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Finalmente è arrivata l'estate! E con l'estate il desiderio di aria aperta, movimento e...tintarella :)
I primi fine settimana all'aperto ci espongono inevitabilmente a un intensa dose di raggi ultravioletti UVA e UVB cui la pelle non è più abituata dopo mesi di 'riposo'.
Si tratta, per l'organo tegumentario, di un vero e proprio 'bombardamento' che mette a dura prova l'organo stesso (in particolare il film idrolipidico che ne protegge l'area più superficiale), ma anche il sistema immuniario.


COS'E' L'ERITEMA SOLARE

Tra le conseguenze più frequenti di un intensa ed eccessiva esposizione ai raggi solari senza necessaria precauzione, c'è l'eritema solare.
L'eritema solare è particolarmente fastidioso in quanto portatore di sintomi quali: prurito, bruciore, dolore, presenza diffusa di bolle sierose (con distaccamenteo dell'epidermide).
Non va confuso con l'eritema nodoso, in quanto l'eritema nodoso non ha direttamente a che fare con l'esposizione ai raggi ultravioletti e al caldo, ma presumibilmente (non ci sono ancora certezze a riguardo) con una quadro di stress prolungato e intenso.
Tornando all'eritema solare: si tratta di una vera e propria ustione di primo grado, che si manifesta solo dopo alcune ore dall'esposizione.  E' la risposta acuta dell'organo pelle alla sollecitazione del calore e dei raggi UVA e UVB.
Si manifesta con dilatazione dei vasi arteriosi del derma superficiale che si accompagna ad arrossamento ed irritazione del tessuto. Nei casi più acuti l'eritema solare può essere accompagnato da febbre alta, vertigini e uno stato di malessere diffuso: si tratta di una complicazione del quadro infiammatorio che tende a risolversi spontaneamente nell'arco di una settimana. In ogni caso anche nei giorni successivi alla fine dei sintomi permane un elevata sensibilità ed è quindi sconsigliato rinnovare l'esposizione ai raggi del sole.

Non tutte le pelli si comportano allo stesso modo e questo dipende dal fototipo, ovvero il contenuto in melanina: una carnagione chiara, povera di melanina, è molto più delicata di una carnagione scura che, grazie a un maggior contenuto di melanina riesce a sopportare meglio i raggi ultravioletti UVA e UVB del sole.
I bambini hanno una pelle delicatissima che andrebbe responsabilmente protetta,  per evitare ustioni in grado di determinare danni permanenti in una così delicata fase della crescita. Molta attenzione anche per i solari bambini da usare, si consigliano ovviamente solari naturali per i bambini.
Occorre inoltre portare particolare attenzione se l'esposizione ai raggi solari avviene in contemporanea o poco tempo dopo l'assunzione di farmaci: una buona fetta di farmaci infatti (antibiotici, antistaminici e antinfiammatori) ha effetto fotosensibilizzante e abbassa le naturali difese immunitarie dell'organismo.

Una possibile complicazione dell'eritema colpisce soprattutto i ragazzi fino ai 30 anni, è l'elastosi che si manifesta con un ispessimento della pelle con formazione di rughe profonde e arrossamenti.

Un esposizione non consapevole ai raggi ultravioletti di tipo UVA e UVB, al di la di episodi passeggeri quali scottature ed eritemi, è causa di danni permanenti quali l'invecchiamento precoce della pelle e soprattutto tumori cutanei (purtroppo l'incidenza di questo tipo di neoformazione è in costante aumento).


ERITEMA SOLARE: PREVENZIONE A PARTIRE DALLA TAVOLA


Premesso che la prevenzione principale dell'eritema solare è senza dubbio legata ai tempi e ai modi di esposizione al sole, siamo in grado di affermare che una buona 'fetta' di prevenzione si può realizzare anche attraverso semplici accorgimenti in campo nutrizionale.
La prima indicazione è quella di bere molta acqua per reintegrare liquidi e sali minerali dispersi con la sudorazione.
A tavola, nel periodo estivo e possibilmente a partire da alcune settimane prima delle vacanze, sarà utile non farsi mancare cibi ricchi di vitamine antiossidanti (C ed E), beta-carotene e oligoelementi quali selenio e zinco. Ne sono, guarda il caso della natura.., ricchissime frutta e verdura di stagione! Per dettagli e approfondimenti rimando al nostro articolo: Prodotti solari naturali: e vai con l'Abbronzatura!


PREVENZIONE DELL' ERITEMA SOLARE
CON I RIMEDI NATURALI

Se proprio non si è riusciti ad adottare le precauzioni per evitare l'eritema, la natura viene incontro con rimedi semplici e veramente a 'buon mercato'. Si tratta nella maggior parte dei casi di veri e propri 'rimedi della nonna' che si rivelano miracolosi consentendo, il più delle volte, di evitare il ricorso alle tradizionali cure farmacologiche a base di corticosteroidi (cortisone) e antinfiammatori.

L'amido contenuto in molte verdure e nel pane ad esempio è eccellente per disinfiammare e decongestionare velocemente le parti irritate. Quindi largo a: fette di patate, mele, cetrioli e certamente pane (imbevuto in acqua e avvolto in un canovaccio). Si possono applicare sulle parti lese per 10-20 minuti e ricavarne subito sollievo. Ma anche foglie di lattuga, dalle sorprendenti proprietà antinfiammatorie. Senza dimenticare la sempre presente camomilla: è antinfiammatoria e promuove il metabolismo cutaneo e contribuisce alla rigenerazione del derma. Sarà sufficiente preparare un infuso e applicarlo mediante impacchi...rigorosamente freddi mi raccomando!

Un bagno fresco con olii essenziali e preferibilmente senza detergenti, è particolarmente gradito alla pelle infiammata. Camomilla romana, lavanda vera, tea tree o eucalipto sono gradevoli, in grado di lenire l'infiammazione e promuovere la rigenerazione del tessuto ustionato.

Oleolito di Iperico o in alternativa Olio di Canapa applicati subito dopo il bagno fresco supportano la pelle idratandola, fornendo vitamine ed esercitando anch'essi un notevole effetto lenitivo e rigenerante.

Gel di Aloe, anch'esso molto efficace come doposole e in caso di irritazioni e infiammazioni cutanee e quindi perfetta per l'eritema solare.

