I più letti del Sentiero

Disclaimer

Il Sentiero della Natura è un sito indipendente di Naturopatia, Olismo, Ricerca Personale, Sostenibilità Ambientale, Alimentazione e Benessere Naturale, creato a titolo puramente divulgativo e senza fini di lucro.

E' il frutto della passione, dello studio, dell'entusiasmo e dell'esperienza dei suoi autori. Il sito nasce dalla libera convinzione che il benessere sia un valore e un diritto imprescindibile per ogni essere vivente e che la Natura rappresenti il modello e l'insegnamento più alto di cui possiamo disporre.


Le informazioni riportate ne Il Sentiero della Natura hanno fine divulgativo: non sono riferibili né a prescrizioni, né a consigli medici, né a terapie sanitarie. I testi non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico abilitato. Qualora si intendesse prendere in considerazione qualche indicazione tra quelle contenute nel blog si raccomanda di consultarsi prima con il proprio medico di base. Si esonera pertanto Il Sentiero della Natura e i suoi autori da ogni responsabilità al riguardo.

Informativa

Il Sentiero della Natura non rappresenta una testata giornalistica in quanto non è aggiornato con cadenza periodica né è da considerarsi un mezzo di informazione o un prodotto editoriale ai sensi della L. 62/2001.

Le immagini presenti sono quasi tutte tratte da Internet e pubblicate senza fini di lucro, quindi valutate di pubblico dominio ed esenti da vincoli di sorta. Se comunque ritieni che sia presente qualche contenuto che viola i diritti d'autore, segnalacelo e verrà rimosso.

Sei libero di riprodurre, distribuire, esporre e modificare quest’opera. L'importante è che non cambi il significato e che venga citata Il Sentiero della Natura come fonte e, in caso di utilizzo web, un link attivo all'articolo de Il Sentiero della Natura oppure all'indirizzo web www.ilsentiero.net.

Il Sentiero della Natura declina ogni responsabilità circa le opinioni espresse dai lettori, i quali se ne assumono la responsabilità. I siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti de Il Sentiero della Natura sono forniti come servizio agli utenti a completamento degli articoli pubblicati. Il Sentiero della Natura non è collegato ai siti in oggetto e non è responsabile del loro contenuto.


Fonte: MrLoto.


I cavoli appartengono alla famiglia delle crocifere, (il nome deriva dalle quattro foglie a forma di croce) varietà Brassica. La parte commestibile di queste piante è rappresentata dalle foglie (cavolo cappuccio, verza, cinese, cavolini di Bruxelles) o le infiorescenze ancora immature (broccoli, broccoletti, cavolfiore).

I cavoli sono un alimento molto importante poiché grazie al loro sapore caratteristico, le poche calorie e le molte proprietà, ben si prestano a essere inseriti in molte ricette. Cavoli e broccoli sono tipici ortaggi invernali, stagione in cui la qualità è migliore e i prezzi più bassi. Tuttavia sono disponibili tutto l'anno, a prezzi maggiori. Il cavolo broccolo e il cavolo broccolo ramoso, entrambi chiamati broccoli, sono due piante
appartenenti alla famiglia dei cavoli la cui parte commestibile è costituita dalle inflorescenze non ancora mature. Il cavolo contiene una grande quantità di vitamine: protovitamina e vitamina A, vitamine B1, B2, B9 (acido folico), PP, C, ( a parità di peso il cavolo rapa ne contiene più delle arance), K, U. Molto ampia la gamma di minerali: in primis fosforo, calcio, ferro, zolfo, potassio, rame, magnesio, iodo, e arsenico. Molto preziose le sue mucillagini, soprattutto per quel che riguarda la cura delle coliti ulcerose, ed altrettanto significativa la sua alta percentuale di clorofilla, che aiuta l'organismo nella produzione di emoglobina contrastando così le varie forme di anemia. Da sottolinare, in cavoli e broccoli, la presenza di antiossidanti e di indoli che si formano quando le pareti cellulari di questi vegetali vengono spezzate o dal taglio del coltello o dalla masticazione


