Secondo il rapporto Osservasalute, presentato oggi a Roma presso il Policlinico Gemelli, lo stato di salute degli italiani sarebbe in 'crisi', in particolare: due connazionali su tre «evitano» il dentista, si risparmia su frutta e verdura, triplica il consumo di antidepressivi, aumentano obesita e tumori, solo una persona su cinque fa sport.
Ora, le agenzie mettono in relazione questi dati con la crisi economica, a mio parere commettendo un grave errore. Si tratta di una scelta di comodo che testimonia, se ce ne fosse bisogno, quel vizio tutto italiano di de-responsabilizzare la società, l'individuo.
C'è la crisi? E allora agganciamo i dati negativi alla crisi che fa comodo. E la gente si consola, può continuare a dormire sonni tranquilli.. "Eh, c'è la crisi, devo risparmiare, la verdura costa troppo" magari tenendo in mano un modulo RID per pagare le rate del prossimo SUV.. gli esempi si sprecano.
Tornando al rapporto, riporto i dati salienti.
DIETA MEDITERRANEA ADDIO
A livello nutrizionale ci si sta sempre più allontanando dalla dieta mediterranea e questo fattore è sempre più causa di problemi di salute come l'obesità.
In particolare gli italiani sembrano costretti a dover fare economia proprio su ciò che gli fa bene, e consumano poca frutta e verdura: solo il 5,6% mangia le cinque porzioni raccomandate al giorno (in compenso è tornato ad aumentare il numero di fumatori dopo anni di calo).
MENO SPORT PIÙ ANTIDEPRESSIVI
La rinuncia a frutta e verdura (e il successo del junk food, cibo spazzatura, a buon mercato), unito al fatto che solo un italiano su cinque pratica uno sport regolarmente, rende i cittadini del bel Paese sempre più grassi: oltre uno su tre è in sovrappeso.
In forte aumento invece è il consumo di farmaci antidepressivi, triplicato dal 2000 al 2008.
CRESCONO I TUMORI
Fattori di rischio in crescita per malattie cardiovascolari e tumori, che infatt registrano un aumento di incidenza (il documento, che fa un check up della sanità italiana e dello stato di salute dei cittadini è frutto del lavoro di 176 ricercatori distribuiti su tutto il territorio che collaborano con l'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, che ha sede presso l'Università Cattolica di Roma)
Fonti: Agenzia Ansa
0 commenti