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... Per una Vacanza Ecosostenibile

scritto da BRUNIVERSO 29/07/10 0 commenti




Dal sito del WWF Italia, un piccolo ma importantissimo vademecum per delle vacanze all'insegna del divertimento e del relax senza dimenticare l'eco-sostenibilità, il rispetto per gli animali e per i luoghi.
"E’ il momento: torna l'estate e porta con sé i nuovi progetti della prossima vacanza. Ancora una volta è il momento perfetto per fermarsi a capire come ogni nostra scelta anche in viaggio possa avere un impatto o essere una risorsa positiva, per l’ambiente.  Sia che tu prediliga le spiagge del Mediterraneo o gli incredibili paesaggi del Grande Nord il tuo viaggio può avere un vasto impatto sull’ambiente naturale. Ma se scelto e condotto responsabilmente il turismo può essere una forza positiva per la conservazione della natura. 

Prova a capire più a fondo il fenomeno del turismo
cosa Produce
cosa Determina
cosa Rappresenta


Per affrontare in modo positivo le tue vacanze, senza rinunciare al tuo benessere, al tuo gusto di viaggiare e di conoscere paesi e popoli, la loro cultura e la natura che li circonda.  Per capirne di più visita le nuove pagine dedicate al viaggiare responsabile.
Segui la nostra semplice guida e potrai non solo avere una splendida vacanza, ma anche aiutare la natura allo stesso tempo…!



Santa Maria di Leuca (photo: Il Sentiero della Natura)
1) Scegli opportunamente la tua destinazione: 

Quando per le tue vacanze ti sposti in aereo stai contribuendo alle notevoli emissioni di anidride carbonica (CO2), causa principale del cambiamento climatico.
Cerca di scegliere delle vacanze vicine a casa tutte le volte che puoi, o scegli delle località che puoi raggiungere con altri mezzi di trasporto. [...]  Ricorda che lo stesso importante problema del pesante carico di emissioni di CO2 dovuto ai viaggi aerei riguarda anche tutti i nostri spostamenti di lavoro e quelli legati al trasporto delle merci. 
Anche in questo caso scegli i mezzi di trasporto a minor impatto tutte le volte che puoi.

2) Come muoverti:

Se proprio devi viaggiare in aereo, puoi calcolare le emissioni di CO2 corrispondenti al tuo viaggio e scegliere alcuni modi di compensare l’impatto determinato dal tuo viaggio e contribuire a rallentare il riscaldamento globale acquistando dei crediti di energia rinnovabile.
Cerca di non prendere auto a noleggio dagli aeroporti, ma di muoverti con i mezzi pubblici, taxi compresi e meglio che mai i treni, tutte le volte che puoi.
Se devi viaggiare in automobile spegni il motore quando sei in sosta o bloccato nel traffico, risparmierai carburante e contribuirai meno alle emissioni di CO2.
Noleggia la bicicletta, non solo sono ecologiche ed economiche, ma sono anche un’occasione per immergersi nel paesaggio, con i suoi colori, profumi e suoni…

Fai una passeggiata! Abituati a gironzolare a piedi, nelle città o in natura, puoi scoprire qualcosa di speciale sul posto in cui ti trovi, percorrendolo a passo lento.
Riduci gli impatti delle tue attività in vacanza evitando sports che hanno un forte impatto sull’ambiente, fai attenzione in particolare a tutti gli sports che prevedono l’uso dei motori e il consumo di carburanti e di acqua in quantità.


3) Scegli il posto giusto in cui stare:

Scegli strutture ricettive che hanno adottato adeguate misure di trattamento dei rifiuti, che riciclano i materiali e fanno la raccolta differenziata, che dispongono di sistemi ad alta efficienza energetica e, dove possibile, che usano fonti di energia sostenibili e rinnovabili. [...]



4) Mentre sei lì...:

Cerca gli itinerari e gli operatori di ecoturismo. Molti Tour Operator ora propongono vacanze che supportano lo sviluppo sostenibile, che cercano di non avere un impatto negativo sul territorio e sull’ambiente e permettono una positiva ricaduta economica dei proventi del turismo sulle comunità locali. Cerca di assicurarti della serietà dei progetti e degli operatori stessi che li promuovono.

Rispetta l’ambiente, resta sui sentieri e sui percorsi segnalati, soprattutto all’interno delle aree protette. Non portar via nessuno degli elementi naturali come souvenir: né piante, né rocce, né conchiglie, né tantomeno animali. Non lasciare mai rifiuti di alcun genere.
Cerca di consumare quantità limitate di acqua, scegli una doccia veloce anziché il bagno. Scegli tutte le volte che puoi contenitori riutilizzabili per l’acqua e se è possibile nel luogo della tua vacanza scegli di bere acqua di fonte o d’acquedotto anziché comperare acqua in bottiglia. Scegli bottiglie di vetro e con vuoto a rendere anziché bottiglie di plastica tutte le volte che puoi.

Limita il più possibile l’uso di energia elettrica inclusa quella per l’aria condizionata e per la produzione di acqua calda. Spegni le luci e assicurati di aver chiuso i rubinetti quando esci dalla tua stanza d’albergo.
Riduci al minimo anche l'uso di prodotti detergenti sia per l’igiene personale che per la biancheria, rinuncia al cambio quotidiano degli asciugamani e delle lenzuola.
Presta attenzione ai rifiuti particolari derivanti dall’igiene personale, non gettare mai nulla nel WC…per non ritrovarteli poi sulla spiaggia!

Ricicla giornali, riviste e i contenitori delle bevande e abituati a ridurre al necessario il tuo uso di sacchetti di plastica e di imballaggi per gli alimenti. Anche al supermercato prova a chiedere al commesso di contenere il numero degli imballaggi per i tuoi acquisti di prodotti freschi.
5) Tornando a casa:

Alcuni souvenir alla fin fine possono costare in termini ecologici molto più di quanto tu non li abbia pagati: pensaci due volte prima di acquistare qualunque oggetto naturale, fatto con parti di animali o piante, conchiglie, avorio o corallo. Tra l’altro oltre che colpire specie a rischio il loro possesso potrebbe essere illegale. [...]

