare un'occhiata al tuo blog: http://www.mr-loto.it.
    Decisamente sintonizzato sulle stesse frequenze del nostro Sentiero. :)

    Torna a trovarci presto!
    Brunella

     

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