Sul Sentiero della Natura parliamo spesso e necessariamente di abitudini in contrasto con la salute e il benessere. Allo stesso modo ci teniamo a sottolineare e promuovere i comportamenti che adottati e trasformati in abitudine contribuiscono a migliorare la qualità della nostra vita.
A tavola, e non ci stancheremo mai di sottolinearlo, si gioca una delle partite più importanti. Siamo prevalentemente ciò di cui ci nutriamo, sia a livello fisico che in relazione ai comportamenti e alle emozioni, ne abbiamo parlato recentemente nell'articolo sulla relazione tra alimentazione, comportamento ed emozioni.
Da questo punto di vista godiamo di un vantaggio non indifferente. La ‘partita a tavola’ si gioca così frequentemente (almeno 3 volte al giorno), da rendere praticabile ogni giorno il cambiamento: nella scelta delle ‘materie prime’, in termini qualitativi, nelle combinazioni tra alimenti e nel livello di consapevolezza di cosa è utile e cosa non lo è per il benessere psicoemofisico.
E se l’introduzione sporadica di comportamenti ‘virtuosi’ non porta particolari risultati (se non passeggeri), la perseveranza che ci consente di trasformarli in abitudine innesca una spirale virtuosa: se da un lato beneficiamo degli aspetti positivi legati al nuovo comportamento, inevitabilmente (e quasi senza sforzo) di questo cambiamento toglierà energia e spazio a quelle abitudini che contrastano con la nostra salute.
D’altro canto gli adulti possono contrastare efficacemente, grazie alle coloratissime crudità, l’insorgenza di malattie cardiovascolari, l’incidenza dei tumori e l’osteoporosi. Per le signore infine (e non solo loro..) è doveroso sottolineare come la presenza sulla tavola di un aperitivo a base di frutta o verdura cruda e colorata rappresenta una polizza a vita contro i processi di ossidazione cellulare e invecchiamento della pelle.
Chiudo in prima persona con una curiosità, che un mio insegnante chiama il ‘paradosso francese’: i nostri cugini d’oltralpe sono culturalmente ‘educati’ ad iniziare i pasti con piatti di verdura cruda, noi stessi utilizziamo il termine francese cruditè per indicare queste portate. Bene, pur seguendo un’alimentazione ricca di grassi animali l’incidenza di malattie degenerative come tumori e infarti è molto più bassa rispetto ai vicini inglesi, che non adottano questo accorgimento.
(Ringrazio il dottor Attilio Speciani, allergologo e immunologo di fama nazionale, che in una lezione di Intolleranze Alimentari presso la Scuola Italiana di Medicina Olistica ha trasmesso i concetti pratici che ho esposto in questo articolo.)
di Andrea Vitali - En.Theos
Davvero un interessante articolo.
Non a caso mi sto avvicinando al crudismo!!! :)
Camiria ;)
Grazie e benvenuta Camiria!
A breve, in tema, un'interessantissima intervista in materia di crudismo :)
Andrea