PDF: I Souvenir Vietati.


 

Anche in vacanza restate sul sentiero della natura....


L'aria che respiriamo è, in alcune zone del pianeta, tra i peggiori 'veleni' col quale entriamo in contatto.
Cosa possiamo fare per migliorare la qualità dell'aria del pianeta? Prestare attenzione ad alcuni accorgimenti, che se adottati da un numero sempre crescente di persone rispettose dell'ambiente e di se stesse potrebbero contribuire a migliorare la qualità dell'aria che respiriamo tutti.
Il nostro non è il periodo storico peggiore per l'inquinamento atmosferico, non in alcune parti del mondo almeno, dove l'industrializzazione sfrenata ha preso piede con il tempo e magari prendendo atto delle nuove direttive in materia di sostenibilità ambientale ed ecologia.
Nell' America industrializzata ed in gran parte dell' Europa, negli anni 70 l'aria, era diventata davvero un veleno. Ancora ora strascichi di quell'inquinamento si manifestano in tumori e malattie degenerative concentrati in precise zone del pianeta e non in altre.
Qualcosa si iniziò a fare quindi fin da allora, cosicché oggi la situazione è sì grave, ma gadualmente può essere migliorata con la collaborazione di tutti i paesi insieme ai cittadini consapevoli, che vanno certamente motivati e sostenuti anche e soprattutto dalle istituzioni... oltre che dai bloggers.

Secondo la direttiva europea i maggiori inquinanti, per i quali sono previste soglie limite e sistemi di valutazione, sono:

- L' anidride solforosa, il biossido di zolfo
- Il diossido di azoto e gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo

- Il benzene
- Il monossido di carbonio
- L'ozono
- Idrocarburi policiclici aromatici (PAH), il cadmio, l'arsenico, il nickel ed il mercurio
- Polveri sospese totali (PTS)



COSA PUOI FARE TU PER MIGLIORARE LA QUALITA' DELL'ARIA


Imprese
Se hai un'impresa, un'azienda o una fabbrica rispetta le leggi (perché le soluzioni ci sono) ed evita di utilizzare prodotti inquinanti. Controlla le emissioni della tua fabbrica ed usa i controlli per migliorare la qualità della tua zienda.
Occupati soprattuto dello smaltimento differenziato delle sostanze che utilizzi e degli oggetti d'uso per il tuo lavoro. Siano essi macchinari che batterie stilo! I gas prodotti dalla combustione indifferenziata dei rifiuti intaccano notevolmente la qualità dell'aria che respiriamo.

Spostamenti
Utilizza i mezzi di trasporto solo quando sono realmente necessari. Prediligi i mezzi pubblici o ancor meglio la bicicletta laddove è possibile. L'Italia a livello urbanistico e di trasporto pubblico non facilita il cittadino responsabile, non esistono molte piste ciclabili ed i mezzi pubblici funzionano a 'città alterne', ma le soluzioni si trovano. Consigliamo vivamente l'articolo Incastrati nel traffico (e non solo), su un'importante inchiesta della trasmissione Report.
Car Sharing - Un sistema come il Car Sharing si sta diffondendo sempre più nelle grandi città e potrebbe risultare un compromesso interessante per chi non vuole rinunciare alla macchina.
Bike Sharing - Esiste anche il Bike Sharing in molte città italiane. Il sistema è lo stesso del car sharing: si prende 'il mezzo in affitto' in un punto della città e lo si lascia in uno degli appositi punti bike sharing in (quasi) qualsiasi altra zona della città.

Se proprio non puoi rinunciare all' Automobile
- Fai controllare i gas di scarico della tua automobile nelle officine autorizzate (quelle con il Bollino Blu). Fai sempre le revisioni e 'stai in regola': ne guadagnerà la macchina in prestazioni e contribuirari a migliorare la qualità dell'aria.
- Evita di farti prendere dalla spasmodica usanza tutta italiana di cambiare macchina in continuazione... è out! E' un sistema che ti ha incastrato. Così facendo sei provinciale e stai sostenendo un mercato che senza te andrebbe in fallimento com'è giusto che sia, visto che in America e nel resto d'Europa la gente non passa più le ore nel traffico, ma su efficientissimi mezzi pubblici, guadagnandone in serenità, tempo, salute e ovviamente qualità dell'aria.
- Acquista un' auto ecologica il prima possibile e non cambiarla dopo due anni, non ha senso se non per alimentare una cattiva abitudine che non ha nulla a che fare con l'ambiente e con la tua salute.

La casa
Per la casa abbiamo scritto alcuni articoli nella sezione 'Sostenibilità Ambientale'. Segnaliamo come approfondimento sul discorso della qualità dell'aria un articolo sul Risparmio e la Sostenibilità ed uno sui Materiali per la Bioedilizia
Il risparmio idrico ed il risparmio energetico influiscono direttamente o indirettamente sulla qualità dell'aria che respiriamo. In linea generale è bene usare elettrodomestici a norma e occuparsi soprattutto del loro corretto smaltimento, informandosi sulle norme che spesso coinvolgono i negozi di elettrodomestici o i comuni, per aiutare il cittadino nelle operazioni di smaltimento.

L'Alimentazione
Scegli di mangiare alimenti a basso impatto ambientale, alimenti che si trovano in filiere corte, biologici o prodotti in aziende biodinamiche (quelle a minor impatto ambientale). Punta all'autoproduzione più che puoi, utilizza i Gruppi di Acquisto Solidale per gli acquisti, mangia cibo vero! Il vantaggio dell'attenzione posta sull'alimentazione è immediatamente visibile anche in termini di qualità del cibo e quindi della salute.
Informati, anche qui sul Sentiero, su quegli alimenti ad alto impatto ambientale come carne e latte ed evitali. Inoltre le alternative a questi alimenti sono straordinarie e non reggono nessun mercato sfrenato che non tiene conto del consumatore.

