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Se non è in dispensa non finirà nello stomaco!

scritto da BRUNIVERSO 23/05/10

'Occhio non vede, gola non duole'
(Francesca G.)


Condividiamo quest'articolo del Corriere della Sera sul Sentiero perché rispecchia molte delle nostre riflessioni sull'alimentazione.

In particolare fa riflettere su come non esista una cattiva alimentazione, ma soltanto cattive abitudini alimentari. Se cambiano le condizioni che creiamo intorno a noi, in modo naturale cambieranno anche i nostri atteggiamenti.

Indurre amorevolmente e con le dovute accortezze un comportamento sano, attraverso strategie logiche e motivazioni di cuore, è il modo più naturale e semplice per migliorare la qualità della nostra dieta, la qualità della nostra vita in ogni campo.



La dieta «lontano dagli occhi, lontano dallo stomaco»

Modificare l'organizzazione della cucina
può contribuire significativamente
al successo di un regime alimentare

Milano - Il concetto base di due ricerche presentate da Brian Wansink al congresso Experimental Biology 2010 di Anaheim, in California, è semplice e molto logico: lontano dagli occhi, lontano dallo stomaco. In altre parole, se davvero si vuole che una dieta abbia buone probabilità di riuscita, bisogna ricorrere a piccoli stratagemmi «ambientali», modificando un po' la cucina in modo da ridurre la probabilità di mangiare cibi poco salutari o porzioni troppo abbondanti. 

SERVIRE IL CIBO – Il ricercatore, che dirige il Food and Brand Lab della Cornell University, sostiene da anni che per stare a dieta sia più semplice e soprattutto efficace cambiare l'organizzazione della cucina, il modo in cui serviamo i cibi e li conserviamo in dispensa piuttosto che tentare disperatamente di rispettare i diktat di diete ferree. Gli studi presentati ad Anaheim lo confermerebbero: il primo, dall'evocativo titolo «Serve here, eat there» (Servi il cibo qui, mangialo altrove), dimostra ad esempio che la gente mangia il 20 per cento di calorie in meno se deve prendere il cibo dal bancone della cucina.
Lo studio ha coinvolto 78 persone a cui di volta in volta veniva data la possibilità di servirsi da vassoi in tavola o appoggiati sul piano di lavoro, non direttamente alla portata dei commensali. È bastato rendere un minimo faticoso il gesto di riempirsi il piatto per veder crollare i consumi: meno 20 per cento di calorie per pasto, con gli uomini che addirittura tagliavano l'introito energetico del 29 per cento (evidentemente perché sono più pigri delle donne). Perché se tocca alzarsi per fare il bis il più delle volte si abbandona il proposito.
Un trucco semplice ma efficace: «Il concetto “lontano dagli occhi, lontano dallo stomaco” può essere applicato anche in positivo, ad esempio lasciando a portata di mano cibi sani e nascondendo quelli più calorici. È più facile prendere una mela dal bancone della cucina che cercare una fetta di dolce nel frigo», sintetizza Wansink.

AMBIENTE – L'efficacia dei trucchetti «ambientali» è confermata dal secondo studio del ricercatore, stavolta su 200 volontari a cui sono stati dati consigli di tre tipologie diverse: per cambiare l'ambiente della cucina, per modificare il comportamento alimentare, per cambiare la scelta dei cibi.
Ebbene, chi aveva ricevuto i consigli “ambientali” restava a dieta un paio di giorni in più rispetto agli altri, e non è poco: «Se una persona riesce a seguire una dieta per venti giorni, come è accaduto a queste persone, se ne possono cominciare a vedere gli effetti», dice Wansink. Chi ha modificato un po' la cucina e il modo di gestirla, racconta il ricercatore, nell'arco di tre mesi ha perso oltre mezzo chilo per ogni suggerimento seguito. Perché, ad esempio, sostituire il cioccolatino con una carota o dire addio alle patatine fritte è assai più difficile che usare piatti piccoli, con cui viene automatico servirsi porzioni mignon.
Altri accorgimenti? Riorganizzare la dispensa nascondendo i cibi meno sani, togliere di mezzo ciotole colme di caramelle, non tenere la televisione in cucina: secondo gli studi di Wansink la tv ci distrae, tanto che senza accorgercene finiamo per mangiare qualche boccone di troppo. Così, ad esempio, sarebbe buona regola spegnere il cellulare a tavola: non solo per educazione, ma anche perché durante la telefonata potrebbe venir voglia di piluccare qualcosa dal piatto. 

