Sowa Rigpa è un termine della Medicina Tradizionale Tibetana che sta a indicare appunto la "scienza della guarigione".
I temi su cui gli autori intavolano il loro incontro letterario sono l'alimentazione naturale e vegetariana, il valore etico dell'atto di 'nutrirsi', le relazioni esistenti tra il cibo e la salute del corpo, della mente e dello spirito.
L'obbiettivo, riuscitissimo, è quello di fornire al lettore spunti di riflessione, attraverso risposte garbate e aperte in grado di indurre nel lettore curiosità e ulteriori domande.
NUTRIRSI E' UN ATTO SACRO
Nutrirsi è considerato come vero e proprio atto 'sacro', possibilità quotidiana di compiere un gesto d'amore verso se stessi e il mondo. Scegliere di cosa nutrirsi non può quindi ridursi a un gesto casuale , o, come si riesce ad imporre a molti, frutto degli istinti più bassi.
Un'idea molto efficace riguarda il 'gusto': in un'alimentazione 'casuale' ci si abitua e si arriva a 'dipendere' da proteine animali, grassi, zuccheri e additivi chimici. Si tratta di impressioni grossolane e pesanti, in tutti i sensi, cui difficilmente rinunciamo se non con atti di volontà che possono scaturire dalla consapevolezza. Ma una volta 'ingentilito' il gusto con un'alimentazione sana e naurale, si sviluppa (o meglio si recupera) una nuova sensibilità ai sapori e alla percezione di ciò che fa male o che fa bene al nostro 'essere'.
Potremmo scegliere di affidarci completamente ai prodotti naturali della terra, cresciuti a sole, aria ed acqua, in armonia con le stagioni e nel rispetto dell'ambiente.
Quali quindi le motivazioni al bisogno di nutrirsi di esseri allevati in catene, senza spazio, imbottiti di farmaci e barbaramente uccisi? Per quali meccanismi la nostra mente accetta di partecipare a una tale e sterminata carneficina (partecipando pure al banchetto), salvo poi dichiararsi contro ogni forma di violenza? Perchè sostenere con le nostre scelte un sistema in cui la produzione di carne divora a ritmi vertiginosi risorse, spazi, aria, falde acquifere, riducendo drasticamente l'aspettativa di vita del nostro pianeta? Siamo infine consapevoli che la diminuizione del consumo di carne a livello mondiale potrebbe assicurare nutrimento a tutti gli abitanti del pianeta?
Le domande si susseguono e spesso restano aperte. Gli autori stessi, pur manifestando il proprio orientamento, non forniscono risposte assolute lasciando al lettore lo 'spazio' per confrontarsi con gli argomenti trattati. E ci si trova a fine lettura con la libertà di valutare l'unico cambiamento possibile: quello delle scelte che possono nascere da un'accresciuta consapevolezza.
IL POTERE DELLA SCELTA
Per chi 'controlla' economie e consumi è conveniente a tutti i livelli mantenere il giusto grado di ignoranza: questo permette di ridurre il campo di scelta e imporre meglio quanto si ha interesse a 'spacciare' per buono.
Un livello di consapevolezza più elevato costituisce da sempre un rischio da evitare, un potere ingestibile in mano al singolo infividuo.
Il libro dà un aiuto concreto a guardare oltre la 'facciata' dei prodotti alimentari, guidando il lettore nella decodifica degli additivi, dei coloranti, dei famigerati 'aromi' (sotto cui si possono celare le peggiori nefandezze), ecc. E affronta alcuni miti, da sfatare, come quello della necessità per l'uomo di bere latte vaccino.
E ancora leggerezza e soprattutto libertà, come quella che rivendica orgogliosamente Giuseppe Coco quando confessa che dopotutto "ogni tanto un po' di veleno non fa male", se non altro per allenare il corpo e ricordargli i pericoli da cui difendersi!!
Fare la spesa non deve quindi ridursi a una mera questione di gusti e bisogni 'intestini' ma può diventare, consapevolmente, un campo di allenamento alla discriminazione. Scegliere un prodotto anzichè un altro, una determinata provenienza o un profilo nutrizionale migliore non sono azioni che attengono solamente alla sfera dell'alimentazione e della salute. Si tratta di gesti con riflessi estesi a tutti i livelli dell'esistenza, sociale, politico, ambientale e, certamente, spirituale. Questo per ribadire, qualora ce ne fosse ancora bisogno che molto dipende, sempre di più, da noi...
GUSTOSE APPENDICI!
In un libro così 'bello' (dobbiamo ammetterlo!) non poteva mancare l'angolo della cucina: gli autori ci deliziano con una serie di ricette creative, coloratissime e suddivise per stagioni. Creatività che unita a consapevolezza si trasforma in atto d'amore per sè stessi e l'insieme!
Con semplici esempi, con il divertimento e il gusto che comunicano queste ricette, si ribalta l'ormai scontata obiezione di chi associa l'idea di alimentazione sana e naturale a piatti tristi e insapori. Del resto la cucina vive di colori e profumi soprattutto grazie ai prodotti della terra!
Non ci sono ricette buone per tutti: è presente nelle medicine tradizionali tibetana e indiana un grande rispetto della 'biodiversità' dal momento che ogni essere vivente è unico e ne va pertanto rispettata la peculiarità.
Sta a ciascuno di noi quindi individuare e armonizzare, nell'ambito di un'alimentazione sana e naturale, le proprie specifiche esigenze e preferenze.
In coda alle ricette un elenco di spezie ed erbe per la preparazione di profumatissimi e salutari tisane e decotti.
Chiude infine il libro un capitolo di 'suggestioni', citazioni illuminate che spaziano nell'asse spazio-temporale della storia dell'uomo, dai presocratici a Margherita Hack.
E' proprio con una di queste citazioni, tratta dall'opera Elogio dello -spr+eco di Andrea Segrè, che chiudiamo questa nostra recensione:
Ero già incuriosita da questo libro di cui conoscevo l'esistenza e avevo intenzione di prenderlo. Ora ne ho avuto la conferma.
Grazie!
Veggie
Grazie a te Veggie!
Si tratta proprio di un testo piacevole e ricco di spunti. Lo darei da leggere nelle scuole :-)
Ciao e buona lettura.
Andrea
Invece a me non è piaciuta la scelta di punteggiare solamente alcuni argomenti che avrei avuto piacere di trovar meglio approfonditi.
Resta, comunque, un libro molto piacevole e stimolante.
Ciao!
Ciao Francesca,
anche noi riteniamo che sia un libro 'soft' per certi versi.
'Piacevole e stimolante' sono gli aggettivi più adatti probabilmente.
Mettiamoci nella posizione di chi nulla sa dell'argomento, di chi lo comprerà solo perché è 'Battiato' ed approccerà per la prima volta certi discorsi.
Come 'spingere' o 'approfondire' se l'obiettivo (come supponiamo che sia) è raggiungere più persone possibile e non soltanto una nicchia, seppur sempre in crescita?
Noi stessi ci siamo domandati seriamente e profondamente se postare questo o altri libri.... abbiamo scelto questo, per lo stesso motivo: raggiungere più persone possibile e quindi sensibilizzarle.
Ci dai comunque motivo (evviva!!!!) e ragione di credere che chi ci legge 'voglia' di più da questo testo ed anche dai nostri articoli... e questo, cara Francesca, non sai quanto ci rende felici!
:)