Gli acquisti
Qualsiasi sia il tuo stile, qualsiasi siano le tue abitudini per gli acquisti, ricorda: puoi sempre scegliere.
Specialmente per i prodotti per l'igiene della persona che per i prodotti per la pulizia della casa è molto semplice scegliere prodotti ecologici a prodotti inquinanti.
- Per l'igiene della persona si evitano così prodotti chimici pieni di petrolio ed altri veleni, ne guadagna quindi anche la nostra pelle, la sua e la nostra salute. Usa dunque prodotti bio ed ecologici.
- Per la casa usa prodotti ecologici che ti permetteranno anche di non 'intossicarti indoor', tra le tue mura di casa e con le tue stesse mani. Compra di ecologico: detersivo per i panni, ammorbidente, sbiancanti naturali, detergenti vari, dentifricio, detergenti per i pavimenti e per le superfici, profuma ambienti, etc..

Questi solo sono alcuni degli accorgimenti che ognuno di noi può adottare per migliorare la qualità dell'aria che tutti respiriamo e che invece di essere fonte di vita, contribuiamo con atteggiamenti sbagliati a rendere un nemico dal quale difenderci... assurdo!


Un esempio italiano: Pianura Padana e qualità dell'aria:
Campagna di monitoraggio ARPAV
Rilevazioni eseguite a Trebaseleghe, in Piazza Marconi, nei periodi:
07 giugno 2008 – 26 giugno 2008
12 novembre 2008 – 08 gennaio 2009
Clicca sull'immagine per ingrandirla.

Video-Inchiesta sui Rifiuti Elettronici

scritto da BRUNIVERSO 25/07/10 1 commenti

Dal sito italiano di Greenpeace, articolo sulla video-inchiesta dedicata ai rifiuti elettronici e alla consueta, insopportabile negligenza italiana in merito alle questioni ambientali:


Lo smaltimento dei rifiuti elettronici e 
l'impiego di sostanze chimiche pericolose
nella produzione di prodotti tecnologici 
come personal computer e cellulari 
rappresentano una vera e propria 
EMERGENZA AMBIENTALE


ROMA — Nuova video-inchiesta sulla raccolta dei rifiuti elettronici in Italia: a distanza di un mese dalla partenza del decreto "uno contro uno"
(D.M. 65/2010) 
i rivenditori ancora non adempiono all'obbligo di ritiro – a titolo gratuito - del vecchio apparecchio elettronico.




Da anni denunciamo che gran parte delle apparecchiature elettroniche prende ancora la strada dello smaltimento in discarica, o presso inceneritori o, addirittura, dell'esportazione illegale nei Paesi in via di sviluppo.
Con la scusa di acquistare un nuovo articolo tecnologico (pc, televisore, frigorifero, ecc.) abbiamo telefonato a nove grandi rivenditori a Milano, Roma e Napoli e ci siamo poi recati in altri tre negozi della capitale con telecamera nascosta.

Dieci rivenditori sui dodici intervistati non risultano completamente in linea con la nuova normativa.
Alcuni rivenditori non adempiono alla legge, perché il costo della consegna del prodotto nuovo è stato maggiorato così da includere il ritiro del vecchio articolo, come dichiarato dai commessi. In altri casi, i costi di consegna del nuovo prodotto e di ritiro del vecchio sono ancora distinti fra loro, e viene chiaramente indicato che il ritiro non è gratuito.
A eccezione di Milano, dove il ritiro è partito gratuitamente, a Roma e Napoli sembra regnare la discrezionalità del rivenditore piuttosto che il rispetto della legge.
Eppure l'obbligo del ritiro gratuito "uno contro uno" è in vigore da 5 anni, sebbene l'obbligo effettivo sia arrivato solo ora con il decreto Semplificazione. C'era tutto il tempo per adeguarsi!

Ancora una volta, quindi, è il consumatore a non essere tutelato.
Il cliente, infatti, si trova a pagare due volte: una al momento dell'acquisto (pagando l'eco-contributo RAEE per lo smaltimento che è già incluso nel prezzo), l'altra al momento del ritiro del vecchio articolo.
Pagare due volte è una truffa. Stiamo verificando se ci sono gli estremi per un'azione legale. Ma è la gestione dei nostri rifiuti elettronici che deve migliorare. Sono scarti pericolosi e in rapido aumento che richiedono una particolare attenzione.
Greenpeace


La video-inchiesta su You Tube: Video-Inchiesta sui Rifiuti Elettronici.


Spieghiamo come 
prevenire e curare le punture 
di zanzara coi rimedi naturali

Notti passate in bianco, prurito intenso, piccole infezioni.
Questo il fastidioso rituale estivo che si ripete ogni anno in buona parte del nostro paese a causa delle zanzare! Un piccolo insetto che si nutre del sangue dei mammiferi e per favorire il proprio 'lavoro' inietta un veleno anticoagulante e irritante in grado di favorire l'asportazione del prezioso nutrimento.

Al di là di quanto possa apparire le zanzare sono insetti particolarmente selettivi che individuano la propria preda in base a fattori non del tutto chiari. Certamente influsicono le 'emanazioni' della pelle, odore e colore principalmente. Non è quasi mai rischiosa se non in rari casi di allergia in cui si può verificare una reazione particolarmente intensa, in questo caso si parla di shock anafilattico ed è necessario rivolgersi immediatamente a un pronto soccorso.

Esiste sul mercato un' interminabile offerta di 'armi' per contrastare il fenomeno: spray repellenti, spirali da bruciare, fornelletti elettrici con pasticche sino ad arrivare alle racchette elettriche con cui folgorare le malcapitate. Si tratta dal nostro punto di vista di soluzioni poco sostenibili, spesso altamente tossiche.
Autan, Off e Vape tanto per non fare nomi contengono DEET, un potentissimo pesticida che potrebbe causare problemi di salute a lungo termine, la sostanza è già stata vietata ai bambini sotto ai 2 anni. E se fa male a loro non è che farà meglio agli adulti!