Utilissimo in caso di eritema e in generale su ogni tipo di scottatura e abrasione il cataplasma di argilla ventilata.

E per finire...l'acqua fresca! Si, in caso di eritemi e scottature è opportuno evitare il surriscaldamento della pelle e quindi il suggerimento è quello di bere frequentemente e tenere a portata di mano un nebulizzatore d'acqua per rinfrescare la pelle all'occorrenza.

Con questi semplici e pratici consigli la pelle tornerà rapidamente come prima e gradualmente si potrà tornare ad esporsi ai raggi del Sole.


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I benefici delle Cure Termali

scritto da BRUNIVERSO 26/06/10 0 commenti







L'ACQUA E' UN ELEMENTO MAGICO



..nell'acqua nasciamo..
E sia noi che la Terra che ci ospita 
siamo composti per lo più di acqua.


Come promesso ecco l'articolo sui benefici delle acque e delle cure termali! Sia per chi ha patologie croniche che per chi vuole coccolarsi un po'!

Le acque termali sono un presidio medico sanitario, che viene regolarmente prescritto sotto il nome di 'cure termali' o 'terapia termale'.
Già nell'antica Roma (ed ancora esistono i centri termali di allora) venivano diffusamente frequentate come strutture igienico-sanitarie.

Per essere definite 'termali' le acque italiane devono essere riconosciute dal Ministero della Salute, che a seguito di una serie di verifiche ed analisi stabilisce che 'tipo' di acque termali sono o meno quelle in oggetto d'esame.


DECRETO LEGISLATIVO SULLE CURE TERMALI 

La Legge del 24 ottobre 2000, n° 323, all'articolo 2, esplicita le definizioni corrette per quanto riguarda il settore termale.

Si definiscono:

- Acque Termali: le acque minerali naturali, di cui al regio decreto 28 settembre 1919 ( n° 1924) e successive modificazioni, utilizzate a fini terapeutici.

- Cure Termali: le cure che utilizzano le acque termali o loro derivati aventi riconosciuta efficacia terapeutica per la tutela globale della salute nelle fasi della prevenzione, della terapia e della riabilitazione delle patologie indicate dal Decreto Legge di cui sopra all'articolo 4, comma 1 ed erogate negli stabilimenti termali definiti ai sensi della lettera d) (comma 1, articolo 4 del decreto legge).

- Patologie: esclusivamente le malattie, indicate nel decreto di cui all'articolo 4, comma 1, che possono essere prevenute o curate, anche a fini riabilitativi, con le cure termali.

Essendo le acque termali un presidio medico sanitario, diverse strutture termali sono convenzionate con le ASL dei vari distretti comunali. Le cure  termali giovano a chi vuole alleviare lo stress godendo di qualche ora in estremo relax, che per chi ha maggiori necessità per via di patologie.


LE ACQUE TERMALI

Le cure termali variano a seconda di come varia la composizione delle acque usate per le terapie.


Generalmente le acque termali possono essere:

- A bassa mineralizzazione: per bagni rilassanti, antistress, per la pulizia della pelle e delle vie respiratorie.
- A media mineralizzazione: per prevenire le patologie.
- Ad alta mineralizzazione: per patologie e malattie croniche. Generalmente vengono prescritti cicli di cure termali.

A seconda della temperatura e della concentrazione minerale i bagni delle cure termali vengono definiti:

- Bagni Ipotonici (generalmente a bassa mineralizzazione).
- Bagni Ipertonici (generalmente ad alta mineralizzazione).




QUANDO FARE UN CICLO DI CURE TERMALI




- Cure termali e disfunzioni respiratorie.
Le cure termali sono particolarmente indicate in casi di faringiti, laringiti, muco, sinusiti, tonsilliti, bronchiti.

- Cure termali e patologie otorinolarigoiatriche.
In caso di laringiti, otiti e altre malattie otorinolarigoiatriche.

- Cure termali e malattie osteoarticolari.
Le acque termali sono benefiche in caso di artopatrie (osteoartrosi, lomboartrosi, cervicoartrosi, artrite reumatoide), reumatismi, traumi.

- Cure termali e malattie della pelle.
Quali psoriasi, orticaria, acne, couperose, dermatite atopica, cellulite (primi stadi).

- Cure termali e malattie cardiovascolari.
Per aumentare il flusso del sangue ed abbassare la pressione arteriosa.



A seconda delle strutture  in un centro termale potreste anche usufruire di  fanghi, bagni aromatizzati, massaggi, riflessologia plantare, bagno turco, cromoterapia, musicoterapia e altri rimedi e trattamenti naturali finalizzati alla cura delle patologie e ad essere una 'coccola' per il benessere psico-fisico dell'uomo nel suo insieme di pensieri, corpo ed emozioni. Le cure termali ed i benefici delle acque termali sono indicati anche per bambini ed anziani.



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Monteriggioni e i saponi naturali

scritto da BRUNIVERSO 25/06/10 5 commenti

  





Il Castello di Monteriggioni

Condividiamo con voi l'esperienza di questo week-end. Siamo stati a Monteriggioni e...

Monteriggioni si trova in provincia di Siena, nel magnifico paesaggio del Chianti.
Il comune di Monteriggioni fa circa 8.000 abitanti.
La foto che vedete mostra il Castello di Monteriggioni, all'interno del quale abbiamo contato: due ristoranti, quattro negozi artigianali, un bar, un albergo, la chiesa, una piazza, una bicicletta ed una sorpresa per voi!


Quello di Monteriggioni è stato  un castello inespugnabile, cinto da mura altissime che ancora resistono, posto in vetta ad una collina e si racconta usassero il fuoco intorno alle mura per dissuadere belve feroci e nemici dall'avvicinarsi. Fu edificato nel 1213 (altro che i palazzinari dei giorni nostri) ed ancora oggi vivono nelle sue mura 42 persone!

La sorpresa per noi, e ci auguriamo anche per voi, è l'aver trovato dei volantini informativi esposti fuori da un negozio di saponi naturali. Anche lì: in quel castello, tra olandesi e mura antiche, con quell'odore di erba fresca di collina abbiamo incontrato inaspettatamente il sentiero della natura....



