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Piccoli vegetariani
crescono..

Sani e forti!






La Società Scientifica di Nutrizionale Vegetariana (SSNV) ha recentemente pubblicato una ricerca che dimostra come la scelta vegetariana non alteri in alcun modo l'andamento della crescita dei bambini.

Non solo: i bambini vegetariani godono di una salute ferrea e si ammalano meno dei coetanei che mangiano carne.

Lo studio è stato condotto su 95 bambini vegetariani e vegani di età compresa tra 1 e 2 anni dal dottor Leonardo Pinelli, presidente della SSNV. E' stato presentato a Parma in occasione delle Giornate pediatriche, evento organizzato dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) e dalla Clinica Pediatrica dell'Università di Parma.


BAMBINI VEG:  OK DEI PEDIATRI NONOSTANTE... I PEDIATRI!

Da oggi anche i pediatri confermano che una corretta alimentazione può benissimo prescindere dagli alimenti di origine animale.

Numerosi effettuati in precedenza avevano riscontrato l'effetto favorevole della scelta vegetariana sulla salute: i bambini vegetariani si ammalano molto meno dei coetanei onnivori grazie a difese immunitarie migliori. L'alimentazione onnivora con sbilanciamento su alimenti di origine animale favorisce infatti una risposta infiammatoria più acuta e una modulazione meno equilibrata del sistema immunitario.

La tendenza al vegetarianesimo e al veganesimo (che esclude anche latte e uova per intenderci) è in costante crescita nel nostro paese, si stima che 7 milioni di italiani abbiano già abbracciato questa scelta e pertanto la comunità scientifica si interroga e comincia sempre più seriamente ad occuparsi del 'caso'. Si, perchè diciamolo chiaramente, se 7 milioni di italiani sono vegetariani non lo si deve certamente alle indicazioni di medici e pediatri, non lo si deve ai mass media e tanto meno a una precisa azione politica (molto più interessata al business della gestione dei malati che al mantenimento in salute dei cittadini).

Nell'ambito dello stesso studio, riporto testualmente: "Tutti i piccoli osservati non erano controllati o seguiti nell'alimentazione dal pediatra, il cui parere era per lo più contrario alla scelta vegetariana. I genitori, da parte loro, si affidavano principalmente all'esperienza o ricorrevano a libri o siti Internet". Capito bene? In tutti i casi il parere del pediatra era contrario alla scelta!

Questo fai da te dei genitori, "pur avendo portato a errori fondamentali di impostazione" non ha impedito ai bambini di presentarsi in ottima salute e costituzione con una crescita nella norma e valori dei micronutrienti del tutto regolari. I pochi casi che presentavano alterazioni del ferro e della vitamina B12 sono risultati in linea con la media nazionale.
Con queste premesse risulta singolare la conclusione cui arrivano i pediatri : la scelta vegetariana "anche in età pediatrica non risulta dannosa, anche se dovrebbe essere ben pianificata da pediatri specializzati".  Fortunatamente si auspica finalmente per i pediatri il raggiungimento "con il tempo un livello di formazione tale da poter supportare le famiglie, senza costringerle a un pericoloso fai da te". Ma come? Hanno appena constatato l'eccellente stato di salute dei bambini, vegetariani 'fai da te'!

Viene spontaneo chiedersi: è più pericoloso il fai da te dei genitori o l'opposizione  (pregiudiziale) alla scelta vegetariana del rispettivo pediatra? Se si deve fare allarmismo, allora sarebbe il caso di farlo per la quantità infinitamente maggiore di bambini onnivori iper e mal nutriti cui non vengono quasi mai date indicazioni corrette e altrettanto decise sulle scelte alimentari.


VEG SI,  MA CONSAPEVOLMENTE

La scelta vegetariana / vegana è certamente una scelta che necessita di preparazione e consapevolezza, il fai da te scriteriato può veramente produrre significative carenze e squilibri.