Inoltre noi siamo anche più fortunati delle povere zanzare allontanate con così tanta irrazionalità e possiamo scegliere soluzioni certamente più rispettose dell'ambiente, dell'essere umano e delle zanzare stesse.
La natura infatti ci mette a disposizione rimedi efficacissimi sia in termine di prevenzione che di cura. Nondimeno c'è da fare attenzione perchè ci sono metodi 'della nonna' che pur essendo naturali non sempre si rivelano una soluzione salutare.


PREVENZIONE E RIMEDI NATURALI 'CON' LE ZANZARE

Come accennavamo le zanzare selezionano il proprio donatore di sangue in base a diversi fattori uno dei principali sembra essere l'olfatto. E' infatti con un'alterazione del profumo cutaneo che da sempre l'uomo cerca di allontanare i fastidiosi insetti estivi.

Tra gli olii essenziali troviamo i più potenti repellenti per insetti ma pochi tra questi possono essere utilizzati per uso topico. Sempre negli olii essenziali possiamo individuare rimedi ottimali per lenire prurito, bruciore ed evitare infezioni in caso di punture.

PREVENZIONE E RIMEDI ZANZARE: Olio essenziale di Lavanda
E' la soluzione da tenere sempre a portata di mano: in caso di puntura si possono applicare 1 o 2 gocce direttamente sulla zona interessata e in pochi minuti si avvertirà il beneficio. Va da sè che prima si interviene più possibilità di azione ha l'essenza. La lavanda è anche un discreto repellente pertanto è possibile 'difendersi' preparando una miscela di olio vegetale, 100 ml, cui aggiungere 12 gocce di lavanda da spalmarsi sulle zone esposte più a rischio.


PREVENZIONE E RIMEDI ZANZARE: Olio essenziale di Citronella
Si tratta del repellente per eccellenza, come per la lavanda si può preparare una miscela di questo tipo: 20 gocce da diluire in 100 ml di olio vegetale. Come vettore vegetale suggeriamo il jojoba, che è anche idratante e non unge eccessivamente. In alternativa si può utilizzare del burro di karitè per preparare una crema antizanzare a prova di bomba.Quanto detto per l'OE di citronella vale anche per l'OE di geranio con la differenza che in questo caso le gocce da utilizzare per 100 ml di olio vegetale saranno 30.

PREVENZIONE E RIMEDI ZANZARE: Olio essenziale di Niaouli
Come la lavanda può essere utilizzato sulle punture per calmare l'irritazione in breve tempo. Suggeriamo di utilizzare comunque la lavanda perchè molto più maneggevole da usare puro anche sulla pelle dei bambini.

PREVENZIONE E RIMEDI ZANZARE: Tea Tree Oil
Potente antisettico, antibiotico e cicatrizzante è validissimo in caso di puntura e si può applicare puro, simile alla lavanda ma certamente più aggressivo, indicato per gli adulti. Ha anche funzione repellente per cui anche per l' OE di tea tree è possibile realizzare una miscela. In questo caso si useranno 8 gocce di OE su 100 ml di vettore.

Citiamo infine anche Neem, Cajeput e Melissa, tutti Olii Essenziali efficaci nel post-puntura e l'Eucalipto, OE rinfrescante con cui realizzare impacchi di acqua fresca (12 gocce in una bacinella) in caso di punture diffuse in ampie zone del corpo. Sconsigliamo l'utilizzo di qualsiasi OE a base di agrumi (limone, arancio, mandarino, bergamotto, neroli) a causa del notevole effetto fotosensibilizzante.


Nella seconda parte di quest'articolo affronteremo  i principali rimedi 'fai da te', tramandati a torto o a ragione dalla saggezza popolare.


Negli ultimi 50 anni l'età media del menarca, lo sviluppo sessuale femminile, è passata da 14 a 11 anni.

Un salto enorme, una corsa che sembra addirittura aver accelerato negli ultimi anni. Una media di 11 anni significa che si riscontrano percentuali significative già a partire dai 7-8 anni.

Al punto che alcuni studiosi abbassano ulteriormente la soglia arrivando a considerare precoce una pubertà che inizi prima dei 7 anni! Notizie come questa fanno pensare, e molto.


COSA COMPORTA UNA PUBERTA' PRECOCE?

Maturare sessualmente prima dei 10 anni comporta dei rischi.
Sul piano psico-emotivo le bambine arrivano impreparate ad affrontare un appuntamento fondamentale della propria vita: viene 'rubato' loro proprio il tempo di cui il loro essere ha bisogno per maturare armonicamente.
La pubertà precoce, con lo sviluppo sessuale e la comparsa del primo ciclo mestruale, non coincide infatti con il corrispettivo sviluppo psicologico e mentale. Si realizza così uno sfasamento tra il fisico da adolescente (e relative pulsioni) e la personalità ancora infantile.
E' facile intuire come una tale 'disarmonia' sia contro natura e che la distanza interna che si viene a creare tra bambina e futura donna possa incidere profondamente durante tutto il corso della vita.
Anche fisicamente una pubertà anticipata espone l'organismo a rischi per la salute: un'elevata produzione di estrogeni in così tenera età potrebbe predisporre a patologie gravi in età adulta (cancro al seno e malattie cardiache).


PUBERTA' PRECOCE:
LE CAUSE SONO AMBIENTALI


Le cause di una pubertà precoce sono da ricercare in un insieme di fattori ambientali, quindi esterni.
Alimentazione, inquinamento chimico e psicologico sono i fattori sotto osservazione da alcuni anni a questa parte.
Anche lo stile di vita, sempre più sedentario sin dalla tenera età, contribuisce in maniera determinante all'alterazione dell'orologio biologico.