I SAPONI NATURALI DI MONTERIGGIONI



Sapone Naturale alla Cannella

Il sapone alla cannella sfrutta i principi attivi dell'olio essenziale le cui caratteristiche principali sono le proprietà stimolanti, astringenti, carminative e aromatizzanti.  La pelle detersa con questo sapone naturale risulta setosa al tatto, compatta e morbida. Inoltre l'azione tonificante dell'olio essenziale di cannella accelera la respirazione ed il battito cardiaco producendo una piacevole sensazione di rigenerazione cutanea, influendo quindi sullo stato psico-emotivo di chi lo usa e ne sente anche il profumo (aromaterapia).





Sapone Naturale alla Camomilla

Il sapone alla camomilla contiene la polvere officinale della dolce e delicata camomilla recutita, il capolino giallo sedativo per eccellenza. I saponi naturali alla camomilla hanno proprietà addolcenti mitiganti ed antiirritative. Sono adatti alle pelli più sensibili e all'igiene quotidiana.
La camomilla contiene azulene e bisabololo, eccellenti tamponi contro la couperose. Il sapone naturale alla camomilla agisce inoltre con l'effetto schiarente naturale del fiore stesso.




Sapone Naturale al Rosmarino

I principi attivi del rosmarino provocano una benefica sferzata di energia all'organismo.
Il sapone naturale al rosmarino è balsamico e stimolante.
Idrata e pulisce dolcemente la pelle tonificandola.
Stimola la circolazione sanguigna, è cicatrizzante ed antisettico. E' anche indicato per l'igiene dei capelli e della testa (n.d.Sentiero: ancor meglio il sapone naturale al basilico). L'olio essenziale è usato in aromateria contro l'affaticamento mentale, conforta il cervello, stimola la memoria e agisce sulla corteccia cerebrale schiarendo e coordinando le idee.




Sapone Naturale al Mandarino

Frutto più dolce e profumato tra gli agrumi.
Le proprietà del suo estratto rendono il sapone naturale al mandarino particolarmente adatto alle pelli pigre, il cui ricambio cioè ha bisogno di stimolazione e rigenerazione.
Questo sapone naturale può essere consigliato nei trattamenti restitutivi del tono e dell'elasticità cutanea.
Utilizzato abitualmente, anche grazie al suo profumo soave, rafforza l'ottimismo e induce all'attività.




Non abbiamo il nome del negozio che vendeva questi saponi naturali ed artigianali, ma chissà magari prima o poi finiranno qua, le vie del web sono infinite...per cui per quando arriverete: Grazie!

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Sul Sentiero della Natura parliamo spesso e necessariamente di abitudini in contrasto con la salute e il benessere. Allo stesso modo ci teniamo a sottolineare e promuovere i comportamenti che adottati e trasformati in abitudine contribuiscono a migliorare la qualità della nostra vita.

A tavola, e non ci stancheremo mai di sottolinearlo, si gioca una delle partite più importanti. Siamo prevalentemente ciò di cui ci nutriamo, sia a livello fisico che in relazione ai comportamenti e alle emozioni, ne abbiamo parlato recentemente nell'articolo sulla relazione tra alimentazione, comportamento ed emozioni.
Da questo punto di vista godiamo di un vantaggio non indifferente. La ‘partita a tavola’ si gioca così frequentemente (almeno 3 volte al giorno), da rendere praticabile ogni giorno il cambiamento: nella scelta delle ‘materie prime’, in termini qualitativi, nelle combinazioni tra alimenti e nel livello di consapevolezza di cosa è utile e cosa non lo è per il benessere psicoemofisico.

E se l’introduzione sporadica di comportamenti ‘virtuosi’ non porta particolari risultati (se non passeggeri), la perseveranza che ci consente di trasformarli in abitudine innesca una spirale virtuosa: se da un lato beneficiamo degli aspetti positivi legati al nuovo comportamento, inevitabilmente (e quasi senza sforzo) di questo cambiamento toglierà energia e spazio a quelle abitudini che contrastano con la nostra salute.



VIVO, CRUDO E COLORATO!

Oggi vi parliamo di uno di questi piccoli cambiamenti, facilissimo da adottare e dai risultati straordinariamente positivi: iniziare ogni pasto con verdura cruda, viva e colorata.
Un semplice gesto. Non si tratta infatti di riempirsi di vedura cruda ma di usarla come ‘aperitivo’, come segnale di presentazione del pasto a venire: mordere un frutto prima della colazione, addentare un finocchio o una carota prima del pranzo, e così via. Niente di impegnativo e tantissimo in cambio da guadagnare.


I BENEFICI SULLA SALUTE

Il primo ambito a ricevere benefici è la tolleranza e quindi una miglior modulazione del sistema immunitario. Incontrare frequentemente e prima del pasto frutta e verdura (altamente panallargeni quindi in grado di provocare in tutti i modi possibili il sistema immunitario), è uno dei modi migliori per ‘educarlo’. Il numero e il tipo di antigeni che incontriamo su frutta e verdura è infatti elevatissimo e consente alle nostre difese di ‘allenarsi’ e non trovarsi impreparate quando poi incontreranno gli stessi agenti in altre situazioni (nell’aria, in altri alimenti, in natura). Frutta e verdura cruda inoltre contengono minerali quali Manganese, Zinco e Rame che esercitano un azione di stimolo sulle difese immunitarie.
E creare tolleranza nell’organismo rispetto al non-sé non è solamente una questione fisica..

Siamo in un epoca in cui le patologie allergiche crescono esponenzialmente (a braccetto con le cattive abitudini alimentari). Statisticamente i bambini che crescono con l'abitudine di mangiare frutta e verdura cruda prima del pasto sono meno soggetti ad allergie (ne guariscono addirittura), asma, obesità e a contrarre influenza e raffreddore. Tra l'altro abituare sin da bambini ad incontrare a tavola forme e colori vivi è, anche a livello emotivo, molto più semplice che riconvertire un adulto diseducato.
Ma stranamente molti medici non ne parlano o non sanno: molto più semplice per loro prescrivere antistaminici e alimentare così la farmacodipendenza sin da piccoli. Così anziché educare al cambiamento passa il messaggio che possiamo continuare a fare tranquillamente tutto come prima e il farmaco farà al nostro posto.

