Burro di Karité INCI: Butyrospermum Parkii.
Nel precedente articolo sulla cosmesi naturale abbiamo spiegato qualcos' altro sul burro di Karité, autentico emblema dei cosmetici non tossici.
L'articolo è Cosmesi Naturale: Aloe Vera, Karité, Tea Tree, Limone.
Qui abbiamo voluto postare altri dettagli sul burro di karitè attraverso il contributo del sito LifeGate, che propone un articolo dal titolo: Burro di Karité, un Aiuto Naturale.
Ha fiori profumati e il suo frutto carnoso, simile a una prugna, racchiude al suo interno un nocciolo da cui si ricava il prezioso burro dalle proprietà rigeneranti straordinarie.
Adatto anche alle pelli con couperose, possiede un elevato grado di assorbimento, può essere spalmato sulla pelle del viso e del corpo senza lasciare alcuna traccia. Bastano alcuni impacchi per ridonare forza e vitalità anche ai capelli più sfruttati.
E ancora, ammorbidisce le callosità sia delle mani che dei piedi e anche per le irritazioni del rasoio, sia come impacco emolliente prebarba, che come efficace lenitivo e idratante dopobarba, è di grande aiuto."
Scritto invece dalla dott.ssa Marina Multineddu, fondatrice di L’erboristeria Multineddu Sas:
L'albero può raggiungere i quindici metri di altezza e un metro di diametro, e il suo aspetto ricorda un po' la nostra quercia, con una chioma verde scuro e le foglie raggruppate alle estremità dei rami. Nel suo habitat naturale cresce spontaneo nella savana, sulle rive dei fiumi e nel cuore della foresta equatoriale; ha fiori profumati e il suo frutto carnoso, simile a una prugna, racchiude al suo interno un nocciolo legnoso da cui si ricava il prezioso burro, che il Park descriveva come "più buono del burro di vacca e più facilmente conservabile" (il che nella fascia tropicale ed equatoriale, e per di più senza frigorifero, non era certamente di importanza secondaria!); da questa noce infatti l'uomo ha imparato nei secoli ad estrarre questo lipide dall'aspetto burroso che possiede proprietà rigeneranti straordinarie.
L'estrazione del Burro di Karité avviene ancora, nel luogo di origine, con un processo artigianale, dopo la selezione dei semi e la loro frantumazione: si ottiene cosí un prodotto di colore variabile dal verde chiaro al giallino, di odore gradevole e di sapore quasi dolce, che può essere impiegato puro, oppure, vista la sua ricchezza, si può usare come base di molti prodotti cosmetici.
Il Burro di Karité viene da sempre usato in Africa a scopo alimentare, come cosmetico e come farmaco, da solo o in combinazione con altre piante; gli indigeni lo chiamano "albero della giovinezza" e lo utilizzano ad esempio come balsamo per massaggi contro i reumatismi, gli indolenzimenti, le bruciature, gli eritemi solari, le ulcerazioni e le irritazioni della pelle; secondo la tradizione locale sembra infatti che esso favorisca l'aumento della circolazione locale, permettendo cosí una riossigenazione del tessuto epidermico e migliorando l'eliminazione degli scarti metabolici. Le donne dei paesi tropicali, famose per la loro pelle vellutata, lo utillizzano fin dall'antichità come protettivo contro l'azione del sole, del vento e della salsedine.
In realtà le popolazioni africane usano ogni parte della pianta: la buccia e la polpa del frutto sono mangiate tal quali o cucinate secondo antiche ricette; il grasso contenuto nel seme, cioè il Burro di Karité, viene usato come condimento, simile al nostro burro, ma anche come prodotto cosmetico per la pelle e per i capelli; i residui delle lavorazioni si utilizzano come mangime per il bestiame; il grasso serve anche per fare candele, o per ricavarne detergenti simili al nostro sapone; il lattice delle foglie, della scorza e del midollo del tronco serve come colla e come base resinosa per il cheving-gum; infine il legno, che è molto duro e pesante, viene utilizzato per costruzioni e per oggetti di cucina e artigianali.
L'impiego del Burro di Karité nella moderna dermatologia e in cosmetologia, è dovuto alle sue proprietà cicatrizzanti, emollienti, antismagliature, antirughe, elasticizzanti, idratanti, antiossidanti, lenitive e riepitelizzanti, filmanti e protettive; ma la sua caratteristica esclusiva, il segreto che lo rende davvero unico, è l'altissimo contenuto di insaponificabili (dal 12% al 18%), sostanze indispensabili e fondamentali per il miglioramento della tonicità della pelle, ed in particolare per il mantenimento della sua naturale elasticità.
Da studi recenti si è rilevato che tali sostanze insaponificabili intervengono nel processo fisiologico di produzione dei fibroblasti, cellule deputate alla formazione delle fibre di collagene e dell'elastina, che sono molto importanti per mantenere la pelle elastica e giovane.