PUBERTA' PRECOCE: ALIMENTAZIONE

La modifica delle abitudini alimentari è considerata da anni tra le cause principali della pubertà precoce.
Uno studio diretto da Imogen Rogers della University of Brighton e pubblicato di recente sulla rivista Public Health Nutrition mette sotto accusa in particolare il consumo di carne.
Esaminando un campione di oltre 3000 bambine si è riscontrato che le bambine che mangiano assiduamente carne (8 porzioni a settimana a 4 anni, 12 porzioni a settimana a 7 anni) hanno una probabilità di sviluppo precoce più elevata del 75%. La motivazione secondo Rogers sarebbe da ricercare nell'elevato apporto di zinco e ferro (presenti nella carne), che l'organismo 'legge' come segnali favorevoli alla gravidanza. La carne, aggiungiamo noi, contiene estrogeni in abbondanza dal momento che l'industria zootecnica ne fa un largo uso per accelerare il più possibile lo sviluppo degli animali da macello.
Studi analoghi hanno messo in luce come il ricorso sempre più frequente al cibo spazzatura (fast food, pizzerie, merendine confezionate, bibite gassate e zuccherate, ecc...) sia responsabile di una sovraesposizione ai cosiddetti 'disturbatori endocrini ambientali'.
Si tratta di ormoni molto simili agli estrogeni in grado di ingannare e alterare il sistema endocrino inducendo variazioni al momento non calcolabili.
Il cibo spazzatura è anche responsabile dell'aumento di obesità infantile, altro elemento in grado di favorire uno sviluppo sessuale anticipato insieme a una scarsa attività fisica.


PUBERTA' PRECOCE E 
INQUINANTI CHIMICI

I 'finti ormoni' sono presenti anche in un ampia varietà di elementi con cui veniamo a contatto quotidianamente: pesticidi, vernici, plastiche.

I pesticidi arrivano sulle nostre tavole attraverso frutta e verdura coltivata in modo convenzionale e non biologico o biodinamico. Sono presenti anche nella carne dal momento che gli animali da macello si nutrono a loro volta di cereali 'impestati' di sostanze chimiche.
La plastica per alimenti è stata messa sotto osservazione per la presenza di una sostanza chimica, il bisfenolo A, che interferisce sulla sintesi ormonale ed è considerata tra le cause dell' endometriosi.
E ancora fenoli, ftalati e fitoestrogeni presenti nei cosmetici industriali quindi shampoo, detergenti, lozioni, profumi e deodoranti (quali? praticamente tutti quelli presenti in un supermercato), tutte sostanze che secondo alcuni ricercatori anticipano lo sviluppo mammario.


PUBERTA' PRECOCE: INQUINANTI PSICHICI

Fanno parte dei disturbatori endocrini ambientali anche gli 'inquinanti psichici'.
Un esempio? La televisione, che con i suoi modelli di comportamento le allusioni sessuali a qualsiasi orario del giorno e specialmente in fascia protetta, bombarda e 'programma' milioni di bambini (e adulti) a una visione 'erotocentrica' della vita.
Una quotidiana frequentazione di questi messaggi può 'ingannare' ipotalamo e ipofisi, le aree cerebrali preposte alla secrezione degli ormoni che attivano le funzionalità di ovaie e testicoli (gonadotropine). L'ipotalamo infatti è direttamente collegato alla corteccia cerebrale visiva e risponderebbe a questa stimolazione 'adeguandosi', ovvero accelerando l'orologio biologico dell'organismo.




L'intervista di oggi è a Sauro Martella. 
Che con sua moglie Renata Balducci ha creato il più importante e seguito blog della cucina Vegan in Italia: Veganblog.it

Estratto dalla pagina Chi Siamo di Veganblog:

"Un Blog di ricette Vegan non è necessariamente dedicato a chi ha già fatto questa scelta, ma è anche e sopratutto una porta aperta a chi ha il desiderio di approfondire l’argomento o la semplice curiosità di conoscere il mondo di chi ha fatto una scelta basata innanzitutto sul rispetto della vita e sul rifiuto della violenza.

Molti resteranno stupiti nel constatare come cucinare e mangiare Vegan non sia un’esperienza nè strana, nè necessariamente esotica… Ma sia invece un normalissimo modo di nutrirsi in maniera sana, gustosa ed equilibrata anche in totale rispetto di ciò che la nostra cultura mediterranea ci insegna attraverso lo straordinario panorama di ricette regionali che la nostra penisola può offrire in maniera assolutamente unica nell’intero panorama mondiale."

Dopo il successo italiano Veganblog.it è diventato la punta di diamante del principale network di blog di ricette Vegan in Europa composto da VeganWIZ.com (inglese), VeganWIZ.fr (francese) e VeganWIZ.es (spagnolo)…

Il risultato raggiunto è di avere ogni giorno decine di ricette nuove che vanno a comporre un archivio di migliaia di ricette Vegan con fotografie ed istruzioni. Ogni mese vengono viste su Veganblog oltre un milione di pagine.




IL SENTIERO DELLA NATURA INTERVISTA SAURO MARTELLA DI VEGANBLOG.IT



Il Sentiero della Natura: Ciao Sauro, grazie per averci concesso questa intervista e grazie al tuo socio Cesare che ci ha messo in contatto con te. La prima questione sulla quale vorremmo porre l'attenzione è: quali sono i punti di forza ed i punti più deboli di una cucina vegana al 100%.
Sauro Martella: Grazie a voi, quando si tratta di divulgare informazioni circa gli aspetti positivi di una scelta Etica e Vegan, sono sempre a disposizione…
Per quanto riguarda gli aspetti negativi di una cucina vegan, sinceramente non ne vedo se non il fatto obiettivamente “complicato” di cercare di vivere e cucinare normalmente in una società che di fatto ha rifiutato questa normalità per rifugiarsi nell’ipocrisia e nell’incapacità di percepire i diritti degli altri esseri viventi.
Vale invece la pena di soffermarsi sugli aspetti positivi che sono infiniti. Tralasciando gli aspetti di un maggior equilibrio nutrizionale e quindi di una maggiore salute generale, secondo me va sottolineato come nutrendosi in modo Etico e Vegan si ottenga innanzitutto la consapevolezza di non far del male al tuo prossimo, ma anche la gioia di cucinare ingredienti sani e naturali con una varietà infinita di possibilità che rendono la scelta vegan un inesauribile fonte di sorprese. Da quando sono Vegan (ormai tanti, tanti anni), la mia passione per la cucina ha potuto scoprire possibilità inaspettate nella varietà e nella particolarità degli ingredienti.


