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Tacchi alti e salute dei piedi

scritto da Andrea Vitali 08/11/10





La salute dei piedi è fondamentale per la salute globale. I piedi ci mettono in relazione con la terra, sostengono e contribuiscono all'equilibrio, permettono il movimento nello spazio.

Hanno un ruolo importantissimo nel sistema circolatorio venoso, costituendo un'autentica pompa meccanica per il ritorno del sangue al cuore.

Infine, attraverso i piedi è possibile interagire con le zone riflesse dei principali organi vitali, muscolatura e tessuti, secondo l'antica scienza della riflessologia plantare, disciplina naturopatica di riequilibrio e guarigione che agisce in modo sorprendente sul piano psicoemofisico.

Oggi ci occupiamo della salute fisica dei piedi, importantissima in quanto dai piedi e in particolare dalla scelta delle calzature che indossiamo possono dipendere molti disturbi a carico di articolazioni, muscolatura e colonna vertebrale.

Di seguito riportiamo l'articolo pubblicato su La Repubblica da Fabio Lodispoto (Ortopedia e Traumatologia, Spec. in Medicina dello Sport, Roma).


Scarpe, i guai del tacco alto
Ecco qual è la formula giusta

Evitare calzature sbagliate e sostituirle appena mostrano i segni dell'usura.

Meglio provare quelle nuove nel pomeriggio quando il piede ha il suo volume standard.
Tutti i segreti per prevenire la metatarsalgia...

La scarpa ideale non esiste, meglio scalzi secondo pediatri e fisiologi. La scarpa è un compromesso tra l'esigenza di proteggere il piede e il desiderio di assecondare canoni estetici. Tuttavia se la scarpa ideale non esiste, si dovrebbe tentare almeno di evitare le calzature sbagliate e sostituirle non appena mostrano segni di usura eccessiva o scorretta.

Consigli per l'acquisto delle scarpe col tacco:

Meglio acquistare le calzature nel pomeriggio quando il piede ha il giusto volume, la sera risultano infatti più gonfi ed al mattino troppo asciutti per la posizione orizzontale della notte appena trascorsa. Per verificare usura e difetti acquisiti con l'uso, la scarpa va osservata appoggiata su un piano rigido: la suola deve essere in contatto con il piano d'appoggio nella parte interna e esterna, non deve avere la punta curvata in alto e la suola non deve essere consumata oltre un terzo del suo spessore originario. Vista dall'alto la scarpa non si deve accomodare su un lato e non deve mostrare la piega trasversale troppo obliqua (segno di rigidità dell'alluce).

Di sicuro nella top ten delle calzature sbagliate ci sono quelle con il tacco alto. Un accessorio femminile che conferisce sensualità all'incedere, ma dannoso all'appoggio plantare, allo schema del passo ed alla postura. Tre centimetri di tacco bastano a trasferire il peso dal tallone all'avampiede. Sei centimetri incrementano il peso sui metatarsi del 57% e nove centimetri fanno scaricare il 76 % del peso corporeo sulla punta del piede, alleggerendo il tallone così sollevato da terra.

La metatarsalgia è il primo effetto scatenato dalle scarpe con tacco alto, specie se la punta della calzatura è stretta. Si tratta di una infiammazione e di sintomi dolorosi che colpiscono l'avampiede sotto l'attaccatura delle dita, più di frequente le tese dei metatarsi e la loro articolazione.

Di qui il termine metatarsalgia che significa dolore ai metatarsi. Un'altra frequente e temibile infiammazione che colpisce l'avampiede spesso scatenata dall'uso prolungato di scarpe a tacco alto è il neuroma di Morton.



Si tratta di un dolorosissimo nodulo che si sviluppa tra il terzo e quarto dito del piede sulla biforcazione di un piccolo nervo sensitivo.

I suoi sintomi sono tipici: dolore urgente e la sensazione di un sassolino o di un chiodo nella scarpa che insiste sotto il punto dolente, tanto che chi ne è colpito a volte per strada è costretto a fermarsi per togliere la calzatura e massaggiare il piede. Non solo: il peso che grava sulle dita accelera la predisposizione individuale a sviluppare l'alluce valgo e le dita deformate a martello. Metatarsalgie, neuroma di Morton e deformità delle dita come l'alluce valgo e dita a martello necessitano dell'intervento chirurgico: meglio limitare l'uso dei tacchi alti a poche e selezionate occasioni.

Se l'uso dei tacchi alti è quotidiano e per molte ore al giorno, nel tempo si produce un altro temibile effetto: il tendine di Achille e i muscoli del polpaccio si accorciano. Con il tallone sollevato il piede è bloccato in posizione di equinismo (come nella spasticità) e non ha la possibilità di articolare la caviglia alternando flessione ed estensione. Di qui la brevità permanente dei muscoli e dei tendini e la difficoltà nei casi più severi di indossare calzature con il tacco basso o senza tacco pena dolori e infiammazioni al tendine di Achille ed ai muscoli del polpaccio e una innaturale, ma ormai acquisita deambulazione con schema del passo invertito punta/tallone, anziché tallone/punta.

Ma i danni da tacchi alti possono prodursi anche in modo acuto: con una distorsione di caviglia. Più il tacco è alto e il tallone lontano da terra e l'appoggio ridotto (tacchi a spillo), più è alta l'incidenza di distorsioni della caviglia. Nei casi lievi si produce una lesione di primo grado di uno dei legamenti del piede, che richiede solo l'uso di una cavigliera elastica e riposo per circa 10-15 giorni e l'uso locale di ghiaccio e antinfiammatori. In casi più gravi serve il chirurgo.




5 commenti

  1. Eleonora scrive:
  2. Molto interessante! Ti seguo e ti avverto di aver copiato alcune parti del post sul germe di grano sul mio blog. Ovviamente lincata ^_____^

     
  3. BRUNIVERSO scrive:
  4. Brava Lolly, grazie!
    Siamo in due, cerca Il Sentiero della Natura su FB! ;)
    E se ti va metti il link al tuo blog. =) Sono curiosa

     
  5. Anonimo scrive:
  6. complimenti per la recensione, molto interessante!

     
  7. Andrea Vitali scrive:
  8. Grazie a te per il riscontro :)
    Andrea

     
  9. Anonimo scrive:
  10. A quanto ne sapevo il tacco doveva avere un'altezza di 4-5 cm per avere una corretta postura...

     

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