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E possibile preparare un pasto che non faccia male a nessuno?

Questa la domanda posta in prefazione a partire da cui si sviluppa il nuovo libro di Franco Battiato e Giuseppe Coco, Sowa Rigpa: la scienza della guarigione per un'alimentazione consapevole - Infinito Edizioni, 2010.
Sowa Rigpa è un termine della Medicina Tradizionale Tibetana che sta a indicare appunto la "scienza della guarigione".
Il libro si sviluppa in forma di dialogo tra Giuseppe Coco e Franco Battiato: uno scambio pregevole, profondo e mai pesante, fatto di domande e risposte in cui gli autori si scambiano continuamente di ruolo.
I temi su cui gli autori intavolano il loro incontro letterario sono l'alimentazione naturale e vegetariana, il valore etico dell'atto di 'nutrirsi', le relazioni esistenti tra il cibo e la salute del corpo, della mente e dello spirito.

L'obbiettivo, riuscitissimo, è quello di fornire al lettore spunti di riflessione, attraverso risposte garbate e aperte in grado di indurre nel lettore curiosità e ulteriori domande.



NUTRIRSI E' UN ATTO SACRO

Il modello alimentare del nostro tempo non è portatore nella maggioranza dei casi di equilibrio e benessere psicoemofisico. Il cibo è nutrimento: del corpo, dei pensieri e dell'anima. La 'salute' che deriva da un'alimentazione consapevole è completa ed armonica.

Nutrirsi è considerato come vero e proprio atto 'sacro', possibilità quotidiana di compiere un gesto d'amore verso se stessi e il mondo. Scegliere di cosa nutrirsi non può quindi ridursi a un gesto casuale , o, come si riesce ad imporre a molti, frutto degli istinti più bassi.
Un'idea molto efficace riguarda il 'gusto': in un'alimentazione 'casuale' ci si abitua e si arriva a 'dipendere' da proteine animali, grassi, zuccheri e additivi chimici. Si tratta di impressioni grossolane e pesanti, in tutti i sensi, cui difficilmente rinunciamo se non con atti di volontà che possono scaturire dalla consapevolezza. Ma una volta 'ingentilito' il gusto con un'alimentazione sana e naurale, si sviluppa (o meglio si recupera) una nuova sensibilità ai sapori e alla percezione di ciò che fa male o che fa bene al nostro 'essere'.

Potremmo scegliere di affidarci completamente ai prodotti naturali della terra, cresciuti a sole, aria ed acqua, in armonia con le stagioni e nel rispetto dell'ambiente.
Quali quindi le motivazioni al bisogno di nutrirsi di esseri allevati in catene, senza spazio, imbottiti di farmaci e barbaramente uccisi? Per quali meccanismi la nostra mente accetta di partecipare a una tale e sterminata carneficina (partecipando pure al banchetto), salvo poi dichiararsi contro ogni forma di violenza? Perchè sostenere con le nostre scelte un sistema in cui la produzione di carne divora a ritmi vertiginosi risorse, spazi, aria, falde acquifere, riducendo drasticamente l'aspettativa di vita del nostro pianeta? Siamo infine consapevoli che la diminuizione del consumo di carne a livello mondiale potrebbe assicurare nutrimento a tutti gli abitanti del pianeta?

Le domande si susseguono e spesso restano aperte. Gli autori stessi, pur manifestando il proprio orientamento, non forniscono risposte assolute lasciando al lettore lo 'spazio' per confrontarsi con gli argomenti trattati. E ci si trova a fine lettura con la libertà di valutare l'unico cambiamento possibile: quello delle scelte che possono nascere da un'accresciuta consapevolezza.



IL POTERE DELLA SCELTA

"La disinformazione ci manda avanti come asini a cui si mostra una carota che non raggiungeranno mai". (Franco Battiato)

Senza dati corretti non è possibile procedere a una scelta adeguata.

Anche in campo alimentare assistiamo alla comunicazione di dati distorti dai mezzi di comunicazione di massa, spesso e purtroppo pilotati dall'autorevole e immune 'casta' che tutela gli interessi delle grandi industrie chimiche, farmaceutiche, alimentari .

Per chi 'controlla' economie e consumi è conveniente a tutti i livelli mantenere il giusto grado di ignoranza: questo permette di ridurre il campo di scelta e imporre meglio quanto si ha interesse a 'spacciare' per buono.

Un livello di consapevolezza più elevato costituisce da sempre un rischio da evitare, un potere ingestibile in mano al singolo infividuo.



Il libro dà un aiuto concreto a guardare oltre la 'facciata' dei prodotti alimentari, guidando il lettore nella decodifica degli additivi, dei coloranti, dei famigerati 'aromi' (sotto cui si possono celare le peggiori nefandezze), ecc. E affronta alcuni miti, da sfatare, come quello della necessità per l'uomo di bere latte vaccino.