SN:  Quali relazioni riscontri tra alimentazione vegana e comportamento?
SM: Non so se sia possibile associare modelli comportamentali a modelli nutrizionali. So che c’è chi afferma che un’alimentazione a base di carne aumenta l’aggressività, ma non mi stupirei se tutto si riducesse al fatto che chi ha scelto di eliminare la sofferenza dal proprio piatto , avendo fatto una scelta Etica ed intelligente, sia ovviamente predisposto ad usare il cervello e questo non può che portare al rifiuto dell’aggressività e ad una maggiore consapevolezza…


SN: Le nostre riflessioni ruotano di sovente sul latte ed i suoi derivati. Riteniamo che gli interessi economici abbiamo superato di gran lunga la garanzia alla salute dei consumatori. Tu cosa ne pensi?
SM: Questo è fuori di dubbio. Che il latte della mucca sia un “alimento” dannoso e non adatto all’ alimentazione umana è risaputo, ciononostante non è raro trovare ancora medici poco informati che continuano a ritenere che il latte rafforzi le ossa (chi ha studiato seriamente questi aspetti sa che è vero esattamente il contrario) o che sia necessario per le donne mangiare tanta carne per mantenere i giusti livelli di ferro (anche in questo caso è vero esattamente il contrario). Il fatto è che se un medico si informa documentandosi in maniera seria su fonti scientifiche ufficiali, viene a sapere la verità, ma se invece continua a ripetere ciò che gli è stato insegnato molto tempo fa senza documentarsi e opera semplicemente seguendo i modelli alimentari proposti oggi dalla televisione, è chiaro che il risultato sarà un medico che darà informazioni sbagliate ai propri pazienti.


SN: Ci spieghi perché è comunemente diffusa l'idea che una cucina vegana sia povera di ferro?
E come è possibile non intaccare i valori del ferro attraverso una sana dieta ragionata?
SM: Questo è un aspetto sarebbe a dir poco divertente se non fosse per il fatto che ha a che fare con la salute delle persone. La folle idea che l’alimentazione Vegan sia povera di ferro ce l’hanno i non Vegani. Basterà chiedere ad un Vegan che controllava i suoi livelli di ferro prima e dopo la decisione di diventare Vegan, per accorgersi che è proprio eliminando parti animali dalla propria dieta, che si ristabiliscono i livelli e gli equilibri che permettono al nostro organismo di utilizzare il ferro del tipo giusto e della quantità necessaria, proprio come è in grado di fare una “macchina” ben funzionante perché non intasata da sostanze inevitabilmente tossiche. Penso che proprio chi ha problemi relativamente al ferro, troverà giovamento anche in tempi rapidi nel trasformare in Vegan la propria alimentazione. Ovviamente se ci sono particolari patologie, sarà sempre meglio consigliarsi con un medico vegan. Grazie al cielo ormai ce ne sono tanti.


SN: Perché nonostante non esista medico, dietologo o naturopata che suggerisca di consumare carne regolarmente se ne fa un così largo uso? E' solo una questione fisica o anche psico-emotiva?
In sostanza da cosa pensa siano mosse le persone che hanno un atteggiamento di dipendenza dalla carne?
SM: Penso che tutto ciò sia da ricondurre alle normali dinamiche del comportamento umano. Ogni variazione, anche la più semplice e vantaggiosa, ha sempre bisogno di tempi ampi per avere luogo, anche contro ogni logica. Questo principio trova riscontro anche nella fisica… Si chiama inerzia. Ovviamente ci sono anche interessi economici enormi ed una cultura generale non troppo alta che impedisce alla maggior parte delle persone di usare la propria razionalità, preferendo seguire ciò che fanno tutti gli altri (anche questo è un modello di comportamento assolutamente normale in ogni società che appunto tende ad auto proteggersi formando il “gregge” ed autolimitando le iniziative personali).


SN: Perché sei felice quando sei felice?
SM: Più che la felicità, preferisco riferirmi alla serenità. Sono due cose diverse. Ma tutte e due, possono darti la forza e la motivazione per aiutare chi felice o sereno non è… Essere positivi e sereni può concretamente darci la forza di affrontare ogni situazione e risolverla al meglio a vantaggio di tutti.


SN:  Grazie Sauro per le tue risposte, per aver condiviso il tuo sapere e la tua esperienza. 
Ti auguriamo il meglio per tutti i progetti dei quali sei partecipe. Progetti che aiutano i navigatori del web, noi compresi, a discernere e riorganizzare la moltitudine di informazioni discordanti su certi argomenti, sulla nostra salute in particolare.
SM: Grazie a voi… Non so se ho poi tutto questo “sapere”… Ma sinceramente qualche “esperienza” si, penso di averla e cerco di condividerla al meglio…
Buona vita.








La Johnson & Johnson, nota multinazionale che produce farmaci, apparecchiature mediche e prodotti per la cura personale, ammette di pagare medici affinchè promuovano i propri prodotti durante le conversazioni coi pazienti.

Lo rende noto il Wall Street Journal, rivelando che l'azienda ha  pubblicato sul proprio sito i dati relativi agli investimenti destinati a questo 'tipo' di marketing.

Non si tratta, come era sembrato in un primo momento, di un atto di 'trasparenza' volontario.