Se si hanno dubbi e ci si vuole avvicinare alla materia con rispetto, ci sono pediatri preparati, nutrizionistinaturopati in grado di accompagnare e impostare un'alimentazione naturale ed equilibrata priva di carne o in generale di alimenti di origine animale.
Particolare sensibilità, oltre che alla composizione del menù, che va ad arricchirsi di una incredibile varietà di alimenti, è da portare verso la qualità e la provenienza degli stessi. Chi si avvicina alla scelta di limitare o eliminare il consumo di carne non può prescindere da questo.


CONCLUSIONI

I risultati di questa ricerca sono in definitiva confortanti: da un lato mettono in evidenza alcuni errori di impostazione nella composizione della dieta dei genitori vegetariani fai da te, dall'altro sono un chiaro riscontro della sensibilità e della preparazione di fondo delle famiglie che scelgono di abbracciare questa scelta. Niente di lontanamente paragonabile alla 'malatizzazione' della società causata dall'alimentazione scriteriata (onnivora) cui sono vittime sempre più bambini.

Non dimentichiamo che è questo a causare l'aumento esponenziale di obesità e la presenza di malattie croniche e autoimmuni sin dai primissimi anni di età (che si traduce, nel tempo, in costi sanitari sempre più alti...).
Come dice il prof. Sergio Bernasconi, direttore della Clinica Pediatrica dell’Università degli Studi di Parma: "Una corretta alimentazione, iniziata fin dai primi anni di vita costituisce la migliore modalità per prevenire le più importanti cause di morbilità e mortalità, delle malattie cardiovascolari e di alcuni tumori della popolazione adulta". Non possiamo che concordare!







32 commenti

  1. Anonimo scrive:
  2. da domani a mio figlio al posto che il latte in polvere darò un bel biberon di latte di soia. con cosa cazzo nutri un bambino di 1 o 2 anni, soprattutto se la mamma non ha latte?

     
  3. Andrea Vitali scrive:
  4. Maleducazione a parte, non le viene un vago sospetto che se un'associazione nazionale di Pediatri certifica, suo malgrado, l'eccellente stato di salute dei bambini vegetariani, allora possano esistere alternative sensate alla assurda abitudine di nutrire un neonato con il latte di un altro mammifero (destinato a far crescere in poche settimane un vitello di 100 kili)?

    Provi a leggersi, se lo tollera, l'articolo sul latte. Anche li niente 'superstizione' ma studi e pubblicazioni scientifiche attuali (distanti anni luce dalla prevalente propaganda medico-farmaceutica e dall'ipnosi di massa).

    http://www.ilsentiero.net/2010/11/perche-luomo-beve-il-latte-vaccino.html

    Buona serata,
    Andrea

     
  5. simone scrive:
  6. con tutto il rispetto che provo per lo stile di vita vegetariano sono assolutamente contrario se diventa un'imposizione piuttosto che una scelta che deve poter nascere da un individuo (individuo viene prima di bambino o adulto).

     
  7. Andrea Vitali scrive:
  8. E chi ha mai parlato di imposizione? Qua l'unica imposizione è quella della cupola agroalimentare-chimico-farmaceutico-medica che ha deciso di produrre 100 volte la carne e il latte che si producevano nel secolo scorso! Nello specifico è anche evidente l'impreparazione degli stessi pediatri nel gestire richieste non solo ragionevoli ma soprattutto consapevoli...cos'è questa se non un'imposizione della propria posizione dominante?

    Ecco, la scelta, come giustamente la chiama lei, è spesso legata al raggiungimento di un certo tipo di consapevolezza. Questo è indiscutibilmente un processo del tutto personale.

    Andrea

     
  9. Anonimo scrive:
  10. Se è per questo,anche il dare carne ad un bambino per forza la carne "perchè fa bene",a mio avviso,è un imposizione.

     
  11. Anonimo scrive:
  12. Sia i neonati sia i bambini sono naturalmente vegetariani, la mia testimonianza in tal senso è molto positiva (ho avuto 7 figl* la più grande ha 17 anni, il più piccolo ha 1 anno e 6 mesi) ho sempre fatto deciderea loro la dieta senza 'imporre' nulla, la più grande scoppia di salute ed ha scelto un'alimentazione vegetaliana, non ha nemmno mai avuto nemmno un raffredore !!! Diversamente dal mio caro figlio medio che ha scelto una dieta mista (ha 8 anni) oltre ad essere , per la sua età, in sovvrapeso, evidenzia gravi disturbi dell'apparato digestivo oltre ad un leggero soffio al cuore che potrebbe richieder un'intervento.... purtroppo, grazie ai suoi amici si nutre spesso in una nota catena americana... In tal caso la mia 'imposizione' sarà quella di un genitore che vuole il bene per il proprio figlio.... sicura di potergli regalare una vita longeva e salutare !