E ancora leggerezza e soprattutto libertà, come quella che rivendica orgogliosamente Giuseppe Coco quando confessa che dopotutto "ogni tanto un po' di veleno non fa male", se non altro per allenare il corpo e ricordargli i pericoli da cui difendersi!!

Fare la spesa non deve quindi ridursi a una mera questione di gusti e bisogni 'intestini' ma può diventare, consapevolmente, un campo di allenamento alla discriminazione. Scegliere un prodotto anzichè un altro, una determinata provenienza o un profilo nutrizionale migliore non sono azioni che attengono solamente alla sfera dell'alimentazione e della salute. Si tratta di gesti con riflessi estesi a tutti i livelli dell'esistenza, sociale, politico, ambientale e, certamente, spirituale. Questo per ribadire, qualora ce ne fosse ancora bisogno che molto dipende, sempre di più, da noi...



GUSTOSE APPENDICI!

In un libro così 'bello' (dobbiamo ammetterlo!) non poteva mancare l'angolo della cucina: gli autori ci deliziano con una serie di ricette creative, coloratissime e suddivise per stagioni. Creatività che unita a consapevolezza si trasforma in atto d'amore per sè stessi e l'insieme!

Con semplici esempi, con il divertimento e il gusto che comunicano queste ricette, si ribalta l'ormai scontata obiezione di chi associa l'idea di alimentazione sana e naturale a piatti tristi e insapori. Del resto la cucina vive di colori e profumi soprattutto grazie ai prodotti della terra!
Non ci sono ricette buone per tutti: è presente nelle medicine tradizionali tibetana e indiana un grande rispetto della 'biodiversità' dal momento che ogni essere vivente è unico e ne va pertanto rispettata la peculiarità.
Sta a ciascuno di noi quindi individuare e armonizzare, nell'ambito di un'alimentazione sana e naturale, le proprie specifiche esigenze e preferenze.

In coda alle ricette un elenco di spezie ed erbe per la preparazione di profumatissimi e salutari tisane e decotti.

Chiude infine il libro un capitolo di 'suggestioni', citazioni illuminate che spaziano nell'asse spazio-temporale della storia dell'uomo, dai presocratici a Margherita Hack.
E' proprio con una di queste citazioni, tratta dall'opera Elogio dello -spr+eco di Andrea Segrè, che chiudiamo questa nostra recensione:

"La civiltà moderna tende a rimuovere i rifiuti, fisicamente ma soprattutto mentalmente. E' il rifiuto del rifiuto. La rimozione mentale è mancanza di consapevolezza, o probabilmente rinuncia alla consapevolezza".

Raccolta dei Rifiuti Elettronici

scritto da BRUNIVERSO 17/08/10 0 commenti

Dalle news di Ecoradio.it


Il nuovo regolamento per la gestione dei Raee (rifiuti elettrici ed elettronici) da parte dei distributori e installatori, approvato con decreto n. 65 dell’8 marzo 2010 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 102 del 4 maggio, consentirà al consumatore la consegna gratuita dei Rifiuti elettronici (Raee) direttamente presso i punti vendita all'atto dell'acquisto di una nuova apparecchiatura elettrica o elettronica (Aee).

A 30 mesi dall'avvio del Sistema Nazionale di gestione dei Raee il provvedimento attua semplificazioni per i negozi, introduce vantaggi per i consumatori e consente eccellenti potenzialità di crescita e di sviluppo della raccolta di Raee in Italia.

A partire dal prossimo 19 maggio, per la precisione, i distributori avranno 30 giorni per iscriversi nell'apposita sezione dell'Albo nazionale Gestori ambientali ed organizzare il ritiro; dal 18 giugno il consumatore potrà quindi conferire gratuitamente il vecchio apparecchio elettronico anche presso il punto di vendita (o al momento della consegna a domicilio), a fronte dell'acquisto di un nuovo analogo prodotto.

Gli esercizi commerciali intraprenderanno un iter semplificato per la gestione dei Raee che ne garantirà il trattamento e il riciclo nel pieno rispetto della sicurezza e dell'ambiente. Nello specifico gli esercizi commerciali potranno stoccare i Raee in modo sicuro e consegnarli presso i Centri di Raccolta per rifiuti elettronici gestiti dagli enti locali 

Sotto il profilo degli obblighi i distributori, compresi coloro che effettuano televendite o vendite online, sono tenuti ad informare i consumatori sulla gratuità del ritiro dei rifiuti elettronici in modo chiaro e di immediata percezione, avvalendosi anche di avvisi ben leggibili situati nei punti vendita. I distributori hanno inoltre l'obbligo di tenere uno schedario numerato progressivamente che deve essere conservato per tre anni dalla data dell'ultima registrazione. Questo modus operandi può rappresentare una soluzione concreta al problema dello smaltimento illecito di rifiuti elettrici ed elettronici, in quanto viene lasciata traccia del percorso del Raee dismesso.