D’altro canto gli adulti possono contrastare efficacemente, grazie alle coloratissime crudità, l’insorgenza di malattie cardiovascolari, l’incidenza dei tumori e l’osteoporosi. Per le signore infine (e non solo loro..) è doveroso sottolineare come la presenza sulla tavola di un aperitivo a base di frutta o verdura cruda e colorata rappresenta una polizza a vita contro i processi di ossidazione cellulare e invecchiamento della pelle.

Chiudo in prima persona con una curiosità, che un mio insegnante chiama il ‘paradosso francese’: i nostri cugini d’oltralpe sono culturalmente ‘educati’ ad iniziare i pasti con piatti di verdura cruda, noi stessi utilizziamo il termine francese cruditè per indicare queste portate. Bene, pur seguendo un’alimentazione ricca di grassi animali l’incidenza di malattie degenerative come tumori e infarti è molto più bassa rispetto ai vicini inglesi, che non adottano questo accorgimento.

(Ringrazio il dottor Attilio Speciani, allergologo e immunologo di fama nazionale, che in una lezione di Intolleranze Alimentari presso la Scuola Italiana di Medicina Olistica ha trasmesso i concetti pratici che ho esposto in questo articolo.)







di Andrea Vitali - En.Theos


Prodotti solari: sai cosa ti spalmi?

scritto da BRUNIVERSO 17/06/10 0 commenti

Dal sito web Sai Cosa Ti Spalmi un articolo scritto da Peonia dal titolo Piccolo Vademecum sui Filtri Solari. Complimenti a Peonia che ha raccolto tutte le informazioni e complimenti al sito per l'ottimo lavoro.
Riportiamo l'articolo integralmente ed è assolutamente essenziale come approfondimento al nostro articolo Prodotti solari naturali: e vai con l'Abbronzatura!


I filtri solari si dividono in due categorie: filtri fisici e filtri chimici


I filtri chimici sono vietati dai vari disciplinari che si occupano di ecocompatibilità, tra l'altro è dimostrato che fanno bioaccumulo provocando bei danni ambientali.
Nei solari eco-bio troveremo quindi solo filtri fisici. Essi sono ossido di zinco (inci name: Zinc Oxide) e biossido di titanio (inci name: Titanium Dioxide): possono essere micronizzati e rivestiti (anche con silicone: in questo caso non sono più ecocompatibili; nell’inci possono apparire con la seguente dicitura e in ordine sparso: Titanium Dioxide, Zinc Oxide, e Trimethoxycaprylylsilane)

- Lo zinco ricoperto o meno va più o meno sempre bene. Normalmente serve per gli UVA ma ne esiste un tipo da nanotecnologia che funziona abbastanza bene per gli UVB. Difficile capire quale stiano usando perchè l'INCI è lo stesso. Pare che molti produttori lo abbiano tolto dalle formulazioni perchè costa molto.

- Il biossido di titanio serve per gli UVB (quelli che fanno diventare la pelle rossa) ma alcuni studi fanno sospettare che possa creare radicali liberi. Tali radicali vengono liberati dal titanio biossido micronizzato, non quello normale e cioè in polvere meno fine; ma lo mettono tutti micronizzato perchè altrimenti ci si spalma di un pastone bianchissimo. Serve quindi o che sia ricoperto o che sia anche lui da nanotecnologia con aggiunta di manganese (in questo caso si chiama optisol). Difficile capire quale stiano usando (titanio semplice o con manganese) perchè l'INCI è lo stesso.

Il punto principale è comunque la salute del consumatore e che quindi prima di approvare una sostanza si verifica tutta la documentazione inerente, tuttavia è pur vero che col tempo sempre nuovi studi possono svilupparsi, ed è anche per questo che ogni 3 anni le linee guida ecolabel sui filtri solari saranno riviste. Il Titanio micronizzato rivestito d'alluminio è per esempio stato ammesso in una formulazione (dovrebbe apparire nell'inci nel seguente modo, in analogia dei filtri rivestiti con silicone: Titanium Dioxide, Alumina).
L'ultima del 2006 (ricerca di parte visto che è del produttore) è che l'introvabile TiO(2):Mn (l'optisol) stabilizzerebbe sia avobenzone che octyl methoxycinnamate. Uno passa da un 20 ad un 63% di fotostabilità. L'altro da 24% a 83%. Resta sempre il problema della riconoscibilità dell’optisol, quindi un solare con avobenzone in copresenza di Titanium Dioxide non si sa se è stabilizzato grazie a quest’ultimo proprio perchè non si sa se sia con manganese o no. Quindi un solare con avobenzone è meglio che abbia in compresenza octocrylene e/o Mexoryl e Tinosorb (vedi punto 1 sui filtri chimici non fotostabili)


Filtri chimici fotostabili:

1. Octocrylene : filtro UVB
2. Mexoryl:
- Terephthalylidene Dicamphor Sulfonic Ac= Mexoryl SX - filtro UVA
- Drometrizole Trisiloxane= Mexoryl XL - filtro UVB
3. Tinosorb:
- Bis-Ethylhexyloxyphenyl Triazine = Tinosorb S filtro UVA e UVB
- Methyilene Bis-Benzotriazolyl Tetramethylbuthylphenol = Tinosorb M - filtro UVA e UVB
4. Diethylhexyl Butamido Triazone: filtro UVA
5. Ethylhexyl Triazone: filtro UVB
6. Octyl methoxycinnamate = ethylhexyl methoxycinnamate filtro UVB, messo da solo in formula ancora regge in fotostabilità, ma se in co-presenza destabilizza l'avobenzone (vedi punto 1 dei filtri non fotostabili), il tutto si ristabilizza se sono presenti octocrylene e/o Mexoryl e Tinosorb.


Filtri chimici non fotostabili:

1. Butyl Methoxydibenzoylmethane è l'avobenzone filtro UVA e parte UVB, è un filtro non fotostabile, è stabilizzato se in formula ci sono octocrylene e/o Mexoryl e Tinosorb
2. Ethylhexyl Salycilate(potreste ancora trovare da qualche parte il fu octyl salicylate, vecchia denominazione, stessa sostanza): filtro UVB non fotostabile, si stabilizza in co-presenza con ethylhexyl triazone, tinosorb M o S, octocrylene, o mexoryl.