     
  13. Isak scrive:
  14. Mio figlio è intollerante al latte animale e cresce tranquillamente con il latte di soia!!!

     
  15. Moro scrive:
  16. questa pagina è talmente piena di FALSITà e SCORRETTEZZA SCIENTIFICA da farmi venire i brividi. siete consapevoli che se un bambino nutrito a dieta vegana si ammalerà di anemia cronica (o di rachitismo), potrebbe far causa, oltre che a questa società di medici faziosi, pure a voi?

    tanto per cominciare, questa associazione di medici vegetariani non rappresenta il ministero della sanità,ne l'ordine dei medici italiani, perciò è totalmente SCORRETTO dire che i pediatri approvano la dieta vegana per bambini... sarebbe più corretto che alcuni pediatri lo fanno, e secondo me, chi lo fa è un criminale.

    in secondo luogo, il test è stato condotto in bambini di età compresa tra 1 e 2 anni... ma se veramente il disagio di una dieta equilibrata (e quindi onnivora) è rappresentato dall'obesità e dal tumore al colon NON ereditario, ciò potrà essere visto solamente DOPO ALMENO 20 ANNI DI VITA DEI BAMBINI. MA se veramente ci fossero anche questi risvolti positivi, dopo 20 anni di studio insorgerebbero sicuramente carenze di FERRO-EME, CALCIO, FOSFORO, RETINOLO, VITAMINA E, VITAMINA B12, perciò di ACIDO FOLICO, VITAMINA D e BIOTINA, nonchè di amminoacidi nobili! SOSTANZE CHE é SCIENTIFICAMENTE PROVATO CHE POSSONO ESSERE ASSUNTE SOLAMENTE DA ALIMENTI NON VEGETALI, e PER IL QUALE LA CARENZA PORTA A PATOLOGIE CRONICHE!!!!!!

    questi sedicenti medici sono CRIMINALI, e voi che li sostenete siete complici! un bambino fino a 18 anni di età non ha la maturità per decidere della propria vita, (figuriamoci un bambino di 2 anni!!!) e i genitori dovrebbero avere l'obbligo di nutrirli in modo neutro ed equilibrato, oltre che secondo le indicazioni del pediatra, che sicuramente è un professionista che ha studiato più di voi!!

     
  17. Pattyriflex scrive:
  18. Signor Moro, Lei è medico?

     
  19. Andrea Vitali scrive:
  20. Signor Moro, questo è un luogo di scambio aperto e civile. Se ha osservazioni utili in merito all'articolo siamo interessati ad accogliere e, se è il caso, modificare il nostro punto di vista. Questo secondo noi il valore della condivisione.

    Non siamo invece interessati alla violenza verbale da arena, specie se utilizzata per manipolare i dati dell'articolo e supportare argomentazioni francamente insostenibili, prive di qualsiasi fondamento medico-scientifico.

    Cordialmente,
    Andrea Vitali

     
  21. Anonimo scrive:
  22. Io penso che una ricerca condotta su solo 95 bambini non abbia alcun valore statistico nè tanto meno scientifico. Può essere un'indicazione empirica e intuitiva, ma il numero è troppo esiguo per darle una validità scientifica. Detto questo sono madre di un bambino di 2 anni che è quasi vegetariano per sua scelta. Diciamo che non lo è completamente, ma mangia pochissima carne (la rifiuta) e solo da pochi mesi, beve solo mezza tazza di latte al mattino, per suo gusto. Ebbene è un bambino in salute, ma come tutti gli altri bambini si ammala spesso di forme virali, inoltre è tutt'altro che magro. Non è sovrappeso, ma è al 90esimo percentile sia di altezza che di peso.
    Secondo me mangiare poca carne e assumere pochi latticini è sensato. Far crescere un bambino con un'alimentazione vegana è discutibile, perchè le proteine nobili animali ritengo siano necessarie e non penso che la maggioranza dei medici sia stupida o in malafede, mentre sono bravi solo quelli che sostengono questa tesi. Io ho avuto la sfortuna di avere un pediatra vegano, naturopata incapace che ha fatto finire mio figlio in ospedale perchè non ha riconosciuto una broncopolmonite. Quindi non voglio generalizzare, ma non dovreste farlo nemmeno voi. Francesca