Infatti, una volta riconsegnato al negozio, il rivenditore ha l'obbligo di trasportare il vecchio apparecchio fuori uso fino ai centri di raccolta autorizzati. 


Da qui verranno poi presi in consegna dai Sistemi collettivi come ReMedia, che ne garantiranno il trasferimento presso gli impianti di trattamento e il successivo riciclo. 


Infine l’obbligo di raggruppamento per il trasporto ai centri raccolta e di tenuta del registro sussiterà anche per i Raee “professionali” per distributori, installatori e gestori dei centri di assistenza di apparecchiature professionali che siano stati formalmente incaricati dai produttori di provvedere al ritiro nell’ambito di un sistema di raccolta. 
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Guarda anche la Video-Inchiesta sui Rifiuti Elettronici

Zanzare: i Rimedi della Nonna

scritto da Andrea Vitali 08/08/10 2 commenti


Dopo aver trattato i principali rimedi naturali nell'articolo Zanzare: prevenire e curare le punture coi Rimedi Naturali, torniamo sull'argomento zanzare presentando ulteriori consigli non convenzionali.

Sono i classici 'rimedi della nonna', frutto di saggezza popolare e preziosa testimonianza di una conoscenza tramandata, efficaci e privi (a parte alcune eccezioni) di impatti negativi sulla persona e l'ambiente.


PREVENZIONE IN CASA E GIARDINO

Il primo rimedio per evitare l'ingresso di insetti e zanzare all'interno di un'abitazione, è banale dirlo, sono le zanzariere, vera e propria barriera 'fisica' in grado di assicurare nottate tranquille evitando di dover chiudere le finestre durante le calde notti estive.

All'esterno dell'abitazione invece è molto utile piantare, dove possibile, Gerani odorosi e piante di Citronella e di Lavanda, efficaci repellenti naturali dei quali le zanzare non sopportano il profumo.

Le zanzare si riproducono velocemente e in quantità ovunque ci siano ristagni d'acqua, ne sono un'eccellente esempio i sottovasi dei nostri balconi o giardini. Un metodo naturale, efficace e a impatto zero è quello di mettere in ogni sottovaso qualche monetina da 1, 2, 5 centesimi di euro, quelle rosse per intenderci: essendo fatte di rame creano un ambiente non adatto per depositare le larve.

Recentemente si sta diffondendo in Italia un rimedio naturale, ad 'impatto zero' sull’ambiente, che piace ad ecologisti e animalisti: dare ospitalità ad un pipistrello. La bat box, questo il nome dato a una cassettina di legno in grado di ospitare l’amico pipistrello, è uno degli articoli più richiesti nei reparti bricolage.

E sembra realmente in grado di risolvere il problema dal momento che un solo pipistrello può mangiare più o meno 10 mila insetti per notte!

Addirittura il Comune di Pietrasanta, in Toscana, per combattere le zanzare ha distribuito a chi le voleva delle bat box.


I RIMEDI DELLA NONNA

Molto utile, in caso di punture di zanzare ma anche pulci, pidocchi o tafani, sono i decotti a base di calendula e camomilla, per le spiccate proprietà lenitive e antinfiammatorie di queste piante. Il decotto va lasciato raffreddare e poi utilizzato tamponando le parti interessate, il sollievo sarà immediato!

Molto efficaci sono diversi ingredienti presenti in cucina, ne è un esempio il trito di prezzemolo, da applicare e lasciare agire per circa mezz'ora.

Un altro prezioso alimento da utilizzare nel caso in cui non si abbia a disposizione un erboristeria o il proprio 'kit' di cosmetici e rimedi naturali, è il succo di cipolla. Sicuramente poco gradevole all'olfatto ma certamente efficace nel contrastare il forte prurito e il bruciore a seguito della puntura di zanzara e di insetti in generale.

Allo stesso modo, uno spicchio d'aglio strofinato sulla parte colpita è in grado di togliere il bruciore e il prurito a seguito delle punture d’insetti.

Per produrre un vero e proprio disinfettante e potente battericida (paragonabile all'alcool), possiamo invece pestare 3 spicchi d'aglio e aggiungere un cucchiaio di aceto, utilizzando poi l'impasto direttamente sulle zone da curare per pochi minuti.

Sempre dalla dispensa possiamo suggerire l'utilizzo di sale: in questo caso occorre bagnare con un po' d'acqua le parti interessate per poi spargervi delicatamente del sale fino sfregando leggermente. Anche questo rimedio risulta efficace sul prurito e in grado di dare rapidamente sollievo in caso di bruciore.