Filtri chimici "problematici":

1. 4-Methylbenzyliden Camphor (4-MBC) : Filtro UVB parziale UVA, risulta fotostabile ma è sotto osservazione dalla Commissione Scientifica Europea dei prodotti al consumo (SCCP) in quanto ci sono rischi di tossicità anche alla percentuale ora ammessa che è del 4%.
Come il 4-Methylbenzyliden Camphor (4-MBC),anche i seguenti filtri sono sotto osservazione per possibile attività estrogena (rimane sempre valido il consiglio di lavarsi bene quando si torna dalla spiaggia):
2. Octyldimethyl-PABA (OD-PABA)
3. Benzophenone-3(Bp-3)
4. Homosalate (HMS)
5. Octyl-Methoxycinnamate (OMC): pare che da solo non regga tanto bene in fotostabilità quindi è meglio trovarlo in co-presenza di ethylhexyl triazone, tinosorb M o S, octocrylene, o mexoryl.


Consigli spiccioli:

- Evitare i solari con oxybenzone=benzophenone-3 in quanto genera radicali liberi, si accumula per via sistemica, interferisce con l'attività degli estrogeni;

- Evitare i solari che hanno filtri con attività estrogena (vedi sopra);

- Lavare sempre accuratamente i solari dalla pelle, mai andare a dormire con il solare in faccia o sul corpo.

Il forum di Lola consiglia: meglio comprare solari eco-bio con filtri fisici, se presente il titanium dioxide cercare i solari più ricchi in antiossidanti tipo vitamina C, gamma orizanolo, tea verde, estratto di carota, resveratrolo et similia che limitano eventuali danni; comprando solari con filtri chimici sceglierli solo tra quelli che comprendono nella formula Tinosorb S e M e Mexoryl XL e SX; se cercate buone protezioni chimiche le migliori... le trovate, incredibile ma vero, al supermercato, non in farmacia: i colossi della cosmetica della grande distribuzione fanno dei solari buoni e soprattutto sperimentati con test dermatologici su volontari, cosa che la maggior parte delle piccole aziende non fa e quindi dell'SPF scritto in etichetta non ci possiamo fidare più di tanto.
(Saicosatispalmi.org)



ABBRONZARSI NATURALMENTE


Per la protezione dai raggi UVA e UVB è bene usare 'prodotti solari naturali' ed evitare l'esposizione nelle ore più calde. Non esistono solari viso che possano 'salvarvi' dai raggi uva e uvb di mezzogiorno a luglio/agosto!
Proteggere la pelle con creme naturali, doposole e con un'alimentazione biologica, è un modo coscienzioso e salutare di entrare nella calda atmosfera estiva.

PERCHE' PROTEGGERSI DAL SOLE D'ESTATE

In realtà non dobbiamo proteggerci dal Sole, ma dalle nostre cattive abitudini. Il Sole fa molto bene alla pelle, alle ossa, all'energia del corpo nel suo insieme, fa bene alle emozioni e la luce naturale migliora la concentrazione e favorisce l'attenzione.
E' giustamente poi diffusa l'idea che bisogna proteggersi dal Sole, perché c'è chi ne fa un abuso.

Senza protezione né accortezze. Anche noi a volte 'sgarriamo' eh! Una costante e lenta esposizione al sole quotidianamente, anche nelle stagioni invernali quando il tempo lo permette , non può che far bene. Intendiamo una, due ore al giorno. Anche di più se distanziate ed intervallate da idratanti dopo sole.
Occorre proteggersi in questo senso dal sole per evitare un precoce invecchiamento della pelle, la presenza di macchie solari sulla pelle e l'insorgere di tumori della stessa.


PERCHE' USARE PRODOTTI SOLARI NATURALI PER PROTEGGERSI DAL SOLE

Usare prodotti solari naturali dovrebbe venir da sé. Se bisogna usare prodotti con parabeni e derivati del petrolio a quel punto tanto vale farsi male col sole!
Nel senso che i prodotti solari chimici contengono sostanze che potrebbero portare a gravi reazioni epidermiche e tumori della pelle.
Nell'articolo Prodotti solari: sai cosa ti spalmi? abbiamo riportato uno splendido ed approfondito articolo, che consigliamo assolutamente di leggere sia sul Sentiero che direttamente alla fonte.

'Tra le protezioni con filtri chimici bisogna accuratamente evitare quelle che contengono il benzofenone-3, una sostanza allergenica, e quelle che contengono i parabeni, dei conservanti dagli effetti particolarmente tossici. Allo stesso modo occrre stare alla larga dai prodotti che contengono alcol, soprattutto se in percentuale superiore allo 0,5%, che sono addirittura sconsigliati ai bambini. E ancora quelli con il peg e suoi derivati: emulsionanti, che rendono la pelle più permeabile a eventuali sostanze tossiche. Non solo: in particolar modo bisogna evitare i prodotti che contengono cessori di formaleide, un conservante addirittura cancerogeno.'
(Dal sito web della Regione Lazio).








INDICAZIONI GENERALI 

PER UNA SANA ABBRONZATURA NATURALE 

- Mangiare molta frutta e verdura dal pigmento rosso/arancione*.
- Evitare l'esposizione durante le ore centrali della giornata (intervallo 11:00 - 16:00).
- Evitare esposizioni prolungate, specialmente ad inizio stagione se la pelle non è ancora abituata ai raggi UV.
- Usare sempre un lenitivo idratante dopo l'esposizione al sole e la sera un burro come quello di Karitè.
- Ripetere più volte l'applicazione della protezione (dopo un bagno buona parte viene persa in acqua).
- Bere molta acqua.
- Puntare ad un'abbronzatura lenta e progressiva.
- Per favore non usate prodotti solari chimici sulla pelle dei bambini!


*L'alimentazione come sempre è veramente fondamentale. Nella stagione estiva e per una buona abbronzatura sana e naturale bisogna fare ancor di più scorta di vitamine. In particolare sono indicati gli alimenti ricchi di vitamina A: albicocche, anguria, asparagi, broccoli, carote, cachi, cavolo, indivia, lattuga, melone, peperoni rossi, pomodori, spinaci, zucca. L'idratazione della pelle parte da dentro, da fuori si riesce a mantenere una condizione già sana con creme, burri ed oli idratanti. L'acqua, i frullati di frutta, le spremute sono consigliatissime per un refrigerio durante le ore calde e per l'idratazione e la reintroduzioni di sali minerali persi.  Zinco, rame e biotina sono poi utilissimi per proteggere capelli da sole, sale e sabbia.



