Per chi non l'avesse già letto, suggerisco l'articolo Sezione Aurea.
A dimostrazione di tale tesi, lo studioso svizzero Hans Kayser pubblicò , nel 1943, un testo di ben 324 pagine per comprovare l'esattezza di tale affermazione, sia dal punto di vista culturale che matematico. Sebbene l'universo frattale sia stato scoperto in chiave moderna da Benoit B. Mandelbrot, nel 1975, la sua storia appartiene alle conoscenze esoteriche dell'antico Egitto e pertanto, alla filosofia orfica e pitagorica. (...) Già dai tempi arcaici dell'antico Egitto, infatti , si assumeva l'organicismo della Natura e le sue leggi numeriche come fattori essenziali che preesistono a tutti gli eventi, i quali seguono sempre il medesimo divenire. In un altro articolo posto diverse immagini rappresentative della sezione aurea in natura.'
Spirali e Fibonacci girasole
Frattali nelle foglie
Sezione aurea nell'ananas - proporzione aurea
Spirali nei fiori (qui la rappresentazione di una rosa)
Fibonacci e i ricci di mare
Sezione aurea nel corpo umano
Le arti dell'uomo sono frutto del suo ingegno, del suo cuore.
Quando i prodotti dell'arte comunicano armonia ed ordine sono vicini all'armonia
e all'ordine del mondo, della natura...
Sezione aurea in pubblicità e fotografia
Sezione aurea e proporzione aurea nell'arte
Sezione aurea La Gioconda |
Sezione aurea Il Doriforo |
Io ti ringrazio per aver raccolto e pubblicato questo insieme di immagini. Sto giusto preparando una tesina per l'esame di maturità sulla sezione aurea perchè ne son rimasto affascinato proprio come te e queste immagini rendono perfettamente l'idea della "genialità" della natura.
un saluto.
Daniele.
Grazie a te Daniele! E merito a Brunella che ha curato una così suggestiva collezione di immagini.
Ti faccio il più sincero degli in bocca al lupo per la prova che stai preparando. Anzi, torna a trovarci e facci sapere poi!
Andrea
Che meraviglia, ragazzi! E complimenti a Brunella per la cernita dettagliata di immagini. Ho anche condiviso questo articolo sulla mia Bacheca di FB perché so che diversi amici sono interessati all'argomento.
Grazie!
Paola
Grazie Paola!! Ho visto.. :)
Io AMO le immagini, se pensi che possano piacere alcune particolari raccolte, magari preparo altri articoli.
Hai visto le nostre foto su FB?
A presto,
un abbraccio!
Carissimi amici, un grazie di cuore per questo articolo.
Sono sempre rimasto affascinato dalla geometria frattale e da come la natura stessa si muova con questa eleganza e bellezza che infonde gioia solo a guardarla. Mi entra letteralmente nel cuore e con piacere vedo di non essere il solo.
Sono convinto che se riuscissimo a metterci in sintonia e vivere le nostre relazioni basandoci su quell'armonia, il mondo sarebbe il luogo più desiderabile in cui vivere.
... e se fosse che già tutto funziona così, ma noi non ce ne rendiamo conto?
Non so,... immagino però che una società potrebbe vivere come un corpo unico, fatto di varie cellule ed organi sintonizzati fra loro e con una consapevolezza di sé, come ogni organismo vivente, anziché come una accozzaglia di entità in continuo conflitto tra di loro, avvelenati da un illusorio senso di "io" e "mio".
I nativi americani insegnano... tutte le forme tribali rispettavano la natura, perché la riconoscevano come parte di sé.
Grazie,
Claudio
E' così Claudio, grazie per avercelo ricordato. :)
Andrea
La Natura non smette mai di stupirmi e spero non smettará di farlo in futuro.
La Natura non smette mai di stupirmi e spero non smettará di farlo in futuro.
Più che le immagini,secondo me serviva anche una breve argomentazione!
La ricerca sul Bosone di Higgs fornisce risultati che la fisica quantistica brama da tempo. Lo studio dei livelli sub-atomici, tuttavia, deve essere posto in relazione con la geometria frattale, cioè con un campo di studi che, attraverso la successione di Fibonacci, ha chiarito che elementi naturali apparentemente privi di ordine morfologico (una nuvola, la disposizione dei fiori su una pianta, una galassia) sono in realtà forme prodotte dall'autosimiglianza o autosimilarità, cioè composte da parti più piccole, sempre più piccole, infinitesimali, che hanno perimetri corrispondenti al tutto.
Infine, queste argomentazioni, non possono prescindere dall'essere applicate alla domanda che, da millenni, agita le menti e le coscienze: in che rapporto sta la scienza con la fede? E' possibile ricercare Dio attraverso i risultati dell'indagine scientifica? E, se sì, a quali insidiose rivelazioni si può giungere?
Ho studiato per lunghi anni numerosi eventi che, realmente accaduti, hanno occupato le cronache nazionali ed estere (gli studi di Michael Persinger su un particolare stimolatore cerebrale capace di indurre visioni mistiche, le ricerche su un gene, il VMAT1 che, in chi lo possiede, consentirebbe di interferire con la chimica del proprio corpo, l'analisi delle sequenze numeriche su cui sviluppare la forma di una conchiglia, l'apparente coincidenza nelle dimensioni e nei rapporti tra dimensioni di edifici ecclesiastici, le incredibili carriere di funzionari vaticani addetti all'archivio segreto, le inesplicabili risorse finanziarie concesse dalla Chiesa a colui che ha edificato una cattedrale in Spagna) e su tali fatti ho basato la trama di un romanzo che vi prende spunto.
Mi permetto di sussurrare, sottovoce, sperando di non disturbare, l'uscita, prevista il 19 giugno, del libro intitolato IL NUMERO DI DIO, dove il "phi", cioè 1,618, promette di farvi porre, nel minimo, delle domande le cui risposte potrebbero rappresentare un pontile tra scienza e fede.
Bene, da oggi IL NUMERO DI DIO è disponibile su http://www.ibs.it/code/9788863931198/di-pietro-vincenzo/numero-di-dio.html