«MINDLESS EATING» - L'esperto americano, che da anni studia l'argomento, ha infatti ideato una teoria in proposito, chiamata “Mindless eating”: in sostanza, mangiamo troppo senza accorgercene. Tanti piccoli elementi concorrono a farci abbuffare senza che ce ne rendiamo conto, dal poter prendere il cibo dal vassoio in tavola al piatto grande che viene spontaneo colmare con porzioni abbondanti. Intervenendo su questi fattori si riesce a stare a dieta meglio e si perdono davvero i chili di troppo, per di più senza sforzo, secondo Wansink. «La dieta migliore è quella di cui non ti rendi conto», è infatti il motto del ricercatore, che ha anche aperto un sito, mindlesseating.org, dove oltre agli studi scientifici a supporto della sua teoria si possono trovare corsi per le scuole, consigli pratici e pure un test per capire se siamo “mangiatori senza consapevolezza”.
Con spirito imprenditoriale tutto americano, Wansink ha perfino messo a punto piatti, portafrutta, dispenser “col limitatore” e oggetti vari per mettere in pratica la dieta ambientale. Che, almeno di là dall'oceano, sta facendo sempre più proseliti. 

Elena Meli per il Corriere della Sera.






13 commenti

  1. Donata scrive:
  2. Davvero interessante questo articolo,da mettere in pratica... CIAO,sono tornata,vado leggere tutto quello che mi sono "persa",un'abbraccio!

     
  3. BRUNIVERSO scrive:
  4. Ciao Donata!
    Ben tornata!
    Hai visto poi la discussione su non solo beauty? Grazie di nuovo per avermi dato la possibilità di conoscere Angela, c'è stato uno scambio davvero interessante....
    Vuoi qualche anticipazione sui prossimi articoli?
    Uno mio avrà come titolo.... 'Cosa non bolle in pentola: le ragioni del crudismo'.... ti piace come titolo? :)
    Nel tempo che sei partita poi, Andrea ha fatto 3 articoli bellissimi: smettere di fumare naturalmente, rimedi naturali per le vene varicose ed i cereali per l'estate... Buona Lettura!

     
  5. Donata scrive:
  6. Si, ho letto da Angela le discussioni,in cuor mio spero che si "converta" con consapevolezza,se comicia ad usare con regolarità il burro di Kàritè,vedrai che comincerà a cambiare idea...Gli argomenti pubblicati sono tutti interessanti, (io poi sono un'ex fumatrice, mooolto EX però,stra-pentita!) ma non ho avuto modo di leggerli con l'attenzone che meritano,sai comè,bagagli da disfare,lavoro che riprende,malinconia post-vacanza....Spero di rimettermi in carreggiata! Il titolo che hai pensato,mi piace molto,sono già curiosa di leggerlo! Un'abbraccio a te e Andrea,buon lavoro!

     
  7. BRUNIVERSO scrive:
  8. Angela per me è già abbastanza consapevole di sè, poi chiaramente non siamo perfetti e lei per prima ha detto che continuerà ad informarsi e magari cambierà idea. Io non voglio che si converta, voglio che faccia ciò che vuole davvero, con consapevolezza. Qualunque cosa sia.
    Io sono una che non molla quando pensa di poter aiutare gli altri, ma in questo caso sento che lei sappia cosa sta facendo e soprattutto ammette di poter essere in errore, sempre considerando che errori non esistono ma solo persone che fanno le cose senza esserci.



    Buona lettura per i nuovi articoli :D
    A presto ed un abbraccio :)

     
  9. Donata scrive:
  10. Sono d'accordo con te,è un qualcosa che deve scattare dentro in maniera consapevole e non per seguire "la moda del naturale", poi il mondo è bello perchè vario e se lei si sente di continuare ad usare i prodotti che magari io ho "bandito" da tempo,rispetto il suo pensiero,anche se non lò condivido...Buona serata! ;D

     
  11. BRUNIVERSO scrive:
  12. :)
    Bene!

    Per rispetto dei lettori spiego:
    Angela ha scritto un post che ho commentato a più riprese. Il post si trova alla pagina: http://nonsolobeauty.blogspot.com/2010/05/naturale-vs-artificiale-1-round.html

     
  13. *Lady* scrive:
  14. Eccomi qui... ci sono anche io! La "famosa" Angela di questi commenti! :-)
    Per completare i vostri commenti, vi voglio dire che mi ha fatto molto piacere leggere più volte la parola "consapevolezza" associata al mio pensiero. In effetti è proprio quello che credo anche io... la mia è una scelta consapevole anche se non condivisibile. Una scelta basata su parametri di valutazione differenti rispetto quelli utilizzati da voi. Sono consapevole di voler usare prodotti non naturali fino a quando sentirò di trarre dal loro delle soddisfazioni alle mie esigenze. Questo con la consapevolezza che con i prodotti naturali potrei trarre altrettante soddisfazioni se non maggiori... io infatti non ho mai negato la possibilità di utilizzare ANCHE prodotti più naturali, nel mio post ho riportato la mia esperienza non proprio entusiasmante ma questo non significa che io non possa utilizzare e preferire anche dei prodotti naturali. La mia preferenza, però, ci deve essere solo se soddisfatta a pieno dall'utilizzo di certi prodotti, non perché naturali! Uso solo prodotti con cui personalmente mi trovo bene senza basarmi sulla distinzione se sono naturali oppure no! :-)Ad onor del vero vi posso raccontare che dopo la mia pessima esperienza con l'olio di jojoba come ristrutturante per capelli, ho scoperto altri usi diversi con cui mi sento pienamente soddisfatta e quindi continuo ad utilizzarlo assieme a tutti gli altri prodotti con cui mi sono sempre trovata bene, naturali e non! :-)