QUALI SONO I PRODOTTI SOLARI NATURALI


Non c'è UN prodotto naturale capace di proteggere dai raggi UVA e UVB, ma esistono diverse combinazioni di oli che aiutano di molto la protezione.



FILTRI SOLARI NATURALI: Ad esempio "buoni filtri naturali sono l’olio di germe di grano e l’olio di sesamo, che filtrano circa il 55% dei raggi UVB.
L’olio di oliva e di cocco (26%) e l’olio di vinaccioli e di ricino (19%).

Filtri simili a quelli di origine minerale si estraggono dalla propoli e da piante come l’aloe, la calendula, la camomilla, la cascara, l’elicriso e la frangola. Inoltre potrete trovare il mallo di noce che, pur non essendo un filtro UV, viene impiegato come protettivo ed abbronzante poiché reagisce con le proteine della pelle pigmentandole di bruno con azione schermante, ma nello stesso tempo stimola la produzione di melanina. E’ un’alternativa naturale agli autoabbronzanti!

Tra gli ingredienti naturali non possiamo dimenticare le vitamine, in particolare la E (che si trova abbondantemente nell’olio di germe di grano) che limita i danni da fotoesposizione prevenendo invecchiamento e disidratazione. Anche la vitamina A, che troverete nell’olio di carotene, ha azione idratante, mantiene integra la cute e previene le formazioni tumorali." (Estratto da un articolo su Beltade.it)
Inoltre potreste trovare prodotti solari naturali in stick, per specifiche zone della pelle.

Abbiamo già citato il burro di Karitè, se usato la sera potete aggiungere una goccia di olio essenziale di lavanda perché così rinfrescherà la pelle riducendo gli arrossamenti da scottatura. E' un idratante magnifico.

Essendo quindi l'olio di germe di grano (abbinato ad altri olio come ad esempio l'olio di sesamo) un buon filtro solare per i raggi UVA e UVB consigliamo anche la lettura dell'articolo Olio di Germe di Grano per capire meglio di che prodotto si tratta (e come può essere usato anche nell'alimentazione).

Concludo con le parole di Andrea in un commento all'articolo sul Germe di Grano.

''L'olio di germe di grano aiuta ad eliminare le macchie solari dal viso ed a gestire le disfunzioni epidermiche come couperose ed arrossamenti (disfunzioni che anche il Sole, se preso responsabilmente, aiuta a risolvere).
Un' altra cosa che sono solito ripetere a chi mi interroga sull'argomento è questa: la scottatura, arrossamento della pelle che precede l'abbronzatura, è una risposta infiammatoria acuta di un organo, la pelle, aggredito violentemente dai raggi UVB. Sottoporre continuativamente un organo così delicato e sensibile a un tale livello di stress è solo dannoso per la salute.

Perché come sempre, tutto sta nel 'come'..
Perchè non vivremmo senza il Sole che è la nostra stella, che aiuta a prevenire e curare tantissime malattie, che condiziona il nostro umore e le nostre funzioni vitali regolando il ritmo sonno-veglia :)
Per cui VIVA IL SOLE e una sua fruizione consapevole!''



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ALIMENTI, EMOZIONI E COMPORTAMENTI


In una visione olistica l'idea di 'nutrimento' si espande a qualsiasi impressione con cui entriamo in contatto: i colori che indossiamo, l'aria che respiriamo, le persone che incontriamo, la musica che ascoltiamo e le immagini cui dedichiamo la nostra attenzione.
Una tale prospettiva posiziona l'uomo di fronte alla personale responsabilità delle scelte che compie e, in definitiva, lo rende artefice della propria vita. E dal momento che "L' ignoranza della legge non scusa", è suo preciso compito adoperarsi per acquisire le conoscenze e gli strumenti che, se applicati, gli consentano di discriminare e scegliere sempre meglio.

Conoscere e diffondere la relazione tra alimentazione e benessere psicoemofisico (ed alimentazione e comportamento) è uno dei principali obiettivi del Naturopata. 
Lungo Il Sentiero della Natura mettiamo in condivisione alcune conoscenze olistiche, frutto di passione, studio e soprattutto esperienza diretta.

Oggi vi presentiamo alcuni esempi semplici e significativi della relazione esistente tra cibo, comportamento ed emozioni.


RICORDA CHE SEI CIO' CHE MANGI, QUINDI MANGIA BENE!



You are what you eat, eat well!  cantava un lucido e visionario Peter Gabriel ai tempi dei Genesis negli anni 70'.
Chiaro il riferimento al filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, il quale in un trattato del 1862 sosteneva che l'uomo è ciò che mangia e che un popolo potrebbe evolvere spiritualmente anche solo modificando la propria alimentazione. In realtà notizie relative ai 'poteri psichici' del cibo si perdono nella notte dei tempi, attraversando tutte le culture più antiche.
Seneca ad esempio osservava come tiranni, assassini e schiavisti fossero spesso mangiatori di grandi quantità di carne, sottolineando per contro la mitezza d'animo e la profondità di sentimenti di coloro che si nutrivano dei frutti della terra.
Nello stesso periodo, 2000 anni fa circa, il grande Giovenale si rese autore della celebre massima: "Mens sana in corpore sano". Un concetto semplice ed estremamente pragmatico, che rivela la stretta dipendenza della 'mente' (nel suo significato più allargato) dall'integrità del corpo. E se Platone, nel 400 a.C., raccomandava la carne solo ai guerrieri, nel 1992, ai marines americani che si preparavano ad entrare in azione durante la Guerra del Golfo furono moltiplicate le razioni di carne...

Oggi, a 250 anni di distanza dalle intuizioni di Feuerbach e a 2500 da quelle di Platone, la biochimica dei neurotrasmettitori è in grado di dimostrare scientificamente la relazione tra alimentazione e comportamento umano.
Non più solo filosofia o saggezza empirica: ciò di cui ci nutriamo influisce attivamente su pensieri, emozioni e comportamenti dell'essere umano.
Le neuroscienze, d'altro canto, scoprono che a seconda del cibo di cui ci si nutre si attivano determinate aree encefaliche e si sviluppano o meno sentimenti e percezioni empatiche.