Johnson & Johnson infatti ha convenuto di rendere pubblici questi dati in accordo con il governo americano a parziale risarcimento di una frode quantificata in 2,3 miliardi di dollari (frode legata a prescrizioni forzate di farmaci non idonei o non autorizzati dalla FDA).
Al momento non è ancora noto l'ammontare complessivo delle 'donazioni' effettuate al corpo medico sebbene si parli di cifre tra i 20 e i 25 mila dollari per medico al trimestre.

Purtroppo niente di nuovo sotto il sole, l'avidità e gli interessi economici impongono la loro 'legge' anche in ambiti in cui i valori guida dovrebbero rimanere integri.

E voi, cosa ne pensate? 
Visitate l'area commenti appena sotto l'articolo e se vi fa piacere lasciate il vostro contributo.





Un'alimentazione naturale e consapevole è in grado di contribuire in modo significativo non solo al benessere della persona ma anche a quello del nostro pianeta.

E' questo il messaggio lanciato durante il convegno internazionale Alimentazione e Ambiente: sano per te, sostenibile per il Pianeta”, organizzato a Milano dal Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN).

Per la prima volta è stata presentata la Doppia Piramide Alimentare, un modello unificato che concilia le esigenze di un'alimentazione sana ed equilibrata con il rispetto e la protezione dell'ambiente.

Il Sentiero della Natura, invitato da Cristiano Callegari dell'agenzia Ambito5, ha partecipato via streaming al convegno. Ecco una nostra sintesi dei contenuti presentati durante l'evento.


CONVEGNO BCFN: LA PIRAMIDE ALIMENTARE RADDOPPIA!

La Piramide Alimentare nasce in America negli anni '70, sulla scia degli studi di Ancel Keys, fisiologo americano che per primo introdusse il termine 'dieta mediterranea'. Si tratta di uno strumento consolidato, di facile lettura e utilizzo.

Alla base della Piramide Alimentare sono posizionati gli alimenti per i quali è indicato il consumo più frequente. Al vertice gli alimenti che andrebbero consumati meno spesso. Dal basso verso l'alto incontriamo quindi cereali integrali, frutta, ortaggi (freschi, di stagione e possibilmente biologici) e poi legumi, frutta secca e semi oleosi. Più in alto alimenti il cui consumo andrebbe moderato. Ecco quindi gli alimenti di origine animale: latticini, carni bianche, uova e pesce. Fino al vertice in cui svettano carni rosse, cereali raffinati e dolci il cui consumo andrebbe limitato al massimo.

La novità presentata al convegno del BCFN è la Doppia Piramide Alimentare, un modello unificato che concilia le esigenze di un'alimentazione sana ed equilibrata con il rispetto e la protezione dell'ambiente.

In questo modello la tradizionale piramide alimentare è affiancata da dalla piramide ambientale.
Nella Piramide Ambientale (rovesciata) è rappresentato l'impatto ambientale degli alimenti.

L'impatto ambientale è stato calcolato sulla base dell'intero ciclo di vita dell'alimento: coltivazione/allevamento, lavorazione, trasporto, distribuzione e smaltimento degli scarti. I parametri utilizzati sono: Carbon Footprint (emissioni di gas a effetto serra), Water Footprint (consumo di risorse idriche), Ecological Footprint (sfruttamento del suolo).

Ciò che emerge in modo evidente è che i cibi che costituiscono la base di un'alimentazione corretta sono anche i più sostenibili per il pianeta. Risalendo verso il vertice (carni rosse e dolci) si osserva come gli alimenti meno indicati per la nostra salute siano, neanche a farlo apposta, i peggiori anche in termini di impatto ambientale (si legga in proposito il nostro articolo L'acqua ed il consumo di carne).

Una sovrapposizione pressochè perfetta che porta a una semplice conclusione: ciò che fa bene all'organismo uomo fa bene anche all'organismo terra. E viceversa!


CONVEGNO BCFN: RELATORI ED INTERVENTI

Al convegno hanno partecipato ospiti nazionali e internazionali di grande prestigio:

- Mathis Wackernagel (presidente del Global Footprint Network),
- Gianfranco Bologna (direttore scientifico Wwf Italia) ,
- Andrea Boltho (economista presso il Magdalen College dell'Università di Oxford),
- Barbara Buchner (direttrice del Climate Policy Initiative di Venezia),
- Corrado Clini (direttore generale del ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio),
- Camillo Ricordi (chirurgo e scienziato dell'Università di Miami), 
- Carlo Alberto Pratesi (Università Roma Tre),
- e in videoconferenza il grande Jeremy Rifkin (economista, attivista, saggista e presidente della Foundation on Economic Trends).


I vari interventi hanno sottolineato il valore della cosiddetta dieta mediterranea, modello che più si avvicina al profilo della piramide alimentare. Questo modello, secondo Rifkin, andrebbe incentivato ed esportato il più possibile in tutto il mondo. 
La sua impronta ecologica risulta essere inferiore alla metà rispetto a quella che caratterizza, ad esempio, il regime alimentare statunitense (basato su un consumo prevalente di carne, dolci e alimenti confezionati ricchi di grassi insaturi e conservanti). Rifkin ha sottolineato ancora una volta l'enorme impatto ambientale della produzione di carni da allevamento: impatta per il 18% sulla produzione di gas serra a livello mondiale, impegna il 40% delle aree agricole disponibili per saziare gli animali anzichè le persone.
Ne deriva un paradosso: nei paesi ricchi sempre più gente si ammala e muore a causa di un'alimentazione eccessiva, nei paesi poveri sempre più gente muore di fame perchè le risorse agricole sono destinate agli allevamenti animali...