     
  15. *Lady* scrive:
  16. Comunque mi sembra davvero ingiusto occupare ancora spazio parlando del mio post anche perché questo articolo sulla dieta è così interessante che non merita affatto di essere posto in secondo piano!
    Vi racconto, ancora una volta, la mia esperienza... io sono a dieta da novembre, la prima vera dieta che ho deciso di seguire con grande impegno e forza di volonta (senza di loro non andiamo da nessuna parte). La prima frase che è presente sulla mia dieta è, a grandi linee, questa... "la dieta non è un sacrificio, una privazione, ma solo un mezzo per poter vivere meglio." Ed è proprio vero! Nella mia dieta non si pesa niente e si mangia davvero tutto (tranne frittura e dolci) ed è diventata un'abitudine di vita così spontanea e naturale che io non mi sento affatto di stare a dieta! Ho semplicemente cambiato le mie abitudini sbagliate! Sicuramente l'aver perso peso rappresenta il primo beneficio ma non è assolutamente l'unico! Ho imparato ad apprezzare e a gustare molto di più alimenti sani come la frutta, il pesce, le insalte... cose che ho sempre amato ma che difficilmente mangiavo quando seguivo abitudini alimentari totalmente scorrette! Mi sono resa conto che adesso che sto a dieta non seguo un'alimentazione chissà quanto bizzarra o diversa ma semplicemente un'alimentazione normale fatta di primi, di secondi, di contorni, di frutta, di pane e di spuntini sani! Insomma... è proprio questa la vera normalità, non quella che seguivo prima! Quindi la dieta mi ha semplicemente insegnato ad impostare correttamente quello che dovrebbe essere il modo di mangiare di chiunque! Certo, le tentazioni non mancano per questo condivido tantissimo la frase "lontano dagli occhi, lontano dallo stomaco" perché quando ci sono quei momenti in cui desideri la cosa più gustosa ma calorica del mondo, cedi in un solo istante se ce l'hai subito disponibile nella dispensa! E' vero che alla fine tutto dipende dalla nostra forza di volontà ma non siamo dei robot e poi perché costringerci a queste sfide di forza con noi stesse? Tuttavia io sono dell'idea che a volte soddisfare un desiderio alimentare non può che fare bene perché evita di accumulare desideri repressi che possono facilmente sfociare in raptus famelici... ovviamente si deve trattare solo di eccezioni e non di costanti, finito lo sgarro si riprende subito dopo con la dieta! Se poi si è solo all'inizio del prorio percorso di dieta (inteso per chi deve perdere peso) e la strada da percorrere è ancora lunga... sicuramente evitare anche il piccolo sgarro sarebbe meglio ma quando si raggiunge un peso ideale, ci si sente bene con se stesse e si è consapevoli che le proprie abitudini alimentari corrette sono ormai fortemente radicate nella nostra vita di tutti i giorni, allora una piccola eccezione non può farci male! :-)

    Cercherò di essere più costante nella lettura di questo interessante blog (e anche nell'aggiornare il mio) però purtroppo la preparazione del mio ultimo esame universitario mi sta occupando molto tempo... perdonatemi! :-)
    Un bacione

     
  17. Donata scrive:
  18. Angela, hai dato un'ampia e dettagliata spiegazione sulla dieta,anch'io la penso come te,la dieta consiste nel correggere abitudini alimentari sbagliate,non nel digiuno...Non farti attendere troppo sul tuo blog! Un'abbraccio a te e Brunella!

     
  19. BRUNIVERSO scrive:
  20. Ciao Angela!
    Che bello averti sul Sentiero :)
    E grazie per i commenti.

    Due frasi mi hanno colpita particolarmente:

    'Sicuramente l'aver perso peso rappresenta il primo beneficio ma non è assolutamente l'unico!'
    'Quindi la dieta mi ha semplicemente insegnato ad impostare correttamente quello che dovrebbe essere il modo di mangiare di chiunque!'