     
  23. Anonimo scrive:
  24. Condivido pienamente ciò che ha scritto Moro;chiunque abbia studiato anche solo un po' di biochimica in vita sua non affermerebbe queste assurdità.

     
  25. Andrea Vitali scrive:
  26. Signor Moro, la sua affermazione sugli aminoacidi nobili "SOSTANZE CHE é SCIENTIFICAMENTE PROVATO CHE POSSONO ESSERE ASSUNTE SOLAMENTE DA ALIMENTI NON VEGETALI, e PER IL QUALE LA CARENZA PORTA A PATOLOGIE CRONICHE!!!!!!" dà la misura di quanta ignoranza in materia circoli e quanto questo contribuisca a far danni alla salute (tutti gli amminoacidi essenziali sono garantiti da una corretta combinazione cereali-legumi senza peraltro gli effetti collaterali che le proteine animali hanno sul metabolismo umano).

    Non è tra l'altro urlando, come continua a fare col maiuscolo, che si può rendere credibili idee prive di fondamento in qualsiasi ambito, tanto più medico-scientifico.

    Ancora a parlare di ferro, calcio, proteine e vitamine quando è stra-noto che nei paesi occidentali tra le principali cause di patologie croniche, degenerative, cardiovascolari vi è l'alimentazione disordinata e sbilanciata su alimenti di origine animale.

    E' altrettanto dimostrato come un'alimentazione equilibrata in cui gli alimenti di origine animale siano assenti o presenti in misura ridotta (1-3 volte la settimana) sia in grado di garantire salute, longevità e, non ultimo, una spesa sanitaria nettamente più bassa.
    Tutto questo non secondo la visione delirante di naturopati e medici eretici, ma in base alle direttive dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e di qualsiasi istituto di ricerca su tumori e malattie cardiocircolatorie.

    Resta molta approssimazione e tanto c'è ancora da imparare in ambito vegetariano/vegano: anche in questo caso i problemi che possono presentarsi sono conseguenze di ignoranza o di 'accanimento' su determinati alimenti (vedi soia, piuttosto che la scelta di continuare a consumare farine raffinate, ecc...).


    Francesca, qua non si generalizza ma allo stesso tempo non si può mettere tutto allo stesso livello: le differenze tra i diversi comportamenti alimentari (così come tra naturopata e naturopata...) esistono e quando serve vanno sottolineate.


    Andrea

     
  27. Anonimo scrive:
  28. Per Moro
    Sei molto bravo a ripetere le cose che hai imparato alla lettera su libri, documenti, scuole varie propinate dal sistema ma manchi d esperienza e coraggio.
    e da anni che sono vegetariano e non ho mai sofferto di rachitismo o anemia e chissa quanti come me.

    comunque ognuno nella vita fa quel che decide personalmente.
    tu continua pure ad andare su siti come questo a commentare in maniera agressiva ogni informazione.
    Ma a forse la tua e solo la frustrazione di chi non ha il coraggio di provare le cose sulla propria pelle e va ripetendo quello che sente.
    La tua aggressivita e tipica di chi si ciba di troppa carne.

