"Muoiono più persone per via dell'acqua poco sicura - afferma nel suo messaggio il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon - che non a causa di tutte le forme di violenza, inclusa la guerra". Di qui lo slogan dell'Onu per l'edizione 2010: "acqua pulita per un mondo sano". "L'acqua pulita - aggiunge Ban Ki-moon - è diventata scarsa e lo sarà sempre di più sotto l'attacco dei cambiamenti climatici".
Anche in Europa i fenomeni climatici estremi sono in aumento, dalla siccità a tempeste e inondazioni. Sul fronte inquinamento, per il 2015 l'Ue si è posta come obiettivo quello di raggiungere una buona qualità per le acque europee. Secondo il commissario europeo all'Ambiente, Janez Potocnik "nonostante venga già attuata una politica significativa, non possiamo riposare sugli allori". Di qui la prospettiva di sviluppare, entro il 2012, una "Impronta blu per salvaguardare le acque". Entro il 2030 una persona su tre, nel pianeta, vivrà in zone dove l'acqua scarseggia, e per un uso più responsabile delle risorse idriche la soluzione potrebbe essere quella di aumentarne il prezzo. Specie per l'agricoltura, avverte l'Ocse, che cita tre studi dei suoi economisti secondo cui "il giusto prezzo dell'acqua può incoraggiare l'efficienza e gli investimenti".
Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, oggi chi paga gran parte del prezzo dell'acqua consumata sono le famiglie e l'industria, nonostante l'agricoltura utilizzi molta più acqua rispetto ad entrambi: il 70% delle risorse idriche complessive. "Gli agricoltori - scrive l'Ocse - dovrebbero pagare non solo i costi operativi e di manutenzione per l'acqua, ma anche la loro parte dei costi d'investimento nelle infrastrutture". Nel complesso "dare il giusto prezzo all'acqua incoraggerà la gente a sprecare meno, inquinare meno e investire di più nelle infrastrutture idriche".
Ecco alcuni dati significativi sull'oro blu:
- MALATTIE: Acqua non sicura e carenza di servizi igienico sanitari costano ogni anno la vita a circa 1,5 milioni di bambini sotto i cinque anni. Solo la diarrea uccide più bimbi di Aids, malaria e morbillo. Investire su questi due fronti implica un guadagno: per ogni dollaro investito, le stime dicono che i benefici oscillanno fra i 3 e i 34 dollari, dalla produttività ai risparmi per il servizio sanitario nazionale;
- INQUINAMENTO: Ogni giorno, vengono riversati nelle acque del globo due milioni di tonnellate di liquami e altri scarichi. Continua la pressione sulle aree urbane: per il 2050, le previsioni parlano di 6,4 miliardi di persone che vivranno in città, contro i 3,4 miliardi del 2010;
- MONDO: Sono 884 milioni le persone che non possono contare su un accesso ad un'acqua sicura, cioé protetta da eventuali contaminazioni, mentre un 39% (2,6 miliardi), è priva di idonei servizi igienico sanitari. L'87% della popolazione mondiale può contare sull'acqua potabile. Almeno 3,8 miliardi possono bere grazie ad una rete idrica che arriva dentro casa, mentre ancora quattro persone su dieci nell'Africa Sub-sahariana e la metà della popolazione dell'Oceania non dispongono di fonti adeguate;
- CLIMA: I Paesi del Mediterraneo ricorrono sempre di più alla desalinizzazione per la fornitura di acqua dolce, mentre l'indice di stress idrico, che mostra le risorse di oro blu disponibili rispetto alla quantità d'acqua utilizzata, vede l'Italia tra i Paesi alle prese con carenze d'acqua, oltre a Belgio, Bulgaria, Cipro, Germania, Malta, Spagna e Regno Unito;
- EUROPA: Nel periodo fra 1976 e 2006 la stima è che almeno l'11% degli europei abbia sofferto di carenza d'acqua, con un danno per l'economia di almeno 100 miliardi di euro. Per il 2030 si stima un aumento del 16% dei consumi di acqua pubblica, per industria e agricoltura. Secondo Bruxelles si potrebbe risparmiare il 40% della risorsa, attraverso nuove tecnologie e migliori tecniche di irrigazione e l'uso personale potrebbe diminuire da 150 litri ad 80 litri al giorno;
- ITALIA: Reti colabrodo, disperdono in alcuni casi anche un terzo della risorsa, mentre da giugno a settembre, al Sud e nelle isole, otto milioni di cittadini non dispongono del fabbisogno idrico minimo (50 litri).
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