PROPRIETA' CURATIVE E BENEFICHE DI BROCCOLI E CAVOLI

Secondo le ultime ricerche, chi consuma molti cibi ricchi di vitamina C, vitamina E e carotene, è molto meno esposto a malattie cardiovascolari, ictus e cataratta. Gran parte delle piante crocifere sono ricche di potassio che ha un ruolo importante nella regolazione della pressione arteriosa.
L'aspetto più importante dei cavoli e dei broccoli è rappresentato dal fatto che, sempre stando alle ultime ricerche mediche, un regolare consumo di questi vegetali, può dimezzare il rischi di sviluppare vari tipi di tumore in particolare dei polmoni e del colon. Uno studio condotto presso l'univerità della California di Santa Barbara ci rivela cosa accade a livello cellulare; broccoli, cavoli, ravanelli, contengono alcuni composti chimici, chiamati isotiocianati, che danno inizio ad un meccanismo che è in grado di bloccare il diffondersi e la proliferazione delle cellule tumorali.
Altre ricerche condotte in Giappone hanno dimostrato che gli isotiocianati presenti in cavoli e broccoli sono altresì in grado di bloccare i melanomi.
Oltre alle proprietà antitumorali, i broccoli giovano anche alla salute del cuore; questo quello che risulta da studi effettuati su topi all'università del Connecticut.
Per concludere, possiamo affermare che introdurre i broccoli ed i cavoli nella nostra dieta abituale potrebbe rivelarsi molto utile contro l'insorgenza di tumori al colon, al pancreas, all'utero, alla gola, ai polmoni, all'esofago, e allo stomaco, questo stando alle dichiarazione degli scienziati del World Cancer Research Found.


BROCCOLI E CAVOLI A TAVOLA

Come abbiamo visto, cavoli, broccoli e altri vegetali appartenenti alla famiglia delle Crocifere sono rinomati per le loro proprietà di ridurre il rischio di tumori; tuttavia i ricercatori ora avvertono che cuocere, lessare queste verdure potrebbe compromettere le loro proprietà e virtù benefiche. Due ricercatori dell'Università di Warwick hanno acquistato cavoli e broccoli ed hanno effettuato dei test per valutare l'impatto dei diversi metodi di cottura.

La lessatura è risultata il metodo di cottura con i maggiori effetti negativi sulle proprietà dei cavoli e dei broccoli: dopo mezz'ora di bollitura i broccoli avevano perso il 77% delle loro proprietà benefiche mentre per i cavoli la percentuale si aggirava intorno al 65%. Al contrario la cottura al microonde e la cottura al vapore non hanno segnalato perdite significative (fermo restando che l'utilizzo del forno a microonde è sconsigliabile in assoluto).
Da evitare il surgelamento di cavoli e broccoli in quanto determina una perdita del 30% del contenuto di glucosinato.


BROCCOLI E CAVOLI....DA BERE!

Vera e propria panacea, il succo di cavolo crudo, magari mischiato a quello di carota con un po' di limone, è un vero rinvigorente nelle situazioni di estremo affaticamento e di carenze vitaminiche; utile nelle situazioni di estremo nervosismo ed eccessiva irritabilità, utile per riequilibrare le condizioni della pelle e del cuoio capelluto, per liberare l'intestino da vermi o parassiti e in caso di asma e pertosse. Logicamente anche crudi, cavolo, e broccoli esercitano quasi le stesse proprietà del loro succo, con il vantaggio che mangiati crudi sono più appetitosi che berne invece il succo.





L'acetato di vinile, presente nelle gomme da masticare, può provocare tumori, inoltre l'impatto ambientale delle gomme da masticare è enorme.

Chi ha inventato le gomme da masticare


La nascita della moderna gomma da masticare si deve a William Semple, il quale brevettò la prima ricetta il 28 dicembre 1869. Le prime palline di gomma da masticare vennero messe in vendita nel New Jersey nel 1871, ma erano molli e senza sapore.