RELAZIONE TRA I CIBI VEGETALI ED IL COMPORTAMENTO

Vediamo ora come un'alimentazione a base di cibi vegetali può incidere profondamente sul comportamento e sulle emozioni.
Il glucosio è il carburante principale del nostro cervello, che utilizza buona parte di quello prodotto dal nostro metabolismo (circa 200 grammi al giorno). Si tratta di uno zucchero semplice che in natura è presente nei vegetali e in particolare nella frutta fresca.
I vegetali incidono, grazie al contenuto di amidi e fibre, sulle concentrazioni di triptofano nel cervello, l'amminoacido 'antidepressivo' precursore della serotonina (un neurotrasmettitore).

Un'adeguata concentrazione di serotonina incide favorevolmente su:

- gestione di stati d'ansia e stati depressivi,
- tolleranza, 
- creatività, 
- socievolezza, 
- rilassamento, 
- calma, 
- comportamento pacifico, 
- gioia, 
- gioco 

In particolare l' alimentazione vegetariana ha la peculiarità di indurre naturalmente la frequenza delle onde cerebrali alfa, in questo stato il cervello è caratterizzato da coscienza vigile e da un senso di benessere diffuso simile a quello che è possibile sperimentare durante l'esperienza della meditazione. Frequentando questo stato si può entrare in contatto con gli aspetti più profondi della propria natura e vengono amplificate le facoltà creative ed empatiche nei confronti degli altri esseri viventi.


RELAZIONE TRA I CIBI DI ORIGINE ANIMALE ED IL COMPORTAMENTO

Abbiamo scritto diversi articoli sul consumo di carne, in relazione alla salute e agli impatti ambientali che questa scelta comporta.
Mangiare carne, pesce e derivati influisce anche profondamente sul metabolismo dei neurotrasmettitori e quindi sul comportamento umano. Infatti la carne rappresente, insieme allo zucchero, uno degli alimenti che più incide sul comportamento.
Il consumo di carne e pesce eleva i livelli di tirosina, amminoacido precursore di dopamina e adrenalina, i neurotrasmettitori  tra le cause dell' aggressività degli animali predatori.

Al contrario il consumo frequente di carne incide negativamente sui livelli di serotonina. 
Bassi livelli di serotonina hanno evidenti ricadute sul comportamento diminuendo la tolleranza, inducendo facilmente stati di agitazione, rabbia, angoscia, aggressività e violenza, propensione alla lotta e allo scontro. 


Un' altra causa oggettiva di aggressività è la sottrazione di calcio operata da parte degli alimenti di origine animale. La carne presenta un rapporto calcio-fosforo 1 a 50 (nel latte materno, equilibrato per natura, si osserva una proporzione 1 a 3).

L'eccesso di fosforo determinato da un consumo abituale di alimenti di origine animale comporta un vero e proprio crollo di calcio con conseguente instaurazione nel comportamento umano di irritabilità e aggressività. Oltre all'aumento vertiginoso di patologie quali l'osteoporosi, praticamente sconosciuta nei popoli che non usano latte vaccino e in cui la base alimentare è costituita dai cereali e non dalla carne.
A questi elementi di biochimica è possibile affiancare diverse statistiche comparative che osservano un aumento direttamente proporzionale tra consumo di carne e incremento della criminalità, specialmente nei paesi più sviluppati.

Tra l'altro, anche a livello intuitivo, mangiare carne assume connotati di violenza ancor prima delle implicazioni biochimiche: l'uomo che mangia la carne di un essere vivente ucciso a tradimento si nutre inevitabilmente del terrore, della paura, dell'adrenalina, del risentimento e l'odio che si producono nella creatura in prossimità di una fine violenta e prematura.


RELAZIONE TRA LO ZUCCHERO ED IL COMPORTAMENTO

Si, sempre lui... Oltre a tutti gli impatti negativi sulla salute di questo 'non alimento' (che potete approfondire nella sezione dedicata allo Zucchero del Sentiero), il consumo di zucchero è anche fonte di aggressività e irritabilità. Alla base c'è la sottrazione di calcio, come nel caso della carne, e delle vitamine B, essenziali per il funzionamento del cervello.

Questo impatto è particolarmente evidente e preoccupante nei bambini che manifestano:

- intolleranza nel comportamento ed assuefazione alla sostanza, 
- ansia, 
- livelli elevati di competitività ed difficoltà ad accettare le sconfitte,
- deconcentrazione,
- sbalzi d'umore.


DIMMI COSA MANGI E TI DIRO' COSA PROVI!

Una recentissima ricerca in ambito di neuroscienze, svolta da un'equipe italiana di ricercatori dell’Unità di Neuroimaging Quantitativo (Istituto di Neurologia Sperimentale) del San Raffaele di Milano e pubblicata sull'autorevole rivista scientifica internazionale PLoS One, dimostra come individui vegetariani e vegani per motivi etici siano maggiormente sensibili verso la sofferenza umana e animale rispetto ad individui onnivori e come tale aspetto si associ ad un differente pattern di attivazioni encefaliche in risonanza magnetica funzionale.
E' anche vero il contrario: che individui tendenzialmente molto sensibili ed empatici sono buoni 'candidati' a condurre una vita vegana. In linea generale comunque, osservando il comporamento dei vegetariani, la loro alimentazione risulta fattore pricipale del loro temperamento tendenzialmente più pacato.

Per un approfondimento vi invito alla lettura del comunicato stampa dell' Istituto Scientifico Universitario San Raffaele.


 

Cereali per l'estate: Orzo e Miglio

scritto da BRUNIVERSO 06/06/10 0 commenti


Alla pagina Cereali per l'estate: Cous Cous e Bulgur
un articolo su altri due buonissimi cereali.

In questo: Orzo e Miglio!

Foto tratta dal sito Cottoecrudo.com
ORZO
L'orzo è un cereale antico impiegato meno di altri nell'alimentazione umana diretta, molto di piu invece nelle produzioni industriali (produzione di malto per l'industria panificatoria e della birra).