    Mauro

     
  29. Anonimo scrive:
  30. Intanto il prof Veronesi, famoso oncologo, è vegetariano e anche nel suo nuovo istituto oncologico si mangia vegetariano..... Se qualcuno ha dubbi provate ad informarvi

     
  31. Anonimo scrive:
  32. Visto che si chiede se Moro è medico, mi presento io. Sono medico e sottoscrivo ciò che dice Moro. Certamente lo ha espresso in maniera poco scientifica quando dice che esistono amminoacidi nobili che è possibile assumere solo con alimenti non vegetali. E' sbagliata la maniera di dirlo, ma è corretta la sostanza: benché si dica spesso che cereali e legumi formino una miscela proteica uguale alla carne è una stupidaggine. Nessuna associazione cereale-legume, benché in grado di aumentare la nobiltà proteica è in grado di eguagliare il prodotto animale.
    P.S. Non esistono bambini vegetariani, esistono purtroppo bambini di genitori vegetariani

     
  33. Anonimo scrive:
  34. Buonasera, mi chiamo Elisabetta, ho una bimba di 10 anni; scrivo per smentire l'affermazione del signor Anonimo, quella del P.S.: mia figlia è stata onnivora fino allo scorso anno, quando un bel giorno è arrivata a casa da scuola e mi ha detto che avrebbe scelto di non mangiare più animali; tengo a precisare che sia io che mio marito eravamo onnivori, e dico eravamo perchè anche noi abbiamo seguito la scelta della bimba, e stiamo molto meglio!
    Cordialità.
    Elisabetta

     
  35. Anonimo scrive:
  36. Lasciando stare il Prof Veronesi che non stimo affatto in quanto per me rappresenta solo un abile imprenditore, tutto il contrario di ciò che vorrei vedere in un medico...ci tengo a dire che la scelta vegetariana è soprattutto una scelta che io personalmente ho praticato per etica e in età adulta e consapevole, cmq essere vegetariani in modo equilibrato non prova nessuna carenza di alcun tipo, e non capisco perchè di fatto si debba sottolineare questa cosa, come se fosse una novità e come se ancora ci fossero dei dubbi in proposito. Personalmente posso dire di non avere notato particolari differenze in salute, stavo bene prima e sto bene ora, la mi scelta è stata unicamente di doveroso rispetto verso gli animali e soprattutto verso il modo in cui ormai vengono allevati. Ritengo in ogni caso che sia una scelta che va fatta in età adulta e ritengo che essere vegani non sia affatto necessario, personalmente la trovo una scelta estrema, frutto più di moda e di convinzioni non sempre corrette. Poi, tra persone adulte e consapevoli, mi pare assurdo anche dire che chi mangia carne è più aggressivo e chi non ne mangia lo è meno...conosco vegetariani molto aggressivi e carnivori molto paciosi...in realtà non comprendo affatto queste diatribe in cui si deve provare a convincere l'altro che la scelta di una persona è migliore di un'altra. Si dovrebbe andare verso un mondo più unito e l'olistica insegna proprio questo, ma ogni pretesto è buono per scontrarsi...Buona serata a tutti! Sara.

     
  37. Anonimo scrive:
  38. Certo che a leggere i commenti uno si mette le mani nei capelli... Io sono vegetariana da quando sono riuscita a imporre la mia scelta, perchè per i miei genitori la carne serviva per la crescita. Sono cresciuta bene comunque e quando avrò un figlio lo crescerò secondo questi miei ideali (come fanno tutti i genitori...) e poi quando potrà decidere da solo chiaramente avrà carta bianca! La cosa che volevo dire è... perchè ognuno non è libero di fare quello che vuole? Considerare criminali genitori che vogliono il meglio per i propri figli non mi sembra giusto, è tutta la vita che chi mangia carne mi accusa di un sacco di cose, quando io non ho mai imposto la mia scelta a nessuno. Non critico chi mangia la carne, non sono d'accordo certo, ma ognuno è libero di fare quello che vuole! Invece spesso vengo additata, come se i "carnivori" cercassero di colpevolizzare me per sentirsi in pace nutrendosi di cadaveri. Detto questo è giusto che i pediatri seguano i genitori e i bambini, indipendentemente dalla dieta scelta.
    Mara

     
  39. Andrea Vitali scrive:
  40. Grazie per il contributo Mara, siamo con te! :)
    Quando si adottano scelte consapevoli e coraggiose in materia di alimentazione si va spesso incontro a incomprensione (per usare un eufemismo) da parte di chi non è propenso ad affrontare la 'materia' per differente sensibilità, pigrizia o indifferenza.

