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Secondo l'ONU sono più di un miliardo gli esseri umani che attualmente non hanno accesso a sufficienti risorse idriche per vivere.
Un miliardo di persone per cui non sono garantiti bisogni primari quali alimentazione e condizioni igienico-sanitarie.
Sono infatti meno di venti i litri d'acqua al giorno disponibili per una popolazione superiore a quella che abita l'intero continente europeo.
Questa situazione fa morire ogni anno un milione e mezzo di bambini.


LA CRISI DI UN MODELLO INSOSTENIBILE

La gestione dell'acqua potabile è, e resterà a lungo, una delle prorità più alte su scala planetaria.
A determinare lo squilibrio sono solo in parte i paesi emergenti e in via di sviluppo che aumentano la richiesta idrica ed energetica per la propria crescita; è soprattutto il mondo 'occidentale' (ormai diffuso e globalizzato al di là della collocazione geografica) con il suo stile di vita insostenibile e il suo modello produttivo basato sulla la chimera della crescita infinita, a prosciugare e compromettere quotidianamente le riserve idriche che la natura ha impiegato milioni di anni a costituire.


IL VALORE DELLE SCELTE QUOTIDIANE

Lo stile di vita di ciascuno di noi è determinante per spostare l'ago di questa bilancia. Prendiamo in considerazione le nostre scelte quotidiane, dall'alimentazione ai vestiti che compriamo passando per i giocattoli che compriamo ai nostri figli, e via dicendo: ogni scelta, specialmente quelle ripetute nel tempo, ha un riflesso sui consumi d'acqua.

Facciamo l'esempio della catena alimentare: i consumi di carne sono in vertiginosa ascesa da cento anni a questa parte; ora, se occorrono quindicimila litri d'acqua per produrre un kg di carne forse dovremmo cominciare a riflettere, al di là di tutte le ulteriori motivazioni etico-salutistiche, sulle conseguenze che in prospettiva un comportamento simile può produrre. Persino l'ONU in un rapporto sugli impatti ambientali dell'industria alimentare è arrivata a dichiarare quanto segue: "Un cambiamento globale verso una dieta vegan è di vitale importanza per salvare il mondo da fame, povertà di combustibile e dalle peggiori conseguenze dei cambiamenti climatici".

Un discorso del tutto analogo può essere fatto sull'abbigliamento: forse non tutti ancora sanno che l'industria del cotone è in assoluto una delle più inquinanti con l'utilizzo di quantità di pesticidi e fertilizzanti in proporzioni elevatissime, che producono danni permanenti alla biodiversità, alle falde acquifere e alla salute di chi lavora nelle piantagioni.

Nelle nostre case poi spesso si assumono abitudini che senza necessità effettiva portano a consumi esorbitanti di acqua. Per questo aspetto vi rimandiamo ai nostri dieci consigli per risparmiare l'acqua.

Sono pochi ma significativi esempi per prendere consapevolezza di quanto possa incidere una semplice azione compiuta in modo ripetitivo e senza la consapevolezza del suo impatto a ogni livello.
Tutto ciò non fa una grinza: ciò che fa male al pianeta fa male a ogni sua creatura.
E viceversa :)



L'olio di semi di Canapa è un alimento dalle straordinarie proprietà nutrizionali, nonchè un eccellente supplemento dietetico nella pratica medica.

La sua composizione rispecchia in tutto e per tutto le qualità stupefacenti che abbiamo illustrato nell'articolo dedicato ai semi di canapa.

Per le sue caratteristiche l'olio di Canapa è utilizzabile alla stregua di un vaccino nutrizionale, ideale per la prevenzione grazie ai benefici portati al sistema immunitario nonchè come valido rimedio antinfiammatorio per la cura di molte affezioni ad andamento cronico-degenerativo.


La proporzione perfetta: Omega6 - Omega3

La qualità più importante di quest'olio è senza dubbio la presenza di acidi grassi essenziali polinsaturi Omega 6 -Omega 3 nella proporzione migliore per l'essere umano: nessun altro alimento in natura è infatti in grado di garantire una proporzione 3:1, rapporto raccomandato dalle ricerche mediche e dalle più avanzate teorie in ambito di nutrizione.

I regimi dietetici occidentali sono sbilanciati anche per quanto riguarda gli acidi grassi insaturi, con rapporto Omega 6 - Omega 3 mediamente superiore a 10:1.
Questo sbilancio ha impatto sulla salute cardiovascolare, sulle funzioni mentali, su patologie respiratorie e cronico-degenerative e sui processi infiammatori alla base di buona parte delle malattie.

Un bilanciamento di tale rapporto, che può essere ottenuto attraverso un'alimentazione naturale e consapevole, costituisce un'eccellente base di prevenzione ed è in grado di sostenere un miglioramento di tutte queste patologie.



Perchè l'olio di canapa è migliore rispetto agli altri integratori di acidi grassi

La principale differenza tra l'olio di semi di canapa e gli altri olii utilizzati per l'integrazione dietetica di acidi grassi polinsaturi sta ancora una volta nell'eccezionale e unico rapporto tra Omega 6 e Omega 3, poco sopra descritta.


Tabella comparativa acidi grassi in olii vegetali

Passando in rassegna altri olii molto 'quotati' troviamo infatti che l'olio di borragine non contiene Omega 3 (ma contiene tracce di tossine naturali che col tempo possono danneggiare l'organismo).
Gli integratori di Omega 3 a base di olio di pesce sono ottenuti mediante processi di estrazione chimici e possono soffrire dell'inquinamento tipico del pesce (mercurio, diossina, metalli pesanti) che alla lunga sono molto pericolosi per la salute.

