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Da alcuni mesi a questa parte non c'è giorno in cui sul web non appaia un allarme circa un imminente divieto di vendita di erbe medicinali all'interno dell'Unione Europea a partire dal prossimo 1 aprile 2011.

La notizia in questione si veste a seconda dei casi di toni apocalittici, complottistici e le più svariate sfumature di rinforzo al limite del ridicolo quali ad esempio il divieto di insegnamento di medicine alternative o addirittura, la vendita di libri in tema... Basterebbero questi elementi per qualificare questa come bufala cui in tanti, purtroppo, stanno credendo e contribuendo ad alimentare.

Per renderla verosimile la si trova corredata di fonti: si parla infatti di Direttiva 2004/24/CE del Parlamento europeo in materia di medicinali vegetali che, secondo questa leggenda metropolitana, dovrebbe mettere fuori mercato rimedi naturali straordinari come ad esempio tinture madri, macerati glicerinati, estratti secchi.

Certo, mai sottovalutare la potenza delle case farmaceutiche e l'interesse che il mercato delle medicine alternative suscita per la sua costante espansione e soprattutto per i risultati che raggiunge.
Emblematico in questo senso il caso dell'omeopatia, da sempre definita 'acqua fresca' da tutti gli studi accademici e poi, chissà come, di punto in bianco inglobata nella medicina ufficiale non appena raggiunta una quota commerciale interessante...


LA BUFALA CHE SI SMONTA DA SE'

Ma da dove nasce questa FaceBoofala? La legge cui si fa riferimento indica la scadenza del periodo transitorio in cui si consentiva di commercializzare prodotti a base di erbe con caratteristiche analoghe a quelle dei medicinali 'ufficiali' in termini di presentazione. Questo significa che a partire da questa data i rimedi naturali che si presentino come medicine (definite infatti 'medicine vegetali') dovranno essere registrati come tutti gli altri farmaci. Questo comporterebbe costi insostenibili per i produttori di questi prodotti, spesso poco più che piccoli laboratori artigianali, e quindi una loro conseguente uscita dal mercato. La registrazione infatti impone tutta una serie di controlli, vincoli e procedure attualmente non previste e tipiche dei laboratori farmaceutici.

Il fatto è che la questione, semplicemente, non sussiste: in Italia e nel resto dell'UE infatti i prodotti naturali sono catalogati come integratori alimentari oppure tisane e in nessun caso non presentano indicazioni terapeutiche e posologiche sulla confezione che lascino sospettare un loro uso medicinale. 
Al comma 12 della direttiva leggiamo infatti: "La presente direttiva consente che nella Comunità i prodotti vegetali non medicinali rispondenti ai criteri della legislazione in materia di alimenti vengano disciplinati a norma di tale legislazione". Tutti i rimedi fitoterapici rientrano attualmente in questo comma, essendo inquadrati nella legislazione in materia di alimenti, non di medicine vegetali! Svelato l'arcano...

Non esiste quindi alcun rischio di illegittimità delle piante medicinali, si sta solo cavalcando, pericolosamente, la leva della paura e del complotto a tutti i costi. Valuterei in questo caso una bella cura a base di Fiori di Bach :)
 
Per rasserenarvi ulteriormente vi lasciamo con il comunicato stampa della Federazione Erboristi Italiani intitolata, pensate un po': Quanto allarmismo!





10 commenti

  1. Lara scrive:
  2. ERA ORA! Finalmente una voce fuori dal coro di piagnistei!
    GRAZIE!

     
  3. BRUNIVERSO scrive:
  4. Grazie mille Lara!
    Andrea ci tiene ad essere informato realmente, non si accontenta delle voci di corridoio, qualunque esse siano.

    Tra i miei scopi c'è quello di far conoscere il suo punto di vista a più persone possibile, perché lo ritengo, come scrivi anche tu, fuori dal coro e molto sensato.

    A presto,
    vieni a trovarci anche su Facebook!

    Brunella

     
  5. Anonimo scrive:
  6. Ringrazio i responsabili di questa pagina per il chiarimento, quantomai utile data la mole di pagine fotocopia che denunciano e indicono petizioni contro non si sa cosa rischiando di fare si, del male alle medicine non convenzionali con tutta quella negatività.
    Paolo Certaldo