    Andrea

     
  41. Vorrei aggiungere che per l'anatomia comparata noi siamo frugivori e quindi preposti dalla natura a mangiare vegetali. Infatti abbiamo la placenta come le scimmie (che sono frugivore), non abbiamo l'enzima uricasi (proposto alla digestione dell'acido urico della carne) che possiedono solo i carnivori e gli onnivori, abbiamo sangue e saliva neutre al contraio dei carnovi dove sono acide, non abbiamo per natura il temperamento e gli accessori per uccidere (si provi soltanto a inseguire un cinghiale e ammazzarlo a mani nude)...
    Per quanto rigurda il ferro vorrei sottolineare che i legumi contengono più ferro della carne. Infatti 100 grammi di carne di cavallo contengono 3,9 mg di ferro mentre 100 grammi di fagioli contengono ben 9 mg di ferro. Inoltre il ferro si trova nella frutta secca, fresca e verdure crude. Per concludere i bambini per natura sono più sensibili e quindi spesso si rifiutano di mangiare carne perchè sentono la sofferenza degli animali. Per il resto i vegetali forniscono tutto ciò di cui abbiamo bisogno. La natura è il vero mastro.

     
  42. Gianni Fresi scrive:
  43. Il Vegetarianesimo e il veganesimo sono frutto di una coscienza "umana" che vuole salvaguardare la vita delle altre specie animali. Un preconcetto del genere non può sostenere una tesi che si voglia mascherare come scientifica (testata su un numero esiguo di pazienti), a meno che questi dati non vengano fuori per pura casualità. In tal caso dovrebbero esistere delle consistenti controprove che sia davvero conveniente non essere onnivori, e questo non è dimostrato nè scientificamente nè casualmente. Sono più propenso a dire, sul tema, che è come scegliersi una religione. Il musulmano non mangerà maiale per tutta la vita, e questo "casualmente" lo porterà a non incontrare mai Toxoplasma e Trichinella, così come sarà più approfondita l'igiene peniena dei circoncisi (Ebrei), ma tutte queste prove non sono sufficienti a ritenere migliore uno stile di vita rispetto ad un altro. Sarebbe più onesto dire :"io non mi sento di mangiare animali (che poi non vedo cosa gli abbiano fatto le piante a queste persone) e comunque vivo in salute". Se la mortalità e la morbilità dei vegani e onnivori fosse completamente diversa tutti noi saremmo o gli uni o gli altri. Non trovo nessun senso al dibattito continuo su questo tema.

     
  44. Gianni Fresi scrive:
  45. Inoltre trovo a dir poco ridicolo gli improvvisati antropologi che sostengono che sia più "umano" coltivare i legumi che cacciare un cinghiale. Mi riferisco a lei, signor Antonio Panarese, qui sopra; mi spieghi come l'intelligenza umana possa differire nel costruire una trappola per cinghiali dal comprendere e praticare le tecniche di agricoltura! Non mi venga a dire che lei troverebbe 100g di legumi in una selva, perchè morirebbe di stenti nel cercarla.

     
  46. Anonimo scrive:
  47. Signor e.tehos, mi dica..la lecitina lei in che vegetale la isola?! Lo dica ai suoi colleghi perchè la farebbero santo

     
  48. Anonimo scrive:
  49. Buongiorno. Vorrei chiedere un consiglio riguardante l'alimentazione di mio figlio che ha 1 anno. Mio marito ed io abbiamo fatto la scelta vegetariana anche per lui. Trovo però delle difficoltà nella scelta quotidiana della preparazione dei suoi pasti. Nonostante ci siamo informati attraverso molte libri e siti web meritevoli variare é ancora un po' faticoso... ho spesso cercato dei menu settimanali almeno indicativi per orientarmi sulla frequenza e quantità dei vari alimenti in particolare legumi e latticini... ma senza successo. potreste aiutarmi? Mio figlio cresce bene, mangia tutto (per ora) già cammina ed ha 7 dentini... non sono una mamma ansiosa, solo vorrei dargli il meglio che posso!!! grazie
    Buona giornata, Francesca