Anche in un paese come l'Italia, le facili tentazioni del cibo spazzatura (veloce, economico e in grado di creare dipendenza) stanno togliendo spazio al dosato equilibrio nutrizionale della dieta 'povera' dei nostri nonni. L'economista Andrea Boltho, a questo proposito, ritiene necessario un coinvolgimento delle istituzioni affinchè si facciano promotori di campagne di diffusione a favore della dieta mediterranea.
L'opinione pubblica è infatti sempre meno incline a modificare le proprie abitudini alimentari e questo è in larga parte dovuto all'incessante 'programmazione' cui è sottoposta sin dalla primissima infanzia (come ci descrive molto bene la dott.ssa Antonella Randazzo nel suo libro Bambini Psicoprogrammati).

Boltho nel suo intervento arriva persino ad auspicare una tassazione per gli alimenti a rischio!
Questa provocazione è molto pertinente: la spesa sanitaria dei paesi più industrializzati (ma anche, purtroppo, dei paesi in via di sviluppo) risulta infatti più che decuplicata negli ultimi vent'anni e questo è dovuto principalmente alla diffusione (premeditata?) di modelli alimentari profondamente errati.
L'aumento esponenziale di malattie come il diabete, ipertensione, obesità e tumore compromette la qualità della vita di milioni di persone e mette al tappeto le economie nazionali (a vantaggio di chi..?).


CONCLUSIONI: A NOI LA SCELTA!

La soluzione è a portata di mano, dobbiamo solo ricordarci da dove veniamo e come siamo fatti! Occorre divulgare e informare il più possibile, come dice Rifkin. Perchè la salute della persona e dell'ecosistema sono strettamente legate a scelte individuali e si possono compiere scelte più consapevoli se si è meglio informati.
Non ultimo: il potere economico della singola scelta è enorme. Ogni acquisto che facciamo, e non solo in ambito alimentare, ha un impatto su di noi e ciò che ci circonda.
Prima di aprire il portafoglio potremmo chiederci semplicemente: dove stanno andando i miei soldi? Cosa sto 'alimentando' con la mia scelta? Qualcuno, altrove, potrebbe subirne le conseguenze?
Migliorare il valore e la qualità delle proprie scelte è una possibilità quotidiana, alla portata di tutti.


Hemp-Fu: il Tofu di Canapa

scritto da BRUNIVERSO 07/07/10 4 commenti



Dei semi di canapa abbiamo argomentato nell'articolo Semi di Canapa: un concentrato di salute dalla naturaQui parliamo dell' Hemp-Fu, il tofu di canapa. 
L' Hemp-Fu è un alimento molto nutriente e dalle proprietà meravigliose.


Valori Nutrizionali

100g di Hemp-Fu (170 kcal)

- 16 g di proteine
- 6 g di grassi
- 13 g di carboidrati
- 10.7g di fibre


(nelle immagini il nostro primo hemp-fu 'confezionato')
HEMP-FU

Coi semi di canapa si prepara l'Hemp-Fu, il tofu di canapa. 
Pur avendo un aspetto molto simile a quello del tradizionale tofu di soia, il tofu di canapa presenta proprietà organolettiche del tutto singolari.
Ha un gusto più marcato (del resto sfido a trovare un gusto più 'astratto' di quello del tofu di soia!) e si presta per la preparazione di insalate, creme dolci o salate da spalmare o ancora 'saltato' in padella.

Si tratta di un alimento molto ricco con un significativo contenuto in proteine, grassi, carboidrati e soprattutto fibre. Questa 'alchimia' lo rende un alimento veramente completo.
Nel dettaglio: 100g di tofu di canapa apportano 170 kcal, 16g di proteine, 5.9g di grassi, 12.9g di carboidrati e ben 10.7g di fibre.




PRODUZIONE HEMP-FU


Come da schema a destra (tratto dal sito Armoniaebonta.it) per produrre l'Hemp-Fu si parte macinando e filtrando i semi di cannabis sativa (canapa seeds). 
Questi devono essere stati precedentemente messi a mollo per qualche ora. Estratto quindi il primo liquido dai semi, possibilmente con macinatura meccanica a freddo, lo si fa bollire. 
Si aggiunge successivamente del sale Nigari e si passa alla cagliatura. 
Il caglio viene pressato per essere poi fatto riposare ed asciugare.
La fase successiva, la fase finale, è la formatura ed eventualmente il confezionamento dell' Hemp-Fu ottenuto. 


I metodi di preparazione in cucina sono molteplici, sul web una vasta gamma di ricette a base di Hemp-Fu può aiutare ad avere qualche idea per una ricetta dal notevole apporto nutrizionale e dal gusto sorprendente.




PROPRIETA' NUTRIZIONALI DELL'HEMP-FU

Gli alimenti prodotti a partire dai semi di canapa vantano proprietà nutrizionali eccezionali.
In un solo alimento si concentrano proteine, fibre, carboidrati e grassi in un rapporto equilibrato e ideale per l'alimentazione umana.

Il tofu di canapa è un alimento consigliato per:

- un buon apporto proteico (particolarmente indicato ai ragazzi nella fase dello sviluppo e agli atleti),
- un basso contenuto di aminoacidi solforati, dannosi per la mucosa intestinale,(certamente il miglior profilo aminoacidico in campo vegetale, anche rispetto ai legumi),



- la presenza contemporanea ed equilibrata di tutti gli aminoacidi essenziali 
- tra gli aminoacidi essenziali va sottolineata la presenza di lisina e metionina (scarsamente presenti invece in ortaggi, cereali e legumi),
- notevole presenza di fibre che contribuiscono alla motilità intestinale e al metabolismo di zuccheri e colesterolo, riducendo il rischio di diabete e di ipercolesterolemia.

Un dato interessante è proprio quello relativo alla concentrazione di fibre del tofu di canapa, superiore rispetto a legumi, cereali e tofu di soia.
Per finire, la canapa è naturalmente priva di glutine pertanto l'Hemp-Fu è molto indicato sia a chi presenti allergie alle proteine della soia, sia a chi soffra di celiachia o intolleranza al glutine (in generale tutti i preparati alimentari a base di canapa sono indicati per i celiaci).



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