Gomme da masticare: i danni per la salute

La Fondazione Ramazzini di Bologna, uno dei più importanti istituti al mondo per la ricerca sul cancro, ha fatto sapere che l'acetato di vinile va considerato a tutti gli effetti un agente patogeno altamente cancerogeno. Infatti può causare tumori del cavo orale, dell'esofago e dello stomaco.
Per questo i ricercatori della fondazione sostengono che l'acetato di vinile dovrebbe essere rimosso dalle gomme da masticare per "evitare che i consumatori, in particolare i bambini e le donne in gravidanza, siano esposti a molecole della sostanza che possono essere rilasciate dalla resina".




L'acetato di vinile


L'acetato di vinile o vinil acetato è l'estere vinilico dell'acido acetico.
A temperatura ambiente è un liquido incolore, infiammabile, dall'odore dolciastro. Data la facilità con cui può polimerizzare, viene generalmente conservato per aggiunta di stabilizzanti.
Il suo polimero, noto semplicemente come acetato, è un materiale perfettamente trasparente, utilizzato spesso in fogli sottili come supporto per disegni, da riprodurre tramite procedimento fotochimico.
Attualmente sono disponibili altri supporti di composizione diversa ma con la stessa funzione e ultimamente sono disponibili particolari pellicole trasparenti utilizzabili anche con stampanti a getto di inchiostro, mentre l'acetato è utilizzabile solo con vernici a base non acquosa. (Wikipedia - Acetato di Vinile)


Gomme da masticare: forse l'hanno inventata

'E’ arrivata la gomma da masticare biodegradabile. Non si attacca agli abiti o al marciapiedi, diventa polvere in pochi minuti, non inquina il terreno e il mare.

Costa un euro e cinquanta centesimi a pacchetto, e si produce in Messico, attraverso il lavoro di 56 cooperative che riuniscono 2mila agricoltori. Si tratta di una doppia buona notizia.

Da un lato, infatti, viene introdotto sul mercato un prodotto di largo consumo che non produce danni all’ambiente, dall’altro versante si offre un’opportunità a una larga comunità di contadini che lavorano la terra in un paese ancora con un alto tasso di povertà.

Ma basterà un’invenzione da agricoltura moderna per contenere i danni che, ogni giorno, facciamo anche solo per distrazione, con piccoli gesti? Già, perché la gomma da masticare nella sua pochezza dimostra quanti guasti si possono provocare con i comportamenti dell’uomo prepotente e irresponsabile di fronte al delicato equilibrio della natura. Pensate: servono cinque anni per eliminare una gomma da masticare finita nel mare.

E soltanto nell’Oceano Pacifico sono state contate 100 milioni di tonnellate di rifiuti, che nell’80 per cento dei casi, arrivano dalla terraferma. Immondizia. Infilata dalle mani dell’uomo con una sconcertante frequenza, tanto che gli scienziati hanno definito il fenomeno Pacific Trash Vortex, il vortice della spazzatura che distrugge fauna e flora marina. Non va meglio nelle strade, dove le gomme da masticare prima di incollarsi sotto le suole delle nostre scarpe, sporcano ogni angolo dei marciapiedi. In Gran Bretagna è stato calcolato che per ripulire la centralissima Oxford Street a Londra dalle tracce delle gomme sputate dai cittadini servono ben17 settimane. Dunque, è impossibile.

Vedremo se e come la gomma biodegradabile ci aiuterà a essere meno spreconi, meno dissipatori di luoghi e atmosfere. Magari diventerà un fenomeno di moda, uno status symbol dei consumi da “green economy”. Intanto, proviamo a fare attenzione quando usciamo di casa e ricordiamoci del danno che possiamo provocare, innanzitutto a noi stessi, con un semplice atto di inciviltà.' (sempre da Il Messaggero, citato sul sito web Non Sprecare, che consiglio di navigare.)