I negozi specializzati di agricoltura biologica hanno l'innegabile merito di aver valorizzato l'orzo per la preparazione di minestre, da solo, accompagnato a legumi e anche per la preparazione di gustosissime insalate estive. Ecco allora che allora anzichè utilizzare il classico riso si può impiegare dell'orzo.

In commercio si trovano 2 varietà: l'orzo perlato, privato dei tegumenti esterni e di buona parte dei suoi nutrienti principali e l'orzo mondo (o decorticato), completo da un punto di vista nutrizionale, da preferire senza dubbio alla varietà perlato.
L'orzo presenta un contenuto equilibrato di carboidrati, proteine e grassi con un maggior contenuto in fibre rispetto al riso. Ha proprietà rinfrescante, diuretica, depurativa. Rafforza la milza, favorisce la digestione, promuove la diuresi e disintossica. Accelera la rimarginazione delle ulcere del tratto digerente. L'orzo inoltre svolge un'importante azione modulatrice sulla funzione intestinale ed è particolarmente amato dalle donne per i suoi effetti prodigiosi sulla luminosità della pelle. L'orzo germinato ha la proprietà di arrestare la lattazione.

Foto dell'orzo e ricetta corrispondente, da Cottoecrudo.com, alla pagina: Insalata d'orzo con verdure, frutta, olio di nocciole e timo.



MIGLIO
 (In foto il tortino di miglio preparato da noi)
Il miglio è un cereale molto antico, forse il più antico nella storia dell'alimentazione umana. Originario dell'Asia dove cresceva spontaneo. veniva raccolto e cercato dall'uomo prima ancora che si potesse parlare di agricoltura.

Costituisce la base dell'alimentazione per diverse popolazioni dell'Africa e dell'Asia, mentre in Europa si è progressivamente persa la tradizione del suo utilizzo. Anche qui occorre erigere un piccolo monumento ai negozi specializzati di agricoltura biologica, che l'hanno riproposto ai loro clienti contribuendo ad arricchirne la tavola e in senso più generale a recuperare il concetto di biodiversità, come nel caso di tutti gli altri cereali antichi. 

Il miglio non presenta naturalmente glutine e pertanto può essere consumato da chi soffre di celiachia. Dal punto di vista nutrizionale presenta un 4% di grassi, un buon contenuto di proteine e carboidrati e circa un 3% in fibre e poi lecitina, fosforo, ferro, silicio, vitamine A e B.

In sostanza si tratta di un cereale che fornisce un ottimo apporto di energia anche se inferiore all'avena (di gran lunga il cereale che apporta maggiore energia).
Questa composizione lo rende utile al nostro organismo per svariate motivazioni: diminuisce e neutralizza l'acidità, combatte l'anemia, cura disfunzioni di pancreas e fegato, rinforza la memoria grazie al contenuto in lecitina e fosforo e ha un effetto positivo su unghie, capelli e pelle per il contenuto in silicio.


Olio di Germe di Grano

scritto da BRUNIVERSO 0 commenti

Del germe di grano abbiamo già parlato nell'articolo Germe di Grano: benefici e proprietà.

Qui vogliamo concentrare l'attenzione sull'olio che si estrae a freddo da questo prezioso alimento: l'olio di germe di grano. Per produrre un solo kg di olio di germe di grano occorrono mille kg di frumento. 

Come ogni olio consideriamo di qualità solo quelli spremuti a freddo senza solventi mediante processi meccanici, perché solo questo procedimento non altera le proprietà degli alimenti che si prestano alla trasformazione nel loro derivato viscoso.

L'olio di germe di grano contiene: Lectina, provitamina A, vitamine B, B12, D, E e Ferro. 


E' antiossidante per la presenza di tocoferoli naturali ed acido linoleico. Contiene elementi minerali come il rame, il magnesio, il calcio ed il fosforo.
E' utile sia per uso alimentare che per uso cosmetico.
Concorre in entrambi i casi alla buona idratazione della pelle, rallentandone l'invecchiamento ed al rafforzamento del sistema immunitario. Leggete i paragrafi per il dettaglio.


OLIO DI GERME DI GRANO PER USO ALIMENTARE

Pressando il germe di grano si ottiene l'omonimo olio che rappresenta la migliore fonte alimentare di vitamina E. L'olio di germe di grano ad uso interno contribuisce ad arricchire l'alimentazione e la dieta quotidiana di vitamine, oligoelementi e acidi grassi insaturi.

E' consigliato ai bambini nella fase di crescita, agli anziani per rafforzare il sistema immunitario, per gli sportivi e per chi compie sforzi mentali come gli studenti o le figure professionali particolarmente impegnate mentalmente. Previene i disturbi cardiocircolatori, in particolare i processi aterosclerotici.
Anche ad uso interno apporta benefici alla pelle del viso e del corpo. Ed anche alla salute dei capelli. Essendo la vitamina E rigenerante della membrana cellulare degli organi interni del corpo umano. Si consiglia l’assunzione di 1 o 2 cucchiaini, come condimento a colazione o a pranzo e preferibilmente a fine pasto per una migliore assimilazione. Viene venduto come integratore alimentare.
Aiuta a prevenire l'arteriosclerosi ed aiuta a mantenere bassi i livelli di colesterolo nel sangue.


OLIO DI GERME DI GRANO PER USO COSMETICO

Per uso esterno l'olio di germe di grano viene usato per la salute e la cosmesi della pelle.
Emolliente ed idratante restituisce elasticità alla pelle non più giovane e sana quella maltrattata da inquinamento e fumo.
Il germe di grano ad uso cosmetico aiuta ad eliminare le macchie solari dal viso ed a gestire le disfunzioni epidermiche come couperose ed arrossamenti.

Molto indicato anche per placare i disagi presenti in caso di eczemi e dermatiti. Particolarmente indicato per la pelle secca ed irritata da vento, freddo e sole.
L'olio di germe di grano può essere usato sulla pelle del viso per proteggerlo dal freddo in inverno e dai raggi solari in estate: rafforza grazie la sua composizione il naturale film idrolipidico della pelle del viso e del corpo. Indicato anche per la cura dei capelli: l'olio di germe di grano restituisce salute e lucentezza ai capelli secchi e soggetti a stress (fumo, smog).



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