Un alimento che viene suggerito dalla 'saggezza popolare' è il lievito di birra, il cui complesso vitaminico B fa in modo che il nostro corpo emani un odore sgradito agli insetti. Noi sconsigliamo l'adozione di questo rimedio in quanto i lieviti sono sostanze di cui non è certo opportuno abusare, tantomeno mangiarli tal quali.

Allo stesso modo non ci sentiamo di suggerire l'applicazione di succo di limone in quanto potrebbe dar luogo a fotosensibilizzazione in caso di successiva esposizione ai raggi del sole.

Alcune ricette con l' Hemp-Fu

scritto da Andrea Vitali 03/08/10 0 commenti

Ecco alcune semplici ricette con l'hemp-fu, il tofu ottenuto con i semi di canapa, del quale abbiamo trattato all'articolo Hemp-Fu: il Tofu di Canapa.

Sui semi di canapa e le loro strepitose qualità abbiamo scritto un articolo. Lo trovate alla pagina Semi Oleosi: Canapa, un concentrato di salute dalla natura.

Da Scienza Vegetariana

Tofu di canapa in padella

- tofu di canapa;
- olio extra vergine di oliva o di sesamo;
- uvette;
- pinoli;
- foglioline di prezzemolo.

Tagliare il tofu a fettine. Scaldare un sottile strato di olio in una padella antiaderente e dorare le fette di tofu da entrambi i lati; aggiungere un cucchiaio di uvette ed uno di pinoli e lasciar soffriggere per qualche minuto. Servire ben caldo guarnendo con le foglioline di prezzemolo.



Sfornato di tofu di canapa

- fiocchi d'avena;
- tofu di canapa fresco;
- barbabietola rossa lessata;
- prezzemolo;
- semi di sesamo;
- aglio; timo; peperoncino rosso in polvere;
- qualche foglia di menta o di basilico;
- olio extravergine d'oliva; sale marino integrale.
Scaldare in un tegamino poco olio ed aggiungere il peperoncino e 1 pizzico di sale; unire i fiocchi d'avena e mescolare bene. Trasferire il composto in uno stampo da forno precedentemente unto ed infornare per 20 minuti a 180 gradi. Nel frattempo frullare il tofu con la barbabietola, 1 pizzico di sale, il sesamo, lo spicchio di aglio, il prezzemolo ed il timo. Una volta cotto, spalmare sullo sformato di avena la crema di tofu e decorare con le foglie di menta o di basilico. Servire caldo o freddo.




Spaghetti con ragù di tofu di canapa

- spaghetti integrali;
- tofu di canapa fresco;
- prezzemolo e menta tritati;
- tamari; olio extravergine d'oliva;
- sale marino integrale;
- zenzero grattugiato;
- gomasio (semi di sesamo tostati con il sale).

Preparare il ragù amalgamando il tofu con poco olio, qualche goccia di tamari e le erbe tritate. Cuocere gli spaghetti e condire con il ragù di tofu; spolverizzare con del gomasio e dello zenzero grattugiato.


Pasta al tofu di canapa e zucchine

- pasta integrale;
- zucchine;
- tofu di canapa;
- cipolla;
- olio extravergine d'oliva;
- sale marino integrale;
- tamari.

Affettare le zucchine longitudinalmente e stufarle in poco olio insieme alla cipolla tagliata a striscioline. Nel frattempo mettere a cuocere la pasta. Sminuzzare il tofu, aggiungerlo alle zucchine e proseguire la cottura. Quando la pasta sarà cotta, versarla nella padella con le zucchine ed il tofu, mescolare delicatamente, aggiustare di sale e proseguire la cottura a fuoco vivo per 5 minuti. Servire insaporendo con qualche goccia di tamari.


Special content: Ricetta per la Salsa alla Canapa!

Infine vi segnaliamo la ricetta della salsa alla canapa dal sito Erbaviola.it.

- 100 gr di semi di canapa sativa per uso alimentare
- 40 gr di semi di girasole
- 40 gr di semi di sesamo
- 10 gr di capperi di pantelleria
- il succo di 1/2 limone
- olio extra vergine di oliva quanto basta
- un pizzico di sale
- un pizzico di pepe bianco macinato


Mettere nel frullatore tutti i semi e azionare fino ad ottenere i semi ridotti quasi a una farina. Aggiungere il succo di limone e azionare. Aggiungere a filo l’olio, si deve formare un composto montato e spumoso come quando si fa la maionese. Al termine inserire i capperi e continuare a frullare. Aggiustare di sale e pepe. Si conserva anche in vasetti in frigo oppure in vasetti chiusi ermeticamente. Assicurarsi sempre che un filo di olio copra tutto il composto, l’olio è un conservante naturale.

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