Dall'Istituto di Medicina del Lavoro della Cattolica di Roma

ACETATO DI VINILE TRA CAUSE SCLEROSI SISTEMICA

 

(AGI) - Roma, 28 apr. 2010 - Tra le possibile cause della sclerosi sistemica c'e' l'esposizione ad acetato di vinile. Lo riferisce un pool di ricercatori dell'Istituto di Medicina del Lavoro della Cattolica di Roma in uno studio opubblicato su 'Occupational and Environmental Medicine'. La sclerosi sistemica, detta anche 'sclerodermia', e' una malattia cronica e progressiva di tipo autoimmune. L'eziologia della patologia, che causa l'ispessimento della pelle, arrivando nei casi piu' gravi a colpire anche i tessuti di polmoni, cuore, reni, esofago e tratto gastro-intestinale, e' probabilmente multifattoriale e non ancora completamente definita. Tra i molti fattori endogeni ed esogeni coinvolti, i rischi professionali possono svolgere un ruolo essenziale. I ricercatori dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore, coordinati da Nicola Magnavita e diretti da Antonio Bergamaschi, hanno osservato un 'cluster' di scleroderma localizzato e sistemico in un piccolo gruppo di operaie grafiche esposte a colle poliviniliche contenenti fino all'1% di acetato di vinile. Sull'ultimo numero di 'Occupational and Environmental Medicine' (la principale rivista del settore) la rete francese per la sorveglianza delle nuove malattie professionali emergenti, ha recensito una recente segnalazione relativa a un cluster di sclerodermia in lavoratori esposti ad acetato di vinile, mettendola in relazione con le ricerche prodotte da altri 30 centri ospedalieri universitari. E' possibile che questa sostanza, finora ritenuta pressoche' innocua, possa produrre questa grave malattia. "La metodologia dello studio e' stata estremamente semplice e tipico dell'epidemiologia occupazionale applicata alla pratica clinica", ha spiegato Magnavita, "tutto ha avuto origine con l'osservazione di segni di connettivite (malattia multisistemica caratterizzata da infiammazione a carico del tessuto connettivo e dei vasi sanguigni) in una paziente ricoverata al Policlinico Gemelli. Nel corso dell'anamnesi lavorativa la donna ha riferito che altre lavoratrici della stessa azienda presentavano sintomi simili. La ricerca attiva di questi casi ha consentito di dimostrare che altre quattro colleghe su un totale di 24 avevano sviluppato la stessa patologia". L'esposizione a vinil acetato e' stata associata con l'acidificazione dell'ambiente endocellulare, che induce effetti citotossici e mitogeni ritenuti l'evento sentinella che puo' precedere il cancro. "La produzione di autoanticorpi nella sclerosi sistemica dipende da una fase di acidificazione cellulare", ha concluso l'esperto, "studi successivi sono necessari per chiarire la relazione tra acetato di vinile e scleroderma".

Il fluoro presente nelle gomme da masticare è tra i veleni più dannosi per la salute, leggete infine l'articolo: Attenzione. Il fluoro presente nel dentifricio e nelle gomme da mastiare è tossico!

Sugar Blues: Il Mal di Zucchero

scritto da Andrea Vitali 10/11/09 4 commenti






Lo zucchero raffinato, o saccarosio, è un vero e proprio veleno che crea dipendenza e impoverisce la riserva di minerali del nostro organismo.

Già il solo processo produttivo chiarisce molto la natura di questa sostanza: lo zucchero raffinato viene sottoposto ad una serie di complesse trasformazioni industriali, tra cui la depurazione con latte di calcio che provoca la perdita di sostanze organiche, enzimi e sali.

Poi, per eliminare la calce in eccesso, il succo zuccherino viene trattato con anidride carbonica, poi con il velenoso acido solforoso per eliminare il colore scuro. Successivamente viene filtrato e decolorato con carbone animale e, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene trattato con il blu oltremare o il blu idantrene (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno).

