La Mimosa Tenuiflora, detta anche 'albero della pelle', è una pianta che cresce nell’America centrale conosciuta, col nome di Tepezcohuite, già al tempo dei Maya (250-950 d.c.) per le sue eccezionali capacità curative nei confronti di ustioni, ulcere, ferite che non cicatrizzano. Studi recenti hanno evidenziato la presenza di principi attivi quali flavonoidi, tannini e numerosi oligoelementi.
La Mimosa Tenuiflora può raggiungere gli 8 metri di altezza, presenta foglie bipennate e inflorescenze a grappolo rosate da non confondere con l’Acacia dealbata con caratteristici fiori gialli celebre per essere il simbolo della festa della donna, appartenente alla stessa famiglia, ma proveniente dall’Australia.
ESTRAZIONE E COMPOSIZIONE
I principi attivi si ricavano dalla corteccia degli alberi che hanno raggiunto i sei anni d’età. I procedimenti d’estrazione variano in funzione del tipo di principio attivo ricercato. In generale, avvengono per macerazione prolungata delle piante in un sistema di solventi selezionati.
La composizione chimica, dalle spiccate proprietà rigeneratrici del tessuto epidermico, contiene: Bioflavonoidi, sostanze chimiche anti-radicali liberi; tannini che aumentano l’impermeabilità e l’elasticità della pelle; oligoelementi (zinco, manganese, rame, magnesio e ferro) indispensabili nei processi biochimici delle funzioni cellulari. Da segnalare inoltre la presenza di DMT (dimetiltriptamina), sostanza psico-attiva collegata alla serotonina.
Le particolari proprietà della pianta sono da ricondurre al sinergismo d’azione di questi composti, e vanno ben oltre quelle dimostrate da ogni singolo principio attivo.
PROPRIETA’ ED IMPIEGO
In campo farmacologico l’estratto di Tepezcohuite o Mimosa Tenuiflora è utilizzato per le notevoli capacità cicatrizzante; In cosmesi s’impegna per le proprietà lenitive, riepitelizzanti e protettive. La Mimosa Tenuiflora è un ottimo rimedio per la ricostruzione dell’epidermide danneggiata, già conosciuto dai tempi dei Maya, che utilizzavano la polvere della corteccia su lesioni cutanee, ustioni ed ulcere della pelle. Infatti, l’estratto coadiuva la regolazione della microcircolazione periferica, aumenta la resistenza degli endoteli, riduce la permeabilità capillare responsabile di edemi e rilassamneto cutaneo, contrasta il danno indotto da radicali liberi e lipoperossidi, regola l’attività enzimatica implicata nell’insorgenza dell’infiammazione.L’estratto possiede inoltre un’azione antimicrobica simile a quella di alcuni antibiotici e protegge la cute lesionata da eventuali infezioni. Questa capacità, importantissima in caso di piaghe e ustioni, ulcere varicose e diabetiche, può essere sfruttata anche per contrastare le piaghe e ustioni, ulcere varicose e diabetiche, può essere sfruttata per contrastare le infezioni acneiche. Dati di laboratorio confermano la totale assenza di tossicità da parte della pianta.
L’unguento al Tepezcohuite è utile per trattare adeguatamente la pelle che presenta psoriasi, micosi o ulcerazioni, utile su pelli secche, ruvide e screpolate, con desquamazioni o prurito. Il Tepezcohuite, sviluppa un’azione lenitiva e rinfrescante, riparativa, rigenerativa ed eudermica sulla pelle. L’unguento non ha nessuna controindicazione.
E' vero.
La mimosa tenuiflora è fondamentale per chi come me soffre di psoriasi.
Mi ha aiutato molto per togliere le squame che avevo , e ha reso la mi pelle più morbida.
Consiglio il sito www.leantichericettedeimonaci.it , lì hanno un'ottimo unguento ad un prezzo interessante.
Un saluto ed una buona giornata a tutti.
Chiara