     
  7. Fabio Amoretti scrive:
  8. Altro che bufala. Si tratta di un altro passo verso l'omologazione culturale (e conseguente monopolio economico) riguardo la cura delle malattie. Omologazione che va a favore soltanto delle case farmaceutiche e dunque di tutta l'impostazione chimico-fisica-meccanicistica che la medicina occidentale (ufficiale) ha deciso di adottare, seguendo criteri puramente economici che spesso sono in conflitto con il semplice intento di guarire le persone dalle malattie.
    I toni dell'appello che gira su internet non sono affatto apocalittici o esagerati, ma molto pratici. Infatti la nuova direttiva europea impedisce a qualunque rimedio che sia fuori dall'effettivo controllo delle case farmaceutiche di essere commercializzato come prodotto medicinale. Si riservano loro di decidere cosa cura e cosa no in base a criteri che tengono conto SOLO delle proprietà "chimico-fisiche, biologiche e microbiologiche" dei composti, SENZA TENERE CONTO SE QUESTI COMPOSTI GUARISCONO LE MALATTIE!! Se un composto avesse proprietà terapeutiche derivanti per esempio dalla carica energetica, ma senza poter soddisfare i parametri "chimico-fisici, biologici e microbiologici" imposti dall'attuale ottusità della medicina ufficiale, questo composto non riceverebbe l'autorizzazione a essere commercializzato come medicina, nemmeno se migliaia di persone fossero guarite con quel composto!
    In pratica, se un composto naturale non soddisfa le loro tabelle chimico-fisiche, biologiche e microbiologiche viene automaticamente escluso dalla possibilità di essere commercializzato come rimedio medicinale (e quindi, naturalmente, di raggiungere la maggioranza della popolazione che ignora come stanno le cose).
    Se in tutto questo modo di trattare la medicina non ci vedete un atteggiamento ottuso e anti-scientifico, oltre che prepotente e nazistoide, dormite pure sonni tranquilli, cullati da queste mail rassicuranti dove si dice che "non sta succedendo nulla", quando tutto è già successo!

    fabio amoretti

     
  9. Andrea Vitali scrive:
  10. Fabio, oggettivamente oggi è l'8 aprile e io posso andare a comprare una Tinture Madre, Fiori di Bach, Gemmoderivati esattamente come settimana scorsa. Cos'è stato se non una BUFALA, sentirsi martellare per un anno da mail e catene di Sant'Antonio che dal 1/4/2011 sarebbero state vietate le erbe medicinali???
    Niente: ecco quello che è cambiato. I rimedi naturali non potevano essere presentati come prodotti medicinali prima, non lo sono nemmeno oggi. Per assurgere a questo status si è stabilito che si debbano seguire gli stessi protocolli dei farmaci della medicina allopatica.
    Giusto? Certamente no.. L'atteggiamento ottuso e spesso cinico della medicina convenzionale è sotto i nostri occhi e se questo blog esiste è anche per mostrarne i limiti e le profonde contraddizioni, spesso generate dall'interesse verso il denaro piuttosto che verso la salute.

    Ma urlare come si è fatto su questa vicenda, e lo dico anche in base alla testimonianza di erboristi e naturopati, ha finito per fare più danni della presunta famigerata legge contro le erbe medicinali..

    C'è modo e modo di affrontare il nemico. Sicuramente a furia di urlare "al lupo al lupo"... il lupo appare.

    Andrea

     
  11. Anonimo scrive:
  12. Io mi sto curando con la medicina cinese da quasi 3 anni (dopo aver pellegrinato da più medici x più problemi cronici) e grazie ad essa, mangiando più biologico, integrale e vegetale, spalmandomi addosso meno petrolati, sport regolare sto risolvendo i miei problemi che la medicina occidentale aveva etichettato come "psicologici"!!
    P.S. Mai nessun medico mi aveva detto di curare alcuni aspetti della mia alimentazione

     
  13. Andrea Vitali scrive:
  14. In un epoca meno 'inquinata' non ci sarebbe alcun bisogno di dover ricordare alle persone la logica elementare del rapporto causa-effetto. Invece ciò che cresce a dismisura è una forma di intelligenza sterile, orchestrata a piacere da una pseudo-scienza più interessata a tenerci occupati più tempo possibile che a farci vivere meglio.

    Andrea

     
  15. arianna scrive:
  16. grazie infinite x il vostro impegno nel diffondere chiarezza, è arrivato il momento di far sentire l'altra voce in questo mondo sempre più omologato al "sistema" internet usato nel modo giusto può essere determinante..........

     
  17. Anonimo scrive:
  18. a quanto pare l'operazione fatta con le erbe medicinali dalla comunità europea, avrebbe già prodotti dei risultati. La valeriana è più che raddoppiata. (varia dai 30-37 euro al chilo, prima non andava oltre i 13-18 euro) Lo stesso per quanto riguarda l'echinacea. Domandate alle vostre erboristerie. A quale pro? Forse per scoraggiarne l'uso a favore della omeopatia? (peraltro mercato già sotto la gestione dell'oms)per quanto riguarda l'echinacea il prezzo è passato dai 35-40 euro al chilo agli attuali 70 euro.

     
  19. Mario scrive:
  20. Quello che ha scritto Fabio Amoretti è la pura e semplice verità...ed è solo la punta dell'iceberg!
    Diversi miei conoscenti negli USA paventavano queste manovre già diversi anni orsono per questione di reciprocità deglia accordi commerciali. Come nel caso del Codex Alimentarius (quanti ne hanno sentito parlare, dalle nostre parti?) le conseguenze saranno incalcolabili: dai cibi naturali (li chiamano già "biologici" come se fossero qualcosa di snob) grazie a questi regolamenti e leggi truffaldine si sta passando agli OGM e ad ogni sorta di adulterazione dei cibi: le liste degli ingredienti dei prodotti che compriamo nei supermercati assomigliano sempre di più a dei cataloghi dell'industria chimica.
    A quale scopo? Come dice un mio conoscente, controllare il cibo vuol dire controllare i popoli; meditate, gente, meditate

    Mario

     

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