Riportiamo di seguito l'estratto di un interessante articolo di Gabriele Piuri pubblicato su EuroSalus.
A questa spezia indiana sono già riconosciute qualità di grande interesse sul piano medico. Da un lato la curcuma (Curcuma longa) ha dimostrato una profonda attività antinfiammatoria naturale e dall'altro proprietà antinfettive di estremo interesse (non dimentichiamo che la curcuma appartiene alla stessa famiglia dello zenzero). Già queste caratteristiche ne fanno un prodotto di spicco sul piano della modulazione naturale del sistema immunitario.
Lavori scientifici più approfonditi hanno dimostrato una sua attività sul piano antitumorale, con l'inibizione di un fattore di trascrizione (stiamo parlando di NF-KB) coinvolto nella patogenesi di molte neoplasie e, più in generale, sul piano antidegenerativo riconoscendo a questo tubero un ruolo importante nella prevenzione di malattie come il morbo di Alzheimer e di Parkinson.
Come se non bastasse uno studio recentissimo pubblicato pochi giorni fa su Psychopharmacology (Kulkarni SK et al, Psychopharmacology (Berl). 2008 Sep 3 epub ahead of print) ha dimostrato che questo tubero ha anche proprietà antidepressive.
In particolare si è studiato l'effetto che i curcuminoidi (il principio attivo contenuto nella curcuma) svolgono sul sistema nervoso centrale nella regolazione di due importanti neurotrasmettitori, come la serotonina e la dopamina, coinvolti nella modulazione degli stati emotivi.
Per chi come Eurosalus ha sempre sostenuto un forte legame tra sistema immunitario e sistema nervoso non pare straordinario come una molecola naturale di grande importanza nel regolazione delle cellule immunitarie possa svolgere un ruolo rilevante nel riequilibrio degli stati emotivi.
Oltre a definire in modo rigoroso il meccanismo d'azione responsabile dell'attività antidepressiva della curcuma, non diverso da molti principi attivi farmacologici, questo studio è di estremo interesse nel valutare le possibilità offerte dall'integrazione della curcuma nelle terapie antidepressive classiche. L'azione dei curcuminoidi è pienamente sinergica a quella degli antidepressivi chimici e permette di ottenere una migliore modulazione della concentrazione di serotonina e dopamina.
Questo non fa che confermare le potenzialità offerte da una medicina integrata che sappia affiancare alle terapie classiche quelle naturali bilanciando le possibilità di ognuna di essere in base alle esigenze del malato.
L'ultima meraviglia della curcuma? Il suo costo! Questo tubero giallo entra nella composizione del Curry una delle spezie più usate nella cucina orientale e in particolare nella cucina indiana. Ognuno quindi, con un po' di fantasia culinaria, può beneficiare delle proprietà medicali di questa spezia eccezionale.
e quanta se ne dee prendere ogni giorno?
sabrina
Ti consiglio di introdurla come spezia in cucina, senza fare calcoli ma cominciando ad apprezzarne il gusto delicato e la versatilità. Nei primi piatti, nelle verdure, sul pesce, persino nei dolci! E quando è inverno, una tazza calda di brodo di miso è l'ideale per una spolverata di curcuma!
Se invece ti piace il curry tieni conto che la spezia base di questa miscela è proprio la curcuma.
A presto!
Andrea