     
  50. Anonimo scrive:
  51. @antonio panarese: e come mai, allora, avremmo i canini? Servono forse a strappare foglie di lattuga? eli

     
  52. Andrea Vitali scrive:
  53. Eli, la questione dei canini è inconsistente in quanto i canini dell'uomo servono assieme agli incisivi a strappare brandelli di cibo di consistenza relativa (pane, frutta, radici e certamente... lattuga) non certo per recare offesa o azzannare la carne cruda di una preda (ma nemmeno da una bistecca, dal momento che dobbiamo comunque tagliarla in pezzetti piccoli per poterla far arrivare ai molari per la masticazione). L'assenza di uricasi e l'anatomia funzionale del nostro sistema digerente depongono ulteriormente a sfavore del consumo di carne da parte dell'uomo. Poi ognuno è liberissimo di fantasticare per adattare la realtà a ciò che più gli pare e piace.

    Andrea

     
  54. Roby scrive:
  55. Aldilà di tutti i luoghi comuni e il sentito dire, di studi a favore di una dieta vegetariana a tutte le età e condizioni ce ne sono parecchi e coinvolgono numerosi soggetti di varie etnie.
    Chi fosse veramente interessato ad informarsi (medici compresi che molte volte ne hanno veramente bisogno) ci si può riferire a questa articolata pubblicazione:

    Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets. J Am Diet Assoc. 2009;109: 1266-1282

    In italiano la si trova all'indirizzo

    http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_ital.htm/ada_2009.pdf

    Buona giornata,

    Roberto

     
  56. Veronica scrive:
  57. Buonasera. Mi complimento innanzitutto con i creatori di questo sito; sostengo che la diffusione dell'informazione e della conoscenza, soprattutto quando basate su fonti provate ed attendibili, sia non soltanto fondamentale, ma necessaria per la crescita dell'uomo. Negli ultimi anni si sta fortunatamente prestando più attenzione alla "riscoperta" degli enormi benefici della natura, anche se resiste ancora purtroppo la tendenza dell'uomo a lasciare colmare la propria mente dal buio e dall'ignoranza. In merito a quanto scrive il sig. Gianni Fresi, sostenendo che scegliere di diventare vegetariani o vegani "è come scegliersi una religione" e che "dovrebbero esistere delle consistenti controprove che sia davvero conveniente non essere onnivori, e questo non è dimostrato nè scientificamente né casualmente", sono rimasta piuttosto sconcertata da quanto sostenuto. Sono una laureanda in scienze e tecnologie erboristiche, e di biochimica della nutrizione e di fisiologia umana ne ho studiata tanta. E posso con una certa sicurezza sostenere come i grassi saturi (la cui fonte principale è proprio la carne), il colesterolo, i pochi sali minerali contenuti nella carne (che sappiamo sono indispensabili per il sistema nervoso, le ossa, i muscoli, la pelle...), l'acido urico (che sotto forma di urati insolubili si deposita specialmente nelle cartilagini delle articolazioni provocando gotta e artrosi, artrite nelle forme più lievi e anche calcoli urinari) siano responsabili del malessere dell'uomo, di quelle malattie che possono svilupparsi in forme più gravi, fino alla morte. In qualsiasi testo scientifico trova, ad esempio, come i grassi saturi si leghino nel nostro organismo al colesterolo endogeno (quello normalmente prodotto dal nostro fegato) formando gli esteri del colesterolo e portando alla formazione delle lipoproteine LDL (cioè a bassa densità, responsabili del cosiddetto "colesterolo cattivo" per intenderci), che trasportano il colesterolo dal fegato (dove viene prodotto) ai tessuti, contribuendo così ad un eccesso di colesterolo in circolo che va a depositarsi nelle arterie, ostruendole o persino bloccandole, e portando così alla comparsa di malattie cardiocircolatorie, come arteriosclerosi, ictus e infarto.
    Per una motivazione etica, accompagnata dalla consapevolezza di quanto studiato in questi anni, ho scelto di seguire un'alimentazione sana ed equilibrata, che per me si traduce in una dieta vegetariana. Mangio normalmente legumi (lenticchie, fagioli, ceci), cereali (riso, farro, orzo), pasta, pane, verdura e frutta di tutti i "colori" (tutte le sostanze naturali riccamente colorate contengono importanti sostanze benefiche per il nostro organismo e per la durata della nostra vita, come gli antiossidanti), ho sofferto sin da bambina di carenza di ferro, ma a questo supplisco con degli integratori, e mi sento molto meglio di quando la mia alimentazione includeva carne (per non parlare delle analisi sanguigne, che risultano perfette). Ritenere migliore uno stile di vita rispetto ad un altro, signor Fresi, non deriva dal far valere le proprie convinzioni e ritenere insensate quelle degli altri, ma dalla conoscenza e dall'esperienza.
    Mi scuso per la lungaggine, ma penso che schierarsi pro o contro certe scelte solo perché il proprio ego non le riconosce e non le accetta, sia una perdita di tempo e causi solo una decadenza della coscienza umana, che dovrebbe invece concentrarsi a trovare il proprio vero Sè, allontanandosi dai sentimenti negativi da cui troppo spesso ci lasciamo sopraffare.
    Grazie, Veronica.