Esso si presenta con una consistenza burrosa, ma fonde alla temperatura corporea e può quindi essere steso facilmente e piacevolmente sulla pelle, diventando cosí veramente "salute da spalmare"!
- all'aria aperta protegge la pelle dagli agenti atmosferici, prevenendo arrossamenti e screpolature dovute al sole, oppure al freddo e al vento;
- dopo un'ingessatura rigenera e ammorbidisce la pelle depauperata dopo la lunga immobilizzazione e copertura, facilitando l'eliminazione delle cellule morte superficiali che si sono accumulate;
- per il massaggio è un ottimo lubrificante ed emolliente;
- nelle persone che stanno a letto a lungo, se applicato più volte al giorno con leggero massaggio, ammorbidisce e rafforza la pelle delle parti su cui pesa il corpo, prevenendo la formazione di irritazioni, arrossamenti e piaghe;
- usato regolarmente contrasta la secchezza cutanea del gomito e del ginocchio;
- è ottimo per difendere e proteggere dall'azione aggressiva del gelo durante la stagione fredda;
- da ultimo, ma non come importanza, è un prezioso cosmetico naturale antirughe e antietà per il viso e il décolleté, rallenta l'invecchiamento cutaneo, attenua le rughe già esistenti fino, in molti casi, a farle scomparire ed è in grado di restituire alle pelli non più giovani una straordinaria elasticità e compattezza.
Dopo l'uso prolungato del Burro di Karité si nota una migliore circolazione del sangue nei capillari, che risultano più tonificati rendendo la pelle più luminosa, quindi è adatto anche alle pelli con "couperose"; inoltre, poichè possiede un elevato grado di assorbimento, può essere spalmato sulla pelle del viso e del corpo senza lasciare quello sgradevole effetto unto."
Con il risultato di un trucco naturale, senza effetto lucido e senza zone 'vuote' in cui il trucco non ha 'preso'! E' ottimo anche come dopobarda.
Burro di Karité: forum di discussione.
Le meraviglie dell'albero di karité.
Fermo restando che: Antirughe ed antietà in realtà NON esistono, Questi prodotti possono accompagnare i naturali processi fisiologici con altrettanta naturalezza.
complimenti per il blog che seguo da un pò e che ho visto 'crescere' per grafica ed articoli.
Sono una studentessa e vivo a Firenze. Città bella ma inquinata non meno di tante altre. La domenica cerco di 'far respirare la pelle' andando fuori città, nella natura.
In merito a questo articolo vorrei sapere come mettere gli olii nel burro di karitè, se posso mischiarli e quante gocce devo mettere.
E poi una domanda un pò strana magari: posso mettere del rescue remedy nel burro di karitè? Porterebbe qualche vantaggio psicofisico?
Grazie in anticipo
Sara
Quanto agli olii nel karitè, così come in qualsiasi altro vettore naturale (jojoba, mandorle, extravergine di oliva) la risposta è affermativa: si tratta certamente del miglior modo di veicolare le proprietà degli olii essenziali ad uso topico. Dosi e miscele: le suggerisco di farsi comunque consigliare da un naturopata che conosca approfonditamente l'aromaterapia. Si tende infatti a fare un uso troppo disinvolto di queste sostanze ma utilizzare olii essenziali non è affatto semplice: si tratta di sostanze potentissime a cui avvicinarsi con rispetto e consapevolezza. Miscelare il chemiotipo di 2 olii diversi è un atto quasi 'alchemico' e il risultato è molto più complesso della somma dei 2 olii presi singolarmente.
Sul rescue e sui fiori di bach invece carta bianca.
Miscelare qualche goccia di Rescue Remedy nel karitè può ad esempio servire a preparare una crema utile a livello fisico in caso di traumi: contusioni, eruzioni, piccole ferite, scottature, indolenzimenti, punture d'insetti, contratture, abrasioni, distorsioni, ematomi, emorroidi.
Cordiali saluti,
Andrea
Non ho un naturopata ma non è detto che non lo diventi io!
Forse mi iscrivo ad una scuola... :)
In effetti un burro tagliato con olio di mandorle si presta più a nutrire e ammorbidire pelli molto secche e screpolate. Viceversa il karitè puro, e ne basta veramente pochissimo, è perfetto per il viso.
A presto!
Andrea
sono 'la ragazza'! :)
Continuando ad usare il burro ne occorre sempre meno, ti dirà la pelle quanto usarne.
Sono felice che ti stia trovando bene e che non ti unga, a me ha davvero cambiato la vita :)
Hai visto come si stende meglio il fondotinta dopo? :D
E poi come lascia idratata la pelle delle palpebre e delle labbra... c'erano volte che non mi si attaccava nemmeno l'ombretto per quanto fosse secca la pelle e praticamente tutte le creme farmaceutiche o cosmetiche mi davano pizzicore e non mi hanno mai dato la sensazione di idratare ma solo di 'tirare' la pelle (la stavo infiammando?).