    Esatto!
    Chiunque dovrebbe avere una dieta sana ed equilibrata e l'essere un pò in sovrappeso non è l'unico campanello d'allarme.
    Ad esempio quanto a me non sono mai ingrassata molto, mangio quantità industriali di cibo la sera e poco a pranzo, il che è assolutamente sbagliato. Ingrassare o meno non è una preoccupazione per me e così posso notare quali aspetti sono più importanti della mia alimentazione. Ridurre tutto al peso corporeo è sciocco. Infatti mi piace quando dici che dimagrire è il primo beneficio ma non l'unico e forse non è nemmeno il primo ma solo quello più evidente.

    Conosco due amici che hanno avuto seri problemi intestinali, addirittura ad uno si è perforato lo stomaco... una storia incredibile. Si sono 'messi a dieta', cioè hanno semplicemente iniziato a mangiare più sano. Sì hanno perso peso ma la cosa più evidente per me è il volto. Il loro volto è più sereno, più colorito di rosa e meno di 'giallo', sembrano più giovani, gli occhi più vivi.

    Vi dicevo prima del fatto che io non ingrasso (su questo però dovremmo parlare ancora, perché per me è pure una questione psico-emotiva), ma il mio 'specchio' è il mio volto. Più mangio in modo sano è più il mio volto è sereno e sano. Se mangio male (troppe proteine a volte o carboidrati semplici) il mio volto si 'irrigidisce', diventa come 'sofferente'. Avere una sana alimentazione in sostanza non è una questione di peso soltanto. Ma di salute.

    Quanto all'articolo dice una cosa che facciamo tutti, consciamente o meno: creare le condizioni sapendo come noi stessi ragioniamo e stabilire quindi un percorso che ci induca a compiere quelle scelte (o automatismi) stabiliti da noi.

    Rispetto alla tua alimentazione Angela puoi inserire, se già non lo fai, tutti quegli alimenti poco trattati e che fanno un gran bene al corpo. Sul Sentiero troverai diversi articoli.

    Per non farti andare di qua e di là ti suggerisco quali articoli penso possano servirti:
    Semi oleosi (apri la sezione e troverai 4 articoli)
    Germe di Grano
    Gomasio (ridurre il sale ti aiuterà moltissimo in generale per la salute)
    Dolcificanti Naturali (apri la sezione 'zucchero'. Pensa che io 'sono guarita' da tante cosette fisiche ed emotive eliminando quasi del tutto lo zucchero: sono più scattante nel corso, felice nel cuore, fresca nella mente)
    La sezione 'Nutrizione'.

    Poi per qualsiasi domanda scrivici.
    Andrea è anche naturopata :)
    (Il Sentiero lo curiamo noi due)

    A presto!
    E sono felice di trovarti qui.

    Ciao Donataaaa!
    Un abbraccio ad entrambe
    Brunella

     
  21. Anonimo scrive:
  22. Ciao a tutti!
    Io ho ritrovato la salute (E LA LINEA!) grazie al metodo "Metabolic Balance" e sono davvero contenta, in particolare prima di iniziare soffrivo di sindrome premestruale e i primi giorni del ciclo ero costretta a rimanere a casa dal lavoro, tanto forti erano i dolori (non sono d'accordo con l'utilizzo di antidolorifici).
    Ora soffro molto meno, riesco ad andare a lavorare anche quando sono indisposta, sono più serena, ho più energie e ho perso ben 15 kg in due mesi, senza perdere tonicita'!
    Spero che ne sarete entusiasti, vale la pena provare!
    Giulia

     
  23. Andrea Vitali scrive:
  24. Perdere 15 kg in 2 mesi non è naturale e nemmeno salutare. Se questo è il risultato del metodo che vieni a pubblicizzare allora possiamo tranquillamente catalogarlo assieme a quella montagna di metodi / diete che fanno la fortuna di scaltri venditori e quasi mai il ben-essere di chi le pratica.

    Andrea

     
  25. Anonimo scrive:
  26. Caro Andrea,
    forse 15 kg possono sembrare eccessivi, ma se consideriamo che da perdere ne avevo parecchi(sono tuttora una formosa convinta)i conti tornano.
    Inoltre credo che tu sia un po' prevenuto, ti consiglio di informarti prima di aggredire in questo modo.
    Questo metodo funziona (almeno è stato così con me) e per ora sono entusiasta, volendo condividere con voi la mia esperienza.
    Ho trovato la mia consulente davvero disponibile, tanto che ci frequentiamo ancora adesso.
    Un'ultima cosa: non si tratta di una dieta, ma di un riequilibrio metabolico personalizzato che, come "effetto collaterale" ha la perdita (o l'aumento, se necessario) del peso corporeo.
    Detto questo, vi faccio i miei complimenti per il sito;
    lo conosco da un paio di giorni e ho letto quasi tutti i vostri articoli; so che non gradite che vengano menzionate marche ecc. ma ho pensato che un consiglio dal cuore fosse comunque gradito.
    Un abbraccio
    Giulia

     

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