     
  58. Anonimo scrive:
  59. Ciao a tutti mi chiamo Lorenzo.In merito alle scelte individuali di qualsiasi natura esse siano,scelgo di non pronunciarmi. Detto ciò vorrei lasciare la mia testimonianza riguardo al tema dell'alimentazione. A 48 anni ho deciso di punto in bianco di diventare vegan. Rinunciare alle proteine animali è stato inizialmente difficile soprattutto perchè le cose che mangiavo, intendo,carne,latte,uova,pesce mi piacevano molto. Questa scelta (coraggiosa)mi ha dato qualcosa in cambio sotto il punto di vista morale e della salute.Sono spariti un sacco di problemi di salute: emicrania,orticaria,stanchezza mentale, il colesterolo è sceso per la prima volta sotto i 200, sono anche dimagrito di 7 kg, e dispongo di tanta energia fisica per vivere la vita.
    Per quanto riguarda la questione morale: ho scelto di mangiare solo cose al cui interno non batte un cuore.
    Love and Peace.

     
  60. Vale scrive:
  61. Mia madre era vegetariana nel periodo in cui era incinta, io lo sono stata fino ai 3 anni, e ora, a 28, consumo carne 2-3 volte al mese (solo per golosità!) e niente pesce. Il mio compagno è vegetariano da 12 anni (e ha le analisi del sangue annuali perfette). Non abbiamo mai utilizzato integratori né surrogati della carne (bistecche di soia e cose simili). Sono assolutamente convinta, per esperienza, non per "fede", che l'eliminazione della carne dalla propria dieta sia possibile senza problemi, anche in tenera età. Lo sono un po' meno rispetto alla variante vegana, che indubbiamente espone a problemi di carenza di vitamina B12 (certamente non reperibile senza alimenti di origine animale... se non consumando vegetali contaminati dai batteri che la producono...) e non credo che l'assunzione di integatori sia molto "naturale".

    Un appunto: sono un'antropologa. Mi infastidisce molto leggere (e mi capita spesso) affermazioni scorrette circa la "naturalità" o meno dei comportamenti umani in generale, e in particolare per quanto riguarda l'alimentazione. E' scorretto considerare le grandi scimmie, "vicine" a noi dal punto di vista evolutivo, ma non per questo automaticamente utilizzabili come riferimento per quanto riguarda la "naturalità" di alcunché, "vegetariane": la loro alimentazione è costantemente integrata con cibi animali, soprattutto insetti, ma anche piccoli rettili, mammiferi e uccelli, senza contare i (seppur sporadici) episodi di cannibalismo tra gruppi diversi. I nostri antenati del genere Homo avevano una dieta simile, con l'aggiunta di animali di taglia maggiore man mano che la "tecnologia" avanzava. E ci sarebbero tante altre affermazioni da puntualizzare, ma credo che una lezione di antropologia non interessi a nessuno!

     
  62. Dario84 scrive:
  63. Su quale rivista è stato pubblicato lo studio? Mi dite anche titolo ed autori? Lo vorrei leggere

     

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