Come sono contenta del successo degli articoli sul burro di karitè!!!
Bruniverso
Piacere e a presto!!!
B
Per il corpo invece ho scoperto da poco l'olio di cocco al 100%.
E' un olio molto denso d'inverno e più fluido d'estate. Si assorbe facilmente e lascia la pelle morbida a lungo.
In generale consiglio di comprare i prodotti puri al 100&, perché poi a metterci gli olii possiamo pensarci sempre noi.
Infatti, senti Donata, il burro di karité puro senza nulla lo metto anche al mattino dopo aver lavato il viso, aspetto 7/10 minuti e posso stendere il fondotinta se voglio truccarmi oppure non metto nulla ed ho una pelle visibilmente più tonica.
La sera invece, se voglio nutrire con vitamina C la pelle metto una goccia di olio essenziale di limone o di arancio amaro in una noce di burro di karitè ed una parte la stendo sul viso, il resto sulle mani. Con gli olii agli agrumi è importante non esporsi al sole nelle 24 ore dopo averli usati sulla pelle, come abbiamo scritto in vari articoli.
Altre volte, se voglio purificare e rilassare la pelle metto una goccia di lavanda in una noce di bi burro, anche in estate.
Cosmetici, creme, olii: si tratta alla fine sempre e comunque di ALIMENTI. Insisto sul sottolinearlo perchè si tratta di un aspetto scarsamente considerato quando si va a scegliere un prodotto.
Il fatto è che le sostanze che si usano sulla pelle passano direttamente al sangue senza peraltro nemmeno la mediazione del sistema digerente. Paradossalmente ci si dovrebbe preoccupare maggiormente della biologicità e della naturalezza dei cosmetici rispetto alla qualità del cibo..
Tutta 'sta pizza' per dire cosa?
Che l'Olio Johnson è olio minerale, paraffina, un derivato del petrolio aromatizzato (per intenderci, la cosa più simile all'Olio Johnson in un supermercato è l'olio per il motore delle macchine) Una sostanza altamente tossica e nociva che una società consapevole ed evoluta non permetterebbe mai di commercializzare ad uso topico. Leggo addirittura che molti lo utilizzano come abbronzante, inconsapevoli di arrecare un danno permanente e di andare incontro col tempo a neoformazioni cutanee maligne.
Detto questo è evidente che una formulazione simile non può portare alcun beneficio alla pelle anzi, al di la dell'aspetto tossico per gli organi interni, passare sulla pelle paraffina, un olio occlusivo, è certamente dannoso per la stessa pelle, infatti sono riferite dermatiti e reazioni di vario tipo a seguito di questi veleni.
Detto questo vi lascio con un commento trovato in rete: "Secondo me nn cè niente di tossico nell'olio Johnson , altrimenti i pediatri non lo consiglierebbero alle mamme per i loro bambini. E poi costa pure tanto, se lo confronti agli altri oli che si vendono nei supermercati!"
Come fa poi la gente ad orientarsi quando ancora medici pediatri ti dicono di spalmare petrolio su un neonato?
E ora..vado a calmarmi con un po' di lavanda :)
Andrea
Ehh... queste considerazioni in genere mi preoccupano e spaventano. Basterebbe leggere gli ingredienti di un prodotto, sfruttare il web e cercarli su internet e vedere 'che cavolo di roba sono'!
Ma spesso ci si affida...alla cieca...a ciechi...
:)
Da quanto tempo che non leggo questo blog...ci sono un sacco di articoli nuovi ed io sto indietro!
Ho apprezzato l'articolo sul germe di grano, non ne conoscevo proprio l'esistenza e credo che lo userò. Posso chiedere quanto costa? (Le mie solite domande fuori tema!)
Con il burro di Karitè sta andando benissimo. Una mia amica mi ha fatto mettere gocce essenziali di arancio amaro (non lo uso sul viso tranquilli!) per usarlo sulle cosce che ehmm ...hanno un pò di cellulite!
Per il viso no no lo uso purissimo e non userò mai più creme chimiche, non valgono nulla in confornto al burro di karitè.
Ciao Andrea e Brunella!
Grazie come sempre per il blog e per tutti gli articoli che fate.
E voglio salutare anche Donata!
Ciao Donata!
Saretta
:)
Ma certo che possiamo darci del tu.
Noi all'inizio davamo il lei quando ce lo davate o per rispetto. :)
Ma sul web certe formalità spariscono, pur restando il rispetto e la netiquette.
Sono felice che il burro stia andando bene (anche io!!!).
L'arancio va bene. Come sempre molta attenzione con gli olii.
Per il germe di grano ti ho risposto nell'articolo...sul germe di grano! :P
A presto
e grazie!