Rimane una sostanza bianca cristallina senza vitamine, sali minerali, enzimi e oligoelementi che si dimostra causare stress pancreatico, demineralizzazione ossea, fermentazioni intestinali e gas, alterazione della flora batterica, alti e bassi glicemici con vere e proprie forme di dipendenza, aggressività nei bambini e molti altri problemi. (Nutrizione Superiore)

E’ una sostanza che crea forte acidificazione del sangue, che il nostro organismo, per mantenere il PH ad un livello accettabile, è costretto a tamponare ricorrendo alle proprie riserve di sali minerali. Di conseguenza il nostro corpo, privato di preziose sostanze minerali, manifesta una serie di sintomi, che vanno dalla caduta dei capelli all’accumulo di scorie sotto forma di cuscinetti di adipe, cellulite e ritenzione idrica.

Molte malattie della civiltà moderna sono dovute ad un eccesso di zucchero raffinato nell’alimentazione.
La depressione è spesso favorita da un eccesso di zucchero raffinato, così come tutte le forme di candidosi e le varie infezioni ginecologiche. Ma, essendo appunto una droga, il saccarosio e le preparazioni alimentari che lo contengono non si possono eliminare di punto in bianco senza soffrire di crisi di astinenza. Bisogna allora prendere una serie di accorgimenti ed usare degli espedienti per riportare l’organismo sulla strada naturale senza pericolo di ricadute.

Mentre tutti gli alimenti a base di saccarosio sono dannosi e acidificano il corpo, il fruttosio è lo zucchero naturale più adatto all’uomo, ed ha un effetto alcalinizzante, che contribuisce alla salute. Stiamo parlando del solo fruttosio contenuto nella frutta, fresca o essiccata. Quella polverina bianca che viene venduta, spesso anche nei negozi di alimenti naturali, non è certo il fruttosio che si assume mangiando della buona frutta matura, ed è da evitare al pari del saccarosio.

Concretamente? Fare scorta di frutta fresca e secca biologica di tutti i tipi e secondo i propri gusti. E mangiane ogni qualvolta il desiderio di dolce prende il sopravvento, nessuna preoccupazione per le eventuali calorie perchè un organismo ripulito da dipendenze e funzionante sa quando e come bruciare ciò che non serve e soprattutto diventa 'capace' di chiedere solo quello che serve al mantenimento della propria omeostasi (stato di equilibrio).

Tra i frutti biologici sono da prediligere quelli di stagione e che possibilmente non abbiano dovuto attraversare continenti per arrivare in negozio, più passaggi abbiamo meno garanzie che arrivi un alimento integro e con una certificazione affidabile. Quindi magari meglio evitare tropicali (ci sarà un motivo se non crescono dove siamo nati noi?) e le pesche a dicembre come le arance a luglio..

Anche la frutta secca è importante che sia assolutamente di origine biologica, perché nella frutta secca industriale è sempre presente anidride solforosa, un veleno usato come conservante che annulla tutti gli effetti benefici dell’alimento.

Nelle bevande, laddove non se ne potesse fare proprio a meno, inizialmente è possibile utilizzare zucchero grezzo di canna (quello vero, non il bianco riverniciato che fa bella mostra sui banconi dei bar..), ma è preferibile usare succo d'agave, malto di riso od orzo, sciroppo d'acero.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------
A chiunque sia interessato ad approfondire l'argomento suggerisco la lettura di un testo fondamentale: "Sugar Blues, Il Mal di Zucchero" di William Duffy (in versione aggiornata con il contributo di Roberto Marrocchesi che ho avuto la fortuna di avere come insegnante a scuola di Naturopatia) - Macro Edizioni.

Personalmente ho appena deciso di far girare la mia copia del libro tra le persone a cui tengo e che so essere in sintonia con questa sensibilità. Con la preghiera di farsi canale e far girare ulteriormente il libro, ad ogni passaggio annotando nome, periodo di lettura e osservazioni concrete derivanti dalla stessa.

Sono curioso di vedere cosa accade... l'ultima volta che ho portato un pane fatto in casa in un luogo Accogliente e Amorevole, questo ha cominciato a moltiplicarsi.. e ora ho perso il conto di quanti pani ci siano in giro :)

PS: grazie!!!






Segui il Sentiero!


Ultimi commenti

Google Connect

Statistiche