Il fumo passivo trasforma l'abitacolo delle automobili in un autentica camera a gas.
E' il risultato cui è giunto il guppo di ricerca allestito dal Laboratorio per la Ricerca sul Fumo Passivo, la Regione Veneto e le Aziende Sanitarie di Treviso e di Adria, pubblicata sulla rivista scientifica Epidemiologia & Prevenzione.
IL FUMO PASSIVO IN AUTOMOBILE
In macchina l'esposizione ai rischi del fumo passivo è molto più elevata di quanto si pensi.
L'abitacolo dell'autovettura infatti si trasforma in un autentica camera a gas esponendo la salute dei passeggeri (fumatori o non) a gravi danni con rischi addirittura immediati qualora tra i passeggeri ci siano bambini, si soffra di asma o cardiopatie. L'alibi del finestrino abbassato non regge, la ricerca dimostra infatti che una buona parte degli inquinanti cancerogeni non lascia l'abitacolo per diverso tempo (si legga in proposito l'articolo sul fumo di terza mano).
SMOG ALL'ENNESIMA POTENZA
Per giungere a queste conclusioni il gruppo di ricerca ha effettuato misurazioni molto precise.
Al momento dell'accensione di una sigaretta l'ambiente all'interno dell'abitacolo satura immediatamente con una miscela di veleni che fa impallidire il peggiore degli smog urbani, composta da polveri sottili PM2,5 e PM10, monossido di carbonio, benzene e altri composti organici volatili.
Le polveri sottili in particolare arrivano ad aumentare fino a 500 microgrammi al metro cubo, oltrepassando più di 10 volte i limiti imposti dalle normative europee.
In pratica lo stesso limite che fa disporre il blocco delle auto e certifica l'aria come irrespirabile, ma moltiplicato per 10...
ABBASSARE IL FINESTRINO SERVE A POCO
L'accortezza di abbassare il finestrino non è sufficiente a rendere l'abitacolo meno insalubre. I valori di polveri sottili infatti restano 4 volte più alti rispetto alla soglie di attenzione. Le cose non migliorano nemmeno col passare del tempo, visto che 10 minuti dopo l'accensione della sigaretta i livelli sono ancora elevatissimi e abbondantemente oltre le soglia di attenzione. Chiudiamo con le parole di Giovanni Invernizzi, esperto pneumologo che ha coordinato la ricerca: "Non esistono attualmente possibilità di difendersi dal fumo passivo se si fuma in auto. E questo vale anche per chi fuma dato che il fumo passivo è un fattore di rischio aggiuntivo che si somma al danno dell’esposizione alle sigarette durante tutta la giornata."
L'ho fatto anch'io....CHE VERGOGNA!!!! Ho da molto tempo smesso di fumare (così,dall'oggi al domani...)e sono stra-pentita di esserlo stata! Adesso sento l'odore della nicotina addosso a una persona da un kilometro di distanza e che fastidio quel fumo che ti arriva dal vicino maleducato, di turno....Eppure anch'io ho fatto parte della categoria,non che fossi una grande fumatrice,ma questo non mi giustifica! Meno male in famiglia ad uno ad uno abbiamo abbandonato questo brutto vizio, ormai tutti...CIAO,buona serata!
Cara Donata,
possiamo sempre migliorare.. nel comportamento, sul piano fisico, nel grado di consapevolezza di ogni gesto (e delle conseguenze che il gesto produce sugli altri, oltre che su noi stessi). Gesto e intenzione a volte vanno d'accordo, più spesso sono in contrasto.
E' molto facile sottolinearlo negli altri mentre tendiamo a sminuire quando la contraddizione ci riguarda in prima persona.
Per chi lo desidera la comprensione di queste apparenti contraddizioni (fuori come dentro, l'altro come noi...) costituisce un importante campo di lavoro per la crescita personale.
Da non fumatore ho combattuto e giudicato per anni "l'odore della nicotina addosso a una persona da un kilometro di distanza" e provato quel disgusto per il fumo "che ti arriva dal vicino maleducato".
Sono cose, non lo nego, che continuano a procurarmi un forte disagio.
Ma più mi oppongo e più la vita mi mette vicino, anche negli affetti, persone che fumano.
Allora comincio ad arrendermi, provando a ricordarmi di non gettare benzina sul fuoco.
Allo stesso tempo voglio e scelgo di resistere alla tentazione di accettare qualcosa che non desidero per la mia vita.. figurarsi per quella delle persone che amo! (Si, c'è del sano egoismo verso la specie cui appartengo... :p)
Sei fortunata e ti fa onore l'essere riuscita a smettere dall'oggi al domani, del resto come tu stessa confermi, non si è trattato di un grande sacrificio.
Purtroppo non è così per tutti. L'abitudine del fumo è radicata e talmente ben 'programmata' nella nostra cultura da rappresentare in alcuni casi una vera dipendenza psicoemofisica, apparentemente inestirpabile.
La notizia buona è che come ogni altra abitudine, il vizio del fumo è costituito 'solamente' da una somma di gesti (e scelte) ripetuti continuamente..
Da molto lontano ci viene incontro e ci riporta alla nostra responsabilità Aristotele, ricordandoci che: "L'eccellenza non è dunque un atto, ma un'abitudine".
Elementare...no?
Un abbraccione e un saluto affettuoso all'isola!
Andrea
ps: non posso che confidare nel genere umano!
Confida,confida,mai dire mai,a volte succede di svegliarsi all'improvviso,così com'è successo a me....E' vero quanto affermi,"il vizio del fumo è costituito "solamente" da una somma di gesti e scelte ripetuti continuamente...." L'isola ricambia i tuoi saluti,Andrea!
Ciao Donata! :)
Complimenti per l'essere una non fumatrice.
Essendo poi una EX-fumatrice,sono diventata TERRIBILE!! Non ammetto FUMATORI in casa mia,nemmeno sul balcone o in terrazza!!! Un abbracio Bruni! ;]
Un abbraccio Dony! :)