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Dopo decenni in cui solo pochi coraggiosi 'eretici' si azzardavano a mettere in discussione il primato (e la stessa necessità) della carne a tavola, oggi anche gli studi più avanzati e le indicazioni in campo medico 'ufficiale' concordano: il consumo abituale di carni rosse e insaccati costituisce un elevato fattore di rischio per la salute ed è co-responsabile dell'aumento costante delle patologie degenerative.


L'ultimo allarme proviene dall AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) che a Milano, nel corso di una conferenza stampa, ha presentato i risultati di un indagine svolta su un campione di 600 persone. 

Il dato che emerge, al di la delle cattive abitudini alimentari degli italiani, è la non consapevolezza per il 70% degli intervistati della relazione tra alimentazione e tumori e la ferma presunzione di non commettere errori alimentari.

I dati:
  • il 9% dichiara di mangiare insaccati o carni rosse almeno una volta al giorno;
  • il 56% li mangia almeno 3/4 volte a settimana.
  • ne deriva un buon 65% a elevato rischio (non solo di tumori ma di patologie cardiovascolari e invecchiamento precoce);
  • il 49% ritiene di non commettere errori alimentari e addirittura esclude la relazione tra alimentazione e patologia 'scaricando' la responsabilità sull'inquinamento atmosferico...
  • a completare il quadro, un dato desolante sul consumo di frutta e verdura: solo il 10% ne assume in quantità adeguata e regolarmente.
Tutti questi elementi, uniti agli altri fattori di rischio (fumo, alcol, sedentarietà), compongono un quadro poco rassicurante e impongono a chi si occupa di salute, a qualsiasi livello questo avvenga, di divulgare capillarmente queste notizie e diffondere quanto più possibile la cultura della prevenzione. 
Con la consapevolezza che la 'marea' è fortissima, che gli interessi di chi produce e commercia sono enormi, non ultimi gli interessi di chi produce i farmaci necessari a curare malattie che semplicemente non esisterebbero con una educazione adeguata in famiglia e un' informazione (anche medica) non manipolata.

                             
Tabella delle carni nere, rosse e bianche. 

Sono bianche le carni degli animali da cortile: polli, galline, capponi, anitre, tacchini, faraone, piccioni, oche, conigli. 

Le carni rosse sono quelle degli animali da macello: bovini, bufalini, ovini, equini, caprini, suini. 

La selvaggina rappresenta le carni nere: cinghiale, cervo, capriolo, fagiano, pernice, quaglia, anitra selvatica.

NB: Il vitello NON è carne bianca!


















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