L'olio di lino, fin troppo 'osannato', presenta rispetto all'olio di canapa un rapporto invertito e quindi sfavorevole tra Omega6 - Omega 3 e può contenere linamarina, potenzialmente tossica.



Naturalmente antiossidante e immunomodulante

Nell'olio di canapa sono presenti quantità significative di Vitamina E, antiossidante naturale; fitosteroli e cannabinoidi (specialmente CBD, Cannabidiolo) che secondo le più recenti acquisizioni medico-scientifiche hanno un'importante funzione di modulazione per quanto riguarda il sistema immunitario e le funzioni cognitive.
L'olio di canapa è anche ricco di fibre, sali minerali, oligoelementi preziosi (calcio, potassio e magnesio) e carboidrati, tutti elementi che lo rendono ancor più un integratore completo e dal notevole profilo energetico.



Indicazioni e principali effetti benefici sul metabolismo: l'esperienza del dott- Jonas

Nel corso della sua attività il dott. Jonas Elia, medico chirurgo specializzato in pediatria e neuropsichiatria infantile, dichiara di aver ottenuto risultati eccellenti grazie all'intetgrazione alimentare di olio di canapa in caso di:

- artrosi e artriti;
- patologie autoimmuni e sclerosi multipla;
- tendenza a sviluppare cisti e polipi;
- ipercolesterolemia e problemi nella funzionalità epatica;
- dermatiti atopiche e affezioni cutanee in genere (psoriasi, herpes, eritemi, ecc..) ;
- patologie a carico del tratto gastro-intestinale;
- ipertensione arteriosa e altre vasculopatie;
- patologie tipicamente femminili quali cisti ovariche, disturbi del ciclo, fibrocisti mammarie;
- tumori;
- disturbi del linguaggio e caratteriali, autismo, nevrosi, depressione;
- dolori muscolari e articolari;
- cardiopatie e aterosclerosi;
- convalescenza a seguito di ictus o infarto.

Il dott. Jonas suggerisce un apporto quotidiano di olio di semi di canapa nella misura di:

- un cucchiaino da tè al giorno in funzione preventiva (da sospendere solo nei mesi più caldi);
- da uno a 3 cucchiai da tavola da distribuire nella giornata per terapie d'attacco per una risposta ottimale nel caso in cui si vada a curare (o coadiuvare una cura per) una patologia già presente.

La raccomandazione è valida ed efficace sui bambini, sugli adulti e sui centenari che hanno preservato con una sana contotta di vita la propria salute psicoemofisica.


L'olio di semi di canapa a tavola

Il suo sapore ricorda la nocciola, è molto gradevole e va utilizzato a crudo per preservarne intatte le straordinarie qualità nutritive e virtù terapeutiche; può quindi accompagnare insalate, cereali, zuppe, pasta ecc.. al posto o a fianco dell'olio extravergine di oliva. L'olio di canapa è rigorosamente spremuto a freddo e viene venduto prevalentemente nei negozi di alimentazione biologica, va tenuto lontano da fonti di calore e luminose e una volta aperto si conserva in frigorifero.



Olio di semi di canapa e THC

Vale lo stesso discorso fatto sui semi di canapa ma in casi simili è sempre utile ripetersi.
L'olio di semi di canapa contiene una percentuale infinitesimale di THC (meno di una parte su un milione), il principio responsabile dell'effetto psicoattivo della marjiuana.

Il che significa che per avere un effetto tossico da questo alimento (analogo a quello che si ottiene con un solo spinello), occorrerebbe berne una quantità intorno ai dieci litri al giorno...




Rimandiamo al nostro articolo sui semi di canapa per ulteriori approfondimenti e ringraziamo il sito Modin per la ricchezza di informazioni in materia e la ricca bibliografia.




In natura esiste tutta l'energia di cui possiamo aver bisogno, va solo canalizzata. L'epoca della distruzione delle materie prime per produrre nuova energia è morta e sepolta.
E se abbiamo creato un sistema produttivo che non è in grado di mantenersi energeticamente senza distruggere il pianeta... beh, è nostro dovere smettere di alimentarlo e realizzare qualcosa di nuovo.


S  I            P  U  O'         F  A  R  E  !

La vittoria dei SI nel referendum per rimandare a casa il nucleare è un fatto certo ma non sufficiente: la vera battaglia si giocherà sul terreno dell'affluenza, a colpi di quorum.

Senza quorum il governo avrà via libera anche in presenza di un forte pronunciamento contrario al nucleare (oltre che alla privatizzazione dell'acqua e al legittimo impedimento).


Si avvicina al 70% la quota di italiani contrari a un ritorno al nucleare secondo le rilevazioni di Full Research.

Una maggioranza assoluta che potrebbe incredibilmente non arrivare ad aver voce in capitolo: sono infatti ben 16 anni (e 24 quesiti) che l'istituto referendario non raggiunge alcun obbiettivo per il mancato raggiungimento del quorum. Una disaffezione sapientemente indotta attraverso una disciplinata ostruzione dei vari governi alle consultazioni referendarie.

Non stupisca quindi che tutto il sistema parlamentare, opposizione inclusa, abbia evitato accuratamente di accorpare le elezioni amministrative con i referendum. Mettere il referendum in condizione di non nuocere, questa la parola d'ordine, togliere ulteriormente potere agli elettori già depredati da un sistema elettorale che impone gli eletti dall'alto..

Da qui la decisione di piazzare i referendum nell'ultimo fine settimana possibile (metà giugno, periodo di gite fuori porta per milioni di italiani).

Per scongiurare il pericolo di un'affluenza sufficiente.. (non c'è solo il nucleare in ballo, ma anche questioni cruciali quali il legittimo impedimento e la privatizzazione dell'acqua).

Quesiti che segneranno le sorti di chi abita questo paese. 
Quesiti che